Vedi Luca, serietà o non serietà ogni punto di vista merita rispetto e comprensione. Ed io comprendo il tuo. Bisognerà portare pazienza, però, se il mio punto di vista è quello di un cinquantenne che ha troppo rispetto per il cinema, che pur essendo pienamente al passo con i tempi, per lavoro e per diletto, con la tecnologia, ha un brivido sulla schiena solo a sentire che qualcuno, da solo o in famiglia, dopo cena, decida di guardare un Film (ho usato la effe maiuscola) su Youtube (ma quando mai?), e che è disgustato dalla più gran parte del panorama televisivo. E purtroppo, in questo contesto, vedere che qualcuno (a costo zero o a costo mille non è affar mio) ha pari rispetto per il cinema e per me, sì da propormi in prima serata i capolavori restaurati di Fellini ed il giorno dopo di Antonioni, e comunque si sforzi di fornire allo spettatore (pur libero di guardare Youtube, di andare al pub o magari... al cinema) un punto di riferimento certo, non può che farmi piacere.
Fermo restando che giudizi categorici sulla scorta della lettura dei palinsesti dei primi due giorni di programmazione mi paiono affrettati. Certo la definizione standard è un limite tecnico (ed estetico) da superare. Ma io che non guardo film sul telefono o su Youtube sono ben in grado di accontentarmi. Se in una serata mi si propongono contemporaneamente Il cantante mascherato, Il grande fratello, qualche film di sc azzottamenti su Italia 1 e amenità varie (leggi: oscenità) , io non posso che salutare con favore chi mi rispetta proponendomi, in chiaro, cinema di qualità. Poi si è LIBERI di non guardare. Ma tant'è.