Ringrazio l'ottimo Iuki per aver ripreso il mio post ed anche condiviso le mie critiche, ma soprattutto lo ringrazio per averlo fatto in modo assai più preciso e professionale di quanto fossi in grado di fare io. In effetti era imbarazzante.
Anche a me ha colpito la stridente discrasia tra le dichiarazioni della Presidente Rai ed il risultato visualizzato

; non la citai un po' perché avevo già parlato troppo ops

ed anche perché ero quasi intenzionato a dare la colpa al mio televisore, ispirato dal fatto che pochi prima del mio intervento si fossero dimostrati disgustati

. E considera addirittura la mondovisione, non eurovisione.
Cosa significa calibrazione professionale? io credo di aver fatto solo una calibrazione "casalinga" con BD di Spencer&Munsil.
Per quanto riguarda la tua nota aggiunta, sono ancora molto d'accordo con te e quasi mi viene voglia di andare a ripescare il 3d specifico (anche lì mi ero "sfogato" hehe). Quella volta la mia diagnosi fu diversa in quanto attribuii le "pause forzate" assegnate agli orchestrali (su 60 suonavano 30) non alle richieste dei cantanti (hey!!! è il direttore che comanda

...ma i tempi son cambiati e comandano le prime donne/primi uomini sul palco! meglio essere di larghe vedute hmmm

....) ma all'incapacità dei giovani arrangiatori ad arrangiare per GRANDE orchestra: una cosa è comporre una melodia al pianoforte, un'altra cosa (un'altra ARTE) è trasferire le note dal pianoforte per assegnarle a 60 orchestrali, non è che estrai a sorte dal cappello le attribuzioni! implica per lo meno la conoscenza tecnica di TUTTI gli strumenti. Be' questo non è certo il caso di Wagner che su questi argomenti la sapeva mooolto lunga hehe

Deludente il tic in cuffia ed il fatto che il direttore dirigesse non orchestrali ma un PC, per questo
=> bisogna apprezzare l'orchestra della Scala di ieri che fece tutto dal vivo! e state certi che non è facile armonizzare un centinaio di orchestrali con quanto si svolge sul palcoscenico, anche se ci sono monitor a circuito interno. Peccato che la resa televisiva non abbia esaltato queste professionalità che (e faccio la summa del discorso di ieri) una volta all'anno (o, in caso di Champions,
una volta ogni due anni!!!) si meritano, quantunque non siano veline sculettanti, PIENA visibilità sulla rete ammiraglia, anche in hd, ed anche su questo forum
Sembra che scelgano apposta questi sfondi neri per complicarsi la vita...ma ciò che mi colpisce di più (e l'avevo già segnalato) sembra che regista teatrale e regista televisivo si siano ignorati a vicenda, forse dal punto di vista sindacale va bene così, ma non mi sarebbe dispiaciuta una maggior collaborazione. Ancora non capisco perché i registi teatrali facciano le prime donne e non svolgano il ruolo di
SERVI del compositore, a maggior ragione in caso di opera wagneriana dove gli appunti per la regia furono redatti in modo molto dettagliato.

A proposito: cosa c'entra con il Lohengrin il rendere omaggio al vestito che indossava Claudia Cardinale??? sbonk.
Per riprendere l'efficace conclusione del discorso di Iuki mi verrebbe quasi voglia di farvi ascoltare i violini del Preludio III linkandovi un video YT **in bianco e nero** con Toscanini.
Ho ripensato all'utente di ieri e devo dire che mi dispiace che il suo primo approccio con i generi teatrali sia stato questo Lohengrin, che è un punto di passaggio, non è né il Wagner tragico né quello mistico. Secondo me per la prima della Scala bisogna scegliere meglio,
bisogna sparare un'opera-bomba. Scusate l'esagerazione ma davvero mi viene in mente la buon'anima di Kleiber che alla Scala si era impuntato (isterismi compresi

) per avere un cannone vero (a salve), non un colpo di grancassa, ma una vera cannonata che ti facesse schizzare dalla sedia. Un cataclisma in orchestra deve succedere e sul palco una valchiria che con il suo cavallo si lanci tra le fiamme. Mi dispiace per questo approccio blando di ieri. Specialmente con Wagner
DEVI avere "conseguenze fisiche", cioè devi prendere paura, devi tremare...devi essere coinvolto emotivamente
sia perché Wagner (più che Verdi: è Verdi che viene incontro a te spettatore) ti manipola, ti guida nelle emozioni con espedienti quasi scientifici direi (studio dei certi effetti sonori sull'animo umano) sia perché la tecnologia (hd, 5.1, ma anche effetti speciali sul palcoscenico) dovrebbero coinvolgere più te che sei a casa in poltrona rispetto allo spettatore pagante seduto in quarantesima fila;
se ciò non accade (e ieri non mi è accaduto, a causa della regia, solo parzialmente dell'interpretazione, più a causa dei filtri introdotti dalla tecnologia che in questo caso ha represso e non ha esaltato) significa che
qualcosa non ha funzionato.
Certo va di moda il minimalismo, l'essenzialità (dalla scenografica teatrale all'interfaccia dei browser web!

), ma dovremmo spiegare ai registi che Wagner
è il contrario del minimalismo e dell'essenzialità:
=> un mondo di eroi deve essere pomposo, grandioso, mastodontico, epico, esagerato, tremendo...conta lo spettacolo
e lo spettacolo visivo è fondamentale (unito alla musica -orchestra e direttore erano nascosti, nessuno doveva accorgersi di loro, i suoni dovevano provenire dagli inferi!). E se c'è riuscito Wagner&company con pompe idrauliche, argani e macchina a vapore doremmo riuscirci anche noi con l'aiuto della tecnologia, altrimenti non saprei che farmene dei pc che regolano l'accensione delle luci e dei tecnici-gamers nel pulmino!
Se vogliamo risparmiare soldini rappresentiamo l'Elisir d'amore (campagna, alberello, casa rurale, fine), ma con Wagner si esageri senza timore! La grandezza la devi vedere (e sentire), e tu devi sentirti piccolo piccolo, non possono bastare allusioni dotte, criptiche e assai psicoanalitiche.
Con i proventi della vendita dei biglietti della prima possiamo imitare Ludwig II che per il Tannhaeuser di Wagner fece costruire la grotta di Venere con tanto di barca a forma di cigno galleggiante su laghetto artificiale, facciamo tutto in cartapesta su anima di reticolato metallico e qualche tubo innocente dai! un po' di questi lavoretti contribuivo anch'io a farli per carnevale, e non ero né maestro d'ascia né mastro carpentiere in ferro
Per me la prima della Scala deve colpire quelli che
NON sono interessati all'opera.
Ottima la scelta dell'inno (brano d'obbligo) alla fine: in molti erano già sul piede di guerra per la presunta omissione
Ciao.
PS: ocio! bloca i manzi!
vedo adesso il punto 4 di Davide, approvato da Loris, ma sull'importanza della visione e dello spettacolo e degli occhi sgranati (e quindi della resa HD) penso di avervi già risposto con questo mio intervento, anzi meglio di me vi ha risposto Wagner facendo costruire il SUO teatro a Bayreuth (SOLO per SUE opere). Noi abbiamo in più (come vantaggio/come grattacapo) "solo" la regia televisiva. A proposito di costruzioni, andiamo ad allestire il presepe
