YODA ha scritto:
ma credo che tutti in fondo alla nostra mente abbiamo la potenzialità "assassina".
c'è chi dopo ripetuti soprusi (negli anni) non la riesce a controllare,
c'è chi scatta subito se si vede in pericolo,
c'è chi la premedita per tanti motivi.
Non è necessario aver letto un trattato di psicanalisi, freudiana o meno, neanche di sfuggita ( io, purtroppo, anni fa li ho, invece, anche dovuti studiare...

) per aver sentito parlare, sia pure vagamente, di Io, Es e Super-io... :

:
Ecco, io credo che, come giustamente dici, tu, le pulsioni omicide ( i "mostri dell'Es" ) possano annidarsi in ciascuno di noi ( e, di fatto, credo che chiunque possa confessare di aver provato, almeno una volta nella vita, il desiderio di "torcere il collo" a qualcuno ): poi, fortunatamente, la stragrande maggioranza NON diventa un killer perché interviene il potere censorio del Super-io che, non solo non ce lo fa fare, ma, al contrario, ci fa anche vergognare ben presto di aver provato simili istinti malsani.
Ora, è palese che qui siamo di fronte a persone che, evidentemente, avevano un Super io alquanto labile o, probabilmente, del tutto inesistente: quindi, banalmente, potremmo concludere che siamo di fronte a dei pazzi, dei mostri e via dicendo e chiuderla qui.
Ora, io non voglio certo sostenere che non sia questa la verità e neanche potrei mai sognarmi di trovare delle spiegazioni-giustificazioni, attingendo alla psicologia da quattro soldi che va tanto di moda a "Porta a Porta" o da Maurizio Costanzo e cloni vari...
Credo, però, che sia interesse di tutti cercare di capire PERCHÉ accadono simili cose e PERCHÉ siano in netto e innegabile incremento esponenziale episodi di ferocia indicibile ( non sono d'accordo con te, Yoda, nel negare questo...).
Sicuramente anche Tuner ha ragione quando incolpa il contrasto tra modelli di vita proposti dai media e grigiore della vita reale, ma in questo caso almeno, non penso che basti, non dico a spiegare ( perché spiegazioni razionali, in questa storia, non ne vedo

), ma neanche ad inquadrare in un contesto passabilmente comprensibile quanto accaduto.
Io, lo ribadisco, credo stia semplicemente andando in crisi il modello di vita su cui si è fondata la vita associata nelle nostre città e non credo sia un caso che queste esplosioni di violenza irrazionale si concentrino soprattutto nelle piccole città del Nord Italia, ricche, benestanti, ma in cui il livello di solitudine e di claustrofobia in cui vivono le singole persone e i singoli nuclei familiari sta raggiungendo livelli, evidentemente, intollerabili.
Su una cosa, credo, possiamo essere tutti d'accordo: NON E' un caso isolato di pazzia da archiviare velocemente, è solo una tappa, dolorosa, raccapricciante, di una escalation dell'imbarbarimento dei rapporti umani delle nostre Comunità che, certamente, non si fermerà qui...
