Ginevra o cara...

Alcor

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Da www.newslinet.it


16-05-2006 - Italia a rischio dimezzamento frequenze - da www.puntocomonline.it - A Ginevra è in corso la conferenza internazionale che deve rimettere ordine sullo sfruttamento dell'etere - Le speranze stanno a zero. L'Italia tornerà da Ginevra con le ossa rotte e con quasi il 50% in meno delle frequenze radiotelevisive che utilizza oggi. La conferenza internazionale aperta in questi giorni, che nel giro di un mese rimetterà ordine al settore, non perdona al nostro paese il proliferare di un far west in cui tutto è stato consentito. La conseguenza indiretta sarà la drastica riduzione di multiplex per il digitale terrestre e, immediatamente dopo, la dichiarazione di resa sulle speranze di switch off, peraltro già anticipata la scorsa settimana dal presidente Rai, Claudio Petruccioli. Oltre a cercare di limitare i danni il più possibile, le contromisure per noi potrebbero consistere in una clamorosa (e rischiosissima) scelta di ribellione nei confronti della comunità internazionale o, più verosimilmente, in un tentativo di avviare faticosi (e onerosissimi) accordi bilaterali con i paesi vicini per poter usufruire di parte delle frequenze che saranno a loro assegnate. In ogni caso, un pasticcio dagli esiti ancora imprevedibili. (NL)


 
Alcor ha scritto:

Da www.newslinet.it


16-05-2006 - Italia a rischio dimezzamento frequenze - da www.puntocomonline.it - A Ginevra è in corso la conferenza internazionale che deve rimettere ordine sullo sfruttamento dell'etere - Le speranze stanno a zero. L'Italia tornerà da Ginevra con le ossa rotte e con quasi il 50% in meno delle frequenze radiotelevisive che utilizza oggi. La conferenza internazionale aperta in questi giorni, che nel giro di un mese rimetterà ordine al settore, non perdona al nostro paese il proliferare di un far west in cui tutto è stato consentito. La conseguenza indiretta sarà la drastica riduzione di multiplex per il digitale terrestre e, immediatamente dopo, la dichiarazione di resa sulle speranze di switch off, peraltro già anticipata la scorsa settimana dal presidente Rai, Claudio Petruccioli. Oltre a cercare di limitare i danni il più possibile, le contromisure per noi potrebbero consistere in una clamorosa (e rischiosissima) scelta di ribellione nei confronti della comunità internazionale o, più verosimilmente, in un tentativo di avviare faticosi (e onerosissimi) accordi bilaterali con i paesi vicini per poter usufruire di parte delle frequenze che saranno a loro assegnate. In ogni caso, un pasticcio dagli esiti ancora imprevedibili. (NL)




Da quello che ho letto nelle ultime righe, l' Italia dovrebbe tra l' altro spegnere alcune frequenze perchè sarebbero assegnate alle nazioni confinanti ?
Cioè.... abbiamo un casino pazzesco per le frequenze (Guai a elaborare un piano decente e metterlo finalmente in pratica eh...) da cui non si uscirà mai e questi pensano al fatto che qualche segnale da Como va in Svizzera o da Muggia è a spasso per l' Istria ?
Andiamo bene...
 
Era ora!

Ma in effetti non è chiara l'ultima parte, io ho capito che praticamente dei canali italiani potrebbero essese costretti ad usare dei ripetitori in Stati confinanti perchè sul territorio italiano non sarebbe permesso trasmettere oltre un certo numero di frequenze, mentre all'estero lo spazio avanza, e questo potrebbe venir affittato.
 
Zwobot ha scritto:
Era ora!

Ma in effetti non è chiara l'ultima parte, io ho capito che praticamente dei canali italiani potrebbero essese costretti ad usare dei ripetitori in Stati confinanti perchè sul territorio italiano non sarebbe permesso trasmettere oltre un certo numero di frequenze, mentre all'estero lo spazio avanza, e questo potrebbe venir affittato.

Ma non ho capito perchè all'estero stanno a dirci cosa dobbiamo fare in italia...che anche le tv estere vogliano delle frequenze in italia?
 
Ultima modifica:
kazuyamishima ha scritto:
Ma non ho capito perchè all'estero stanno a dirci cosa dobbiamo fare in italia...che anche lke tv estere vogliano delle frequenze in italia?

Non è che lo dicono a noi, lo dicono all'Italia, come amministratrice del suo spazio di trasmissione nell'etere.
Comunque alle tv estere non gliene può fregar di meno di trasmettere nell'etere più incasinato del mondo! E costerebbe anche, ed inutilmente, quando con la trasmissione via satellite si può raggiungere comodamente qualunque angolino d'Europa.

paolot ha scritto:
in italia troppe tv locali inutili!

Esatto, troppe ed inutili!
 
Mah sinceramente non si capisce granchè

Se l'europa mettesse finalmente gli occhi sull'enorme e scandaloso accaparramento di frequenze consentito dalla nostra sutorità antitrust sarebbe solo un gran bene

Non si capisce invece il discorso sugli stati esteri
L'italia è una penisola e i nostri impianti sono in gran parte di piccola media potenza ed eventuali debordamenti (abbiamo le alpi) sono poca cosa e facilmente eventualmente risolvibile

Come frequenze per la tv noi usiamo lo spettro apposito come regolamentato in tutta europa non è che abbiamo usato chessò frequnze sui 1000mhz

Acquisire poi dagli stati esteri frequenze vuote è altrettanto asurdo non 'è che posso chessò prendere un canale 50 vuoto ad es in francia e accenderlo in italia

Se vogliono dire che in italia ci sono troppi impianti e alla fine non si vede un tubo questo è vero

Comunque i problemi sulle frequenze italiane sono

Assenza di un piano applicato delle frequenze
Concentrazione paurosa in mano a solo qualche soggetto
Apertura al digitale SOLO (grazie alla gasparri) agli operatori già presenti in analogico e già abbondantemente concentrati e monopolisti ogni oltre decenza
 
io ho guardato le liste estere su otgtv.it e si nota come le tv italiane rispetto a quelle straniere sono in rapporto 20/1,una cosa schifosa per il nostro paese,e si vede anche dal numero di tv locali presenti sul satellite,cosa che all'estero non eiste e non accade,nemmeno negli stati uniti,dove ci sono i grandi network ramificati con la emittenti locali per le news e sport minori.
 
la riduzione delle frequenze in Italia non significa affatto lo spegnimento del digitale terrestre e il ritardo dello switch off... ma il contrario!

Diffidate di .com diffidate... ;)

Se bisogna spegnere la metà delle frequenze è ovvio che bisogna razionalizzare l'etere e la razionalizzazione passa molto attraverso la digitalizzazione degli impianti altro che! Se devono confiscare frequenze ci sarà un fortissimo interesse per le locali ad andare sul digitale per rimanere "accese". Il DTT consente un fattore di riduzione di 5 canali minimo su una frequenza e quindi potrà essere la soluzione di compormesso!

Io sono fiducioso anzi e questo potrebbe essere un forte incentivo alla digitalizzazione.

Ciaooo
 
interresante.
sono riuscito ad ottenere la informazione che la croazia non avra piu di 6 mux.
4nazionali e 2 locali per ogni regione (se ho capito bene)

in questo momento qui e un vero pasticcio con i segnali italiani specialmente in estate quando comincia a aumentare il segnale da tutte le parti e non si vede piu niente.

spero solo che non obliganno italia di diminuire la potenza di segnale ancora di piu, perche piu male di cosi non si puo.. :icon_rolleyes:

ciao
 
si in italia ci sono molte tv

Comunque se si facesse un piano delle frequenze e lo si mettesse in opera non guardando in faccia a nessuno specie a quelli grossi si potrebbe far convivere praticametne tutto quanto c'è ora e recuperare anche qualche frequenza ridondante
 
Comunque i problemi sarebbero a quanto pare relativi principalmente alla RAI per due cause principali
Primo pare di capire che in ambito internazionale si voglia ridefinire l'uso della banda 3 per la tv ed è la rai (specialemnte rai1) a fare largo uso di questa banda

Secondo gli impianti che oltrepassano il mare e arrivano nell'altra sponda o comunque all'estero sono gli impianti rai che è praticamente la sola in italia ad avere alcuni centri trasmittenti veramente di elevata potenza
 
Ma stiamo parlando di frequenze solo in zone, come al nord, di confine, oppure in generale per tutta l'italia?

2000 messaggi e titolo di DIGITAL FORUM SILVER MASTER!!!
"Almeno n'inchino penso de meritallo, 'nsomma!!!"
 
liebherr ha scritto:
si in italia ci sono molte tv

Comunque se si facesse un piano delle frequenze e lo si mettesse in opera non guardando in faccia a nessuno specie a quelli grossi si potrebbe far convivere praticametne tutto quanto c'è ora e recuperare anche qualche frequenza ridondante


Quoto in pieno ma non è una novità il mio pensiero...

Tante, troppe emittenti trasmettono spazzatura: a mio parere l' etere televisivo andrebbe occupato solamente da chi è in grado di fornire Film, telefilm, cultura, intrattenimento, cronaca, realtà locali... Ebbene, tantissime di queste emittenti non fanno nulla di ciò limitandosi solamente a lottologi, numeri telefonici erotici, sciglipancia, wanne marchi dei poveri e quant' altro...
Per riordinare seriamente il tutto basterebbe proibire di occupare frequenze per queste (a mio avviso) sciocchezze, di fatto si arriverebbe a una cernita naturale e le frequenze forse si potrebbero liberare; in seguito si dovrebbe attuare un SANO riordino delle frequenze eliminando postazioni inutili, assegnando potenze di trasmissione che non rompano le scatole ad altri, e regolamentando lo strapotere televisivo di qualcuno che rende praticamente impossibile il pluralismo....

Sul discorso delle località estere, sarei favorevolissimo (ma lo ammetto, di parte) a un accordo con gli stati confinanti - Francia, Svizzera, Austria, Slovenia e Croazia - per la trasmissione nelle regioni di confine dei loro programmi e viceversa.
Tutto questo nell' ottica di un Europa unita, fratellanza fra popoli vicini, scambi culturali e quant' altro... Nel 2006 l' essere attaccati a pseudo nazionalismi di campanile è quantomeno assurdo...

Anche se la prospettiva di Ginevra mi sembra che sia a danno di tutto questo.
 
AlexRamones ha scritto:
Quoto in pieno ma non è una novità il mio pensiero...

Tante, troppe emittenti trasmettono spazzatura: a mio parere l' etere televisivo andrebbe occupato solamente da chi è in grado di fornire Film, telefilm, cultura, intrattenimento, cronaca, realtà locali... Ebbene, tantissime di queste emittenti non fanno nulla di ciò limitandosi solamente a lottologi, numeri telefonici erotici, sciglipancia, wanne marchi dei poveri e quant' altro...
Per riordinare seriamente il tutto basterebbe proibire di occupare frequenze per queste (a mio avviso) sciocchezze, di fatto si arriverebbe a una cernita naturale e le frequenze forse si potrebbero liberare; in seguito si dovrebbe attuare un SANO riordino delle frequenze eliminando postazioni inutili, assegnando potenze di trasmissione che non rompano le scatole ad altri, e regolamentando lo strapotere televisivo di qualcuno che rende praticamente impossibile il pluralismo....

Sul discorso delle località estere, sarei favorevolissimo (ma lo ammetto, di parte) a un accordo con gli stati confinanti - Francia, Svizzera, Austria, Slovenia e Croazia - per la trasmissione nelle regioni di confine dei loro programmi e viceversa.
Tutto questo nell' ottica di un Europa unita, fratellanza fra popoli vicini, scambi culturali e quant' altro... Nel 2006 l' essere attaccati a pseudo nazionalismi di campanile è quantomeno assurdo...

Anche se la prospettiva di Ginevra mi sembra che sia a danno di tutto questo.

quoto in pieno! hai espresso benissimo il tuo pensiero e lo condivido
 
AlexRamones ha scritto:
Quoto in pieno ma non è una novità il mio pensiero...

Tante, troppe emittenti trasmettono spazzatura: a mio parere l' etere televisivo andrebbe occupato solamente da chi è in grado di fornire Film, telefilm, cultura, intrattenimento, cronaca, realtà locali... Ebbene, tantissime di queste emittenti non fanno nulla di ciò limitandosi solamente a lottologi, numeri telefonici erotici, sciglipancia, wanne marchi dei poveri e quant' altro...
Per riordinare seriamente il tutto basterebbe proibire di occupare frequenze per queste (a mio avviso) sciocchezze, di fatto si arriverebbe a una cernita naturale e le frequenze forse si potrebbero liberare; in seguito si dovrebbe attuare un SANO riordino delle frequenze eliminando postazioni inutili, assegnando potenze di trasmissione che non rompano le scatole ad altri, e regolamentando lo strapotere televisivo di qualcuno che rende praticamente impossibile il pluralismo....

Sul discorso delle località estere, sarei favorevolissimo (ma lo ammetto, di parte) a un accordo con gli stati confinanti - Francia, Svizzera, Austria, Slovenia e Croazia - per la trasmissione nelle regioni di confine dei loro programmi e viceversa.
Tutto questo nell' ottica di un Europa unita, fratellanza fra popoli vicini, scambi culturali e quant' altro... Nel 2006 l' essere attaccati a pseudo nazionalismi di campanile è quantomeno assurdo...

Anche se la prospettiva di Ginevra mi sembra che sia a danno di tutto questo.

SUPER! Bravissimo, condivido tutto quello che hai detto! E rimarco in particolare ciò che hai detto a riguardo delle televisioni dedicate alla spazzatura tipo wanna marchi, e riguardo al nazionalismo! :icon_wink:
 
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