I dialetti regionali. Un thread che unisce, non politico, divertente.

Stato
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Alcuni anziani dalle mie parti a volte si danno da fare facendo varie cose o avendo vari passatempi perchè, come dicono qualche volta

Mica potémo sta assèttàti déndo o fore dalla porta a aspettà che passa la morte è ci se porta

Non possiamo mica rimaner seduti dentro o fuori dalla porta ad aspettate che passa la morte e ci porta via...
 
Cù è cù vince a trissette? tu, Giovanni o a cucina lorda?

Negli anni universitari, verso la fine, avevamo in casa un ragazzo siciliano che in passato aveva avuto qualche problema personale, e a volte sembrava un pò "sballato".
Un giorno prende l'impegno di pulire la cucina, di sera, ma prima va da un amico (un certo Giovanni) per giocare a carte. Siccome non tornava mai, uno dei miei amici "storici", che con me divideva quell'appartamento insieme ad altri (ma io e lui eravamo i più anziani di militanza) gli manda un sms per ricordargli di tornare a casa a compiere il suo "lavoro".

"Chi è che vince a tressette? tu, Giovanni o la cucina sporca?"

Questo mio amico è della zona di Catanzaro.
 
La bottiglia messa 'mmàni!!

Se si traduce letteralmente vuol dire "La bottiglia messa in mano", ma in realtà si dice da me per una bottiglia o cmq una cosa che hai iniziato ad adoperare e che non hai finito di usare.

Quindi le bottiglie di vino o acqua o altro che sono state già aperte ma non ancora del tutto consumate sono Le bottiglie messe mmàni
 
Beer a cana = bere direttamente dalla bottiglia.
Unità di misura di uno che beve a canna = gròtol

Il gròtol ricorda infatti il movimento su-giù del pomo di Adamo durante la bevuta.
Un movimento su-giù = en grotol.
Fam tirà en gròtol = fammi dare un sorso.
Il gròtol potrebbe essere il sorso, ma gròtol rende molto meglio l'idea del termine in italiano sorso, ricordando anche il suono che viene prodotto nella bevuta. ;) :D :lol:
 
IPPOGRIFO ha scritto:
ma gròtol rende molto meglio l'idea del termine in italiano sorso, ricordando anche il suono che viene prodotto nella bevuta. ;) :D :lol:

è onomatopeico :D
 
L'acqua arovina li ponti
L'acqua frascica li ponti


Risposta standard al ristorante/osteria quando il cameriere chiede se i signori prendono acqua. Il senso è che se l'acqua rovina i ponti, che sono di pietra, farà tanto più male alla salute umana. La persona saggia beve solo vino, che fa bene alla salute.


Lei sce mette er muro, e lui er chiodo

Modo per dire che due persone si frequentano intimamente


Se mi nonna c'aveva le rotelle era un tranve

Altra versione di motto già apparso nel thread.
Invito generico a non trarre conclusioni da premesse assurde o irrealizzabili.

I tempi de Checco e Nnina
Molto tempo fa. Non so chi fossero Francesco e Giovannina, ma s'intende che siano vissuti molto tempo fa. Ad es. di un vecchio decoder Goldbox del 2000 si direbbe "c'ho un decoder dei tempi de Checco e Nnina".


Mejo un morto in casa che un marchisciano a la porta

Motto di epoca papalina quando "sbiri" (polizia segreta, cioè polizia, la polizia era praticamente tutta segreta) ed esattori vari erano tipicamente marchigiani.

A tutta callara
A tutto gas

Anna' a tutta callara, letteralmente "a tutta caldaia". Callo, calla = caldo, calda. (In italiano romaneschizzato si direbbe cardo, carda).


Per soprammercato aggiungo cosette forse poco note:

Ansai, Anvedi, Ansenti
Forme enfatiche interrogative o esclamative di sai, vedi, senti.
Ad es. nella canzone di Iannacci si sarebbe detto: si potrebbe andare tutti allo zoo comunale e gridare aiuto! aiuto! è scappato il leone! Ansai le risate! (c'è un "Ansai le risate!" in Rugantino).


Il verbo "intendere" a Roma si usa anche nel senso di assaggiare:

Hai inteso 'st'insalata? E' bonissima!
(questa cosa però potrebbe essere importata dalle zone circonvicine più che tipicamente romanesca, insomma una cosa burina, burino è uno che vende il burro).
 
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Romanesco "tosto" direi...:D

Io ho vissuto e lavorato alcuni periodi a Roma, e in effetti li c'erano espressioni curiose che non conoscevo, nonostante in tv si senta spesso la parlata di Roma.

Anche nel mio dialetto c'è qualche parola dello stesso romanesco, ma la base dialettale è chiaramente campana e in parte ciociara.

P.S. "Anvedi" è famosissima, ed è usata da qualcuno anche da me.
 
Me n'è venuta in mente un'altra

Sta bbene er papa e chi nun c'ha gnente


Si dice per dire che le proprietà portano preoccupazioni e seccature. Per "stare bene" bisogna essere o del tutto poveri (e quindi "senza preoccupazioni") o del tutto ricchi (perché a quel punto non ha più importanza se l'gli inquilini pagano in ritardo, l'amministratore ruba, il mezzadro si frega il vitello, i condòmini rompono le scatole che vogliono ristrutturare la palazzina ecc.).
 
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Io ne ricordo alcune tipo la vita è un mozzico oppure Opro la bottiglia

Anche da me qualcuno usa a volte il romanesco mischiandolo col dialetto locale.
 
@ IPPOGRIFO,rimanendo in tema di bere ti racconto un aneddoto.
Ho un amico di origini bresciane,quando molti anni fa il padre si trasferì dalle mie parti un giorno entrò in un bar del mio paese e ordinò un Pirlo (campari e vino bianco frizzante) come si dice dalle tue parti.Naturalmente avendo usato un termine non consueto da queste parti,con l'aggravante che il termine "pirlo" somiglia troppo ad un altro termine molto più in voga nel linguaggio brianzolo/meneghino ovvero "pirla" ( di tutt'altro significato rispetto alla bevanda),la richiesta suscitò l'ilarità delle persone presenti!:lol: :lol: :lol: :D
 
Megghiu diri chi ssàcciu, ca diri chi ssapìa!

E' meglio avere dei dubbi prima che dopo (avere fatto una determinata scelta).
 
I fimmini nun sunnu cchiù comu na' vota........
E mancu i masculi, beddru miu.


Complimenti: ti ci sei avvicinato molto ;)
Il tuo è stato un siculo/campano
 
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