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Geoblocking: possibile fine delle restrizioni a livello UE?

Estratto della sentenza di ieri della CGUE:

"Parallelamente, la stessa Corte ha osservato che le norme FIFA e UEFA relative allo sfruttamento dei diritti mediatici sono tali da risultare dannose per le società calcistiche europee, per tutte le società che operano nei mercati dei media e, in ultima analisi, per consumatori e telespettatori, impedendo loro di fruire di contenuti nuovi e potenzialmente innovativi."
 
Il problema sono proprio quegli stati che attualmente hanno più di una lingua ufficiale in cui vengono trattati detentori dei diritti vengono trattati come facenti parte di una macro area linguistica.
Per esempio in Belgio si parla Francese, Tedesco e Olandese (con quest'ultimo che viene parlato dal 58% della popolazione), ma dai detentori di diritti viene trattato come una costola della Francia e quindi si beccano i contenuti in francese anche se solo il 40% della popolazione lo parla.

Bisognerebbe avere delle leggi locali o europee che obblighino i detentori dei diritti di rispettare le minoranze linguistiche.
Questo problema è nato in particolare con l'arrivo degli operatori OTT, visto che, in Belgio come in altri Paesi, le offerte pay hanno sempre previsto contenuti nelle diverse lingue: i cataloghi degli OTT invece differiscono non solo per lingua ma anche per Paese (per esempio, i cataloghi francesi sono diversi da quelli svizzeri/romandi, anche se in questo caso la Svizzera non è parte dell'UE)...
 
Questo problema è nato in particolare con l'arrivo degli operatori OTT, visto che, in Belgio come in altri Paesi, le offerte pay hanno sempre previsto contenuti nelle diverse lingue: i cataloghi degli OTT invece differiscono non solo per lingua ma anche per Paese (per esempio, i cataloghi francesi sono diversi da quelli svizzeri/romandi, anche se in questo caso la Svizzera non è parte dell'UE)...

Da questo punto di vista non vedrei di mal occhio una direttiva europea che, stabiliti quelli che sono le lingue ufficiali dei vari paesi, obblighino i detentori dei prodotti e chi li distribuisce tramite OTT di riconoscere le minoranze linguistiche.
Potrebbe sicuramente essere una cosa complessa da mettere in atto (anche perchè non è detto che i distributori abbiano i diritti per tutte le lingue), ma sarebbe sicuramente meno difficile che gestire una distribuzione senza geoblocking.

Senza scomodare la Svizzera prima avevo citato proprio l'esempio del Belgio che si ritrova ad essere classificato la maggior parte delle volte come un paese francofono anche se poi il 58% della popolazione del paese parla olandese come prima lingua.
 
Da questo punto di vista non vedrei di mal occhio una direttiva europea che, stabiliti quelli che sono le lingue ufficiali dei vari paesi, obblighino i detentori dei prodotti e chi li distribuisce tramite OTT di riconoscere le minoranze linguistiche.
Potrebbe sicuramente essere una cosa complessa da mettere in atto (anche perchè non è detto che i distributori abbiano i diritti per tutte le lingue), ma sarebbe sicuramente meno difficile che gestire una distribuzione senza geoblocking.

Senza scomodare la Svizzera prima avevo citato proprio l'esempio del Belgio che si ritrova ad essere classificato la maggior parte delle volte come un paese francofono anche se poi il 58% della popolazione del paese parla olandese come prima lingua.
Questo varrebbe anche per il nostro Alto Adige/ Südtirol, dove da alcuni anni almeno Sky Austria è reso disponibile in provincia di Bolzano, anche se con alcune limitazioni :)
 
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