Noto che come al solito ogni discorso va a finire in una guerra in cui si elencano pregi veri e presunti di ogni piattaforma nel tentativo di convincere gli altri che è migliore questa o quella tecnologia, inutile dire che così facendo si è molto lontani dal fare un discorso con un minimo di costruttività. Io sono del parere, come più volte detto (e come altri hanno detto prima), che le due piattaforme debbano convivere e integrarsi per digitalizzare il paese. Sarà poi decisione del singolo utente scegliere a quale tecnologia passare per digitalizzarsi (o magari passare a entrambe, dato che una non esclude l' altra), ovviamente ponderando diversi fattori contingenti, tipo la zona (e quindi la copertura terrestre) di residenza, la situazione condominiale, la situazione dell' impianto preesistente (ed eventuali modifiche da fare), le esigenze e il "consumo" abituale di tv e le possibilità economiche (anche se grosso modo non mi pare che ci siano differenze sostanziali per quanto riguarda l' acquisto di antenne e decoder, dato che le spese per sistemare un impianto terrestre sono pari, se non superiori, all' installazione di una parabola, mentre il dtt ha il vantaggio che il ricevitore adesso lo si trova integrato nelle nuove tv e senza collegare un apparecchio esterno). Dette queste cose, assolutamente banali ma spesso ignorate quando si fa questa specie di "guerra" fra piattaforme, rientro in tema e dico che secondo me se il dtt va a rilento non è per un solo fattore, ma è per un insieme di fattori. Oltre alla copertura c'è anche l' assenza di un' offerta free ben strutturata e la mancanza di informazione focalizzata alla gratuità della piattaforma perchè in effetti si è puntati troppo sulla promozione del pay (logico da un punto di vista commerciale per chi fa tv a pagamento) e poco sulla promozione di quei pochi (ma alcuni veramente buoni) canali free. La questione copertura potrebbe essere risolta magistralmente dalla trasmissione del bouquet sul satellite, la questione contenuti potrebbe essere rivoluzionata con l' ingresso dei nuovi editori che hanno vinto la famosa asta, mentre la promozione la devono fare le stesse aziende impegnate sul fronte della tv gratuita.