Il problema è che la "bolla" dell'auto in Europa è scoppiata.
Hanno sopperito alla sovracapacità produttiva con la vendita a basso margine, per mantenere alte le vendite e cercare i margini in altri servizi (finanziamenti, manutenzione...)
Con la regola delle multe per emissioni della UE questo gioco si è rotto, e per la gente, che ha più o meno gli stessi stipendi del decennio precedente, l'impatto di questi aumenti del 50% sui listini si è sentito, per cui si compra meno auto e se ne produce meno.
Oltre alla Nissan, Stellantis e alla VW, il problema è anche per i fornitori, Bosch, Schaeffler e altri fornitori minori sono in difficoltà.
Inoltre, lo spostamento verso la finanza dei grossi gruppi automobilistici, punta a ottenere dividendi, a scapito degli investimenti, che, in questo periodo, sono a rischio, sia per i mezzi a carburante, che hanno una dead-line produttiva, che a batteria, dove occorrono molte risorse e l'obsolescenza tecnica è molto veloce.