A. C. O. D.è un film che parla di cose serie. Molto serie. Eppure è un film che ha il coraggio di scherzare su cose su cui, nella vita vissuta, è meglio non scherzare. I traumi che subiscono i minori a causa della fine di una famiglia a volte portano a conseguenze irreparabili. Nel caso di questa frizzante commedia del 2013 il protagonista è così colpito dalla agonia del rapporto tra i suoi genitori, più devastante della separazione in sé, che riesce a maturare in un singolare processo evolutivo delle propria personalità, parallelo alla progressiva involuzione dei genitori stessi. La morale è oggetto di facile e comune predica, ma di difficile attuazione. La fine della famiglia spesso è un fatto oggettivi, fisiologico, inevitabile. Ciò che invece è possibile, anzi doveroso fare, è repellere l'incivile guerra tra adulti pensanti e scongiurare il crimine dell'abbandono dei minori, che non necessariamente è un abbandono materiali. Ed evitare ingerenze di terzi in vicende intime, specie di sedicenti esperti (di cosa, poi?). Non nascondo che questo film mi ha trascinato a pensieri e riflessioni a causa del mio lavoro. Ma A. C. O. D., ve lo assicuro, è una commedia per tutti, brillante, a volte irriverente e bizzarra, sagace. Alcune battute sono davvero degne di nota. La risata scongiura malanni e malesseri. Val la pena ridere, di fronte alla stupidità umana.
Voto 7,5