La Rai è stata spiazzata anche dalla convinzione che Ecclestone, alla fine messo di fronte a una scelta, preferisse assicurarsi la Tv pubblica perché in Italia gli dà 9/10 milioni di telespettatori per il suoi Gp, piuttosto che ricavare più soldi ma accontentarsi di un’audicene molto più bassa. Gli abbonati di Sky sono 5 milioni, ma per lo più interessati al calcio tanto è vero che qualche anno fa, quando Sky trasmetteva i Gp di F.1 non superava gli 800mila spettatori.
È a questo punto che Ecclestone ha avuto un altro colpo di genio degno della sua capacità di abile mercante: ha dato un colpo al cerchio e uno alla botte. Ha fatto capire a Rai e Sky che avrebbe potuto dividere l’offerta fra i due contendenti per non lasciare completamente a secco nessuno dei due mettendoli di fronte alla prospettiva di risparmiare. Come? Presto fatto: Sky si sarebbe presa i diritti per tutti i 20 Gp in diretta criptati per la sua pay-tv, ma Bernie avrebbe obbligato il canale di Murdoch a trasmetterne alcuni - 9 per la precisione - in “chiaro”, con la scusa che questo si rendeva necessario per alzare l’audience della F.1 su base annuale. E ha fatto capire al gruppo di Murdoch che invece di trasmettere sul proprio canale italiano in chiaro (che si chiama Cielo) i 9 Gp previsti, avrebbe potuto cederli alla Rai per una cifra di circa 16/17 milioni di euro e rifarsi così di una buona parte dell’enorme cifra sborsata. E questo probabilmente è il compromesso che si raggiungerà fra Rai e Sky. Né più né meno, finirà per succedere quello che è capitato anche con le Olimpiadi, dove Sky ha acquistato in esclusiva tutte le 2000 ore di trasmissione e ne ha ricedute 150 alla Rai, ovvero solo alcune finali di certe gare, per lo più quelle che coinvolgono gli atleti italiani.
E questo probabilmente è il compromesso che si raggiungerà fra Rai e Sky. Né più né meno, finirà per succedere quello che è capitato anche con le Olimpiadi, dove Sky ha acquistato in esclusiva tutte le 2000 ore di trasmissione e ne ha ricedute 150 alla Rai, ovvero solo alcune finali di certe gare, per lo più quelle che coinvolgono gli atleti italiani.
A Sky il compromesso di cedere i 9 Gp in chiaro alla Rai andrebbe bene perché, a conti fatti, si garantirà l’intero pacchetto F.1 per cui era disposta a spendere più di 50 milioni per gli stessi 35/37 milioni che pagava fino all’anno scorso la Rai. E potrà comunque creare un “pacchetto” abbonamento F.1 specifico ed innovativo per i suoi telespettatori, legandoci la tv interattiva, lo streaming, e SkyGo sull’iPad per poter vedere la F.1 in ogni momento e da ogni luogo: da casa, dall’ufficio e persino in mobilità.
Alla Rai invece, o meglio a quei funzionari politici che si scandalizzavano all’idea di sborsare 50 milioni per la F.1, il compromesso farebbe comodo per poter sostenere che in fondo per la metà di quel che pagava l’anno scorso la Rai si è assicurata metà del mondiale F.1. Rinunciando in fondo a poca cosa: cioé a quei Gp esotici, tipo Australia, Malesia, Cina, Giappone, India, ecc che si svolgono all’alba o comunque a ore inadatte alla programmazione. E che anzi rappresentano un imbarazzo invece che un plus per i dirigenti perché s’intromettono su Rai 1 nella programmazione di eventi politicamente importanti per il canale pubblico come la Messa della domenica mattina e così via. Rimane solo da capire quali Gp Sky cederà alla Rai: a parte quelli extraeuropei, si litigherà forse soltanto per avere in esclusiva il Gp d’Italia di Monza che fa gola a tutti e due e assicura enorme audience.
Gli unici che in Rai masticano amaro per l’esclusiva persa sono i direttori di RaiSport, i telecronisti e tutti quelli che avevano lavorato con grande abnegazione alle telecronache e ai programmi complementari della F.1 (Pole position, Numero Uno, ecc) e che non hanno avuto voce in capitolo in una trattativa svoltasi ad alto livello tra persone non coinvolte nello sport.