Mettiamola così: sbaglio io, così riesco a farmene una ragione. Ma che la più brutta e noiosa trasmissione de La 7, quell'«In onda» condotta da Luca Telese e Nicola Porro, generi nuovi programmi su Rai e Mediaset è una di quelle cose che fatico a capire. Oltretutto, gli ascolti andavano maluccio. Non è questione di persone, ma di attitudine, di capacità di «bucare il video», di innovazione. Ai suoi esordi televisivi Telese funzionava perché alle spalle aveva un format nuovo e interessante (e un produttore-autore con i fiocchi, Lorenzo Mieli), il suo smisurato narcisismo era più contenuto e al servizio del programma. Anche l'edizione di «In onda» con Luisella Costamagna funzionava perché ogni sera doveva scontrarsi con una deuteroagonista. Il destino (e la fortuna) di Porro deriva dall'essere stato chiamato per fare il conduttore «di destra», da contrapporre al sinistrese di Telese. L'interesse per «In onda» dipendeva troppo dagli ospiti e ormai di interessanti, da quando la politica si è trasformata in soap, se ne trovano pochi.
http://www.corriere.it/spettacoli/1...so_5a029cc4-dd58-11e2-a264-78b7af641acd.shtml
aldo grasso
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