Mediaset, Rbs taglia tp, non esclude aumento capitale
Arricolo molto interessante....
Mediaset, Rbs taglia tp, non esclude aumento capitale
Rbs ha tagliato il target price di Mediaset a 2,2 da 2,6 euro, confermando il giudizio "hold", in uno studio in cui vengono sollevati timori sul bilancio patrimoniale del gruppo.
In un mercato positivo (+0,76% il FTSEMib), intorno alle 12,50 il titolo cede lo 0,8%, mentre la controllata spagnola Mediaset Espana scende del 2,28%.
"Le misure di austerità in arrivo peseranno sulla raccolta pubblicitaria della Tv italiana e per questo abbiamo abbassato le nostre stime", dice la banca. "Il conto patrimoniale di Mediaset ha sofferto a causa della generosa politica di dividendi del management, di una strategia espansiva di M&A e per gli investimenti nella pay-Tv; ora appare tirato (prevediamo un rapporto debito netto/Ebitda pari a 3,2 volte per le attività italiane). Inoltre, il mercato pubblicitario spagnolo è anche peggio di quello italiano".
Rbs sottolinea che la sua stima media del rapporto debito/Ebitda per i broadcaster di Tv gratuita in Europa è di 0,1 volte. "I covenant sui finanziamenti di Mediaset sono fissati a tre volte il debito/Ebitda, ma fortunatamente per Mediaset l'Ebitda non comprende gli ammortamenti (mentre la società tratta gran parte dei costi di programmazione come capex che poi viene ammortizzato). La rottura del covenant è perciò improbabile, ma un aumento di capitale non può essere escluso ai nostri occhi", si legge nello studio.
La revisione al ribasso delle stime di raccolta in Italia (a -5% da -3% per il quarto trimestre e a -5% da -2% per l'intero 2012) comportano un taglio dell'Eps atteso nel 2012 del 21%. Per contro, la banca vede spazio per un ampliamento del piano di taglio di costi triennale di 150 milioni di euro.
Le riflessioni su Mediaset rientrano in uno studio pubblicato oggi sui media europei in cui Rbs indica le quattro "idee toro" per il 2012 (ITV, BSkyB, WPP e Reed Elsevier) e le quattro "idee orso" (Vivendi, TF1, Aegis e Mediaset Espana). Tra i temi chiave per quest'anno, scrive la banca, c'è da considerare l'impatto delle nuove tecnologie, con opportunità (come il successo di Sky Go e la crescita della pubblicità sul digitale) e rischi (gli e-book sembrano restringere il mercato consumer dei libri, i broadcaster dominanti tendono a perdere quote davanti ai nuovi canali digitali). Inoltre, bisognerà tenere conto della diversa crescita della pubblicità all'interno dell'Europa (con un divario nord/sud) e nel mondo (con mercati emergenti e Usa migliori dell'Europa), e dell'importanza di una forte corporate governance, perchè secondo Rbs "ci sono molti esempi di distruzione di valore nel settore".