Interessantissimo articolo su TENNISBEST, con retroscena davvero curiosi...
Di Riccardo Bisti - 5 Giugno 2010
E' arrivata la fumata bianca: la finale del Roland Garros tra Francesca Schiavone e Samantha Stosur verrà trasmessa in chiaro anche su Rai Due. E’ un’acquisizione giusta e doverosa: sarebbe stato scandaloso se un evento del genere non fosse stato visibile a tutti gli italiani. La notizia è stata diffusa nel tardo pomeriggio di ieri: il collegamento inizierà alle 14.55 ed al microfono ci saranno Alessandro Fabretti e Rita Grande. Inutile dire che per il tennis si tratta di una grande opportunità, nonchè di un importante veicolo promozionale. Secondo noi anche la semifinale contro Elena Dementieva avrebbe meritato una copertura in chiaro, ma in fondo va bene così. Sarà il ritorno del Roland Garros sulle reti RAI dopo 12 anni (l’ultimo match fu Moya-Corretja, finale del 1998). In Italia, i diritti per la trasmissione del Roland Garros appartengono ad Eurosport e sono esclusivi. C’è però l’opportunità, usufruita da diversi paesi, della sub concessione locale per i diritti di singoli incontri. In altre parole, Eurosport decide, paese per paese, se concedere questa opportunità. La RAI ne ha usufruito e, trovando un accordo con Eurosport, potrà trasmettere Schiavone-Stosur.
"Appartenenza irrevocabile", anzi no
Realtà ben diversa da quella che era apparsa sul sito della Federazione Italiana Tennis, dove nel blog “Tribuna Aperta” era stato aperto un post sull’argomento. Tanti appassionati chiedevano informazioni sull’eventuale trasmissione in chiaro della finale, magari anche su SuperTennis, la TV della FIT. In risposta alle numerose richieste, è intervenuto Giancarlo Baccini, direttore del canale nonché Direttore della Comunicazione FIT, il quale ha scritto: “Posso rassicurare i nostri amati lettori che se i diritti tv del Roland Garros fossero stati sul mercato "SuperTennis" avrebbe già fatto di tutto per acquistarli, pronto fra l'altro a subcedere alla Rai il diritto di trasmetterli anche in chiaro...Purtroppo così non è. Il Roland Garros appartiene irrevocabilmente a una tv a pagamento e noi non possiamo far altro che organizzare un'edizione speciale del nostro talk show "Tennis Club" per permettere a chi non ha la pay tv di seguire in diretta quanto starà accadendo a Parigi attraverso la voce di Massimo Caputi e dei suoi ospiti, un po' come fa Rai2 in occasione del campionato attraverso la trasmissione di Simona Ventura "Quelli che il calcio...". Nel frattempo, poi, dalle ore 14.00 di oggi venerdì 4 giugno offriremo ai nostri telespettatori 24 ore ininterrotte di partite della Schiavone, fra cui un ghiotto precedente del 2007 proprio contro la Stosur al Foro Italico” Qualche post più tardi, lo stesso Baccini ha scritto che se fosse stato possibile, la redazione di SuperTennis sarebbe andata a Parigi anche a piedi pur di trasmettere l’incontro. I fatti hanno clamorosamente smentito queste affermazioni. Una brutta figura: si è fatto credere agli appassionati che l’incontro avrebbe potuto essere trasmesso solo da Eurosport, quando poche ore dopo si è diffusa la notizia dell’acquisizione in extremis di Rai Due. Il sito della FIT ha accolto così la notizia: “Con un accordo raggiunto proprio in extremis grazie anche alla disponibilità di Eurosport, detentrice dei diritti, la Rai è riuscita ad acquistare il diritto di trasmettere in chiaro, sulla rete Rai 2 in analogico e in digitale terrestre, la finale femminile del Roland Garros fra Francesca Schiavone e Samantha Stosur. Appuntamento alle 15.00, dunque, con il telecronista Alessandro Fabretti e con l'ex azzurra Rita Grande per i milioni di appassionati italiani di tennis che non avrebbero potuto vivere le emozioni di questo storico giorno senza la sensibilità del presidente della Rai Paolo Garimberti, che è intervenuto in prima persona, e le qualità professionali dello staff di RaiSport diretto da Eugenio De Paoli. Per il tennis italiano la soddisfazione di recuperare, grazie alla Schiavone, un palcoscenico importante come quello dei canali Rai dopo che la sua presenza sui canali generalisti in chiaro era da qualche anno ristretta alle semifinali e alle finali degli Internazionali BNL d'Italia, trasmessi da Mediaset su Italia 1”. Il post di Tribuna Aperta, con i relativi commenti, è stato subito rimosso e reso irreperibile.
Prassi già usata da altri paesi
Tanti appassionati hanno esultato. Gioia legittima, perché Rai Due (a differenza di SuperTennis) garantirà per davvero una visibilità globale al match. Tuttavia, va ricordato che la RAI non ha fatto nulla di eccezionale: si è limitata a mettere, in extremis, una pezza a una voragine che avrebbe avuto dello scandaloso. La stessa RAI, per dire, non aveva trasmesso sulle reti generaliste le tre finali di Fed Cup (2006, 2007 e 2009) con in campo l'Italia. I finalisti del Roland Garros provengono da Italia, Australia, Spagna e Svezia. L’Italia ha rischiato seriamente di essere l’unico paese senza una copertura nazionale. In Spagna hanno dato tutto il torneo su TeleDeporte, e probabilmente la finale andrà su un canale generalista. In Australia la finale andrà in onda su Fox Sports 2HD, con collegamento con un quarto d’ora di anticipo. E’ molto interessante il caso svedese: loro hanno visto tutto il torneo su Eurosport, ma Soderling-Nadal andrà in onda su SVT 1, il primo canale di stato. Ancora prima che si disputasse la semifinale Soderling-Berdych, SVT ha informato che in caso di vittoria dello svedese la finale sarebbe stata trasmessa in diretta grazie ad un accordo con Eurosport. E così sarà, peraltro non solo su SVT 1 ma anche in streaming e tramite IPhone. La telecronaca sarà affidata a Johan Ejeborg e Janne Gunnarsson. Per non parlare del caso austriaco: le ultime due partite di Jurgen Melzer, compresa la maratona contro Djokovic, sono andati su ORF 1, che aveva preso i diritti in corsa. Insomma, la RAI ha evitato, come era nelle sue possibilità, una situazione che sarebbe stata vergognosa. Semmai si potrebbe discutere sulla legge, datata 1999, in cui vengono individuati gli eventi sportivi che devono obbligatoriamente andare in chiaro. Il tennis ha quest’obbligo solamente per eventuali semifinali e finale di Coppa Davis con l’Italia in campo. Sarebbe forse stato corretto inserire anche le eventuali finali Slam con un italiano in campo, e tutto questo non sarebbe successo.
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