I dialetti regionali. Un thread che unisce, non politico, divertente.

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Np293 ha scritto:
Questa accezione già è molto simile al napoletano, da noi la D iniziale non c'è, si dice semplicemente "a mò", ad esempio "a mò ch'aggio furnut e fà o militar"

Nel dialetto napoletano e campano in generale, ma anche in altri del Sud, "mò" si dice con la "o" aperta, come capita se non sbaglio anche a Formia e Gaeta

Da me invece si dice "mó" con la "o" chiusa, come per esempio succede a Roma.

Il miscuglio di capisce anche dai diversi modi di dire la stessa frase: Per esempio quella che hai detto tu da me si può in due modi, uno più simile al napoletano e l'altro al ciociaro

E da mó che aggio fignito dé fa glió militare

E da mó che só finàto dé fa glió militare
 
Qualche espressione dialettale del mio paese che rimanda al napoletano

Iàmo ngoppa allà
(andiamo la sopra, nella prov di Latina "pontificia" sarebbe Iàmo/imo lassù ngima)

Aggio vinto alla sisalla
(ho vinto al totocalcio)

Lo sa cuozzo!!
(lo sa il Sig, Cuozzo, personaggio immaginario che dovrebbe sapere tutto)

e qualcuna che rimanda al ciociaro/romano

Vedemo dé organizzà ssà partita
(vediamo di organizzare codesta partita)

Stàmo dé becco!!!
(siamo di bocca, nel senso dobbiamo partecipare ad un pranzo)

Essóla vè!!
Eccola che arriva.
 
Nella mia citta' si incontrano il Nord e il Sud,ognuno parla suo dialetto, caso unico in Italia, insieme altri centri dell'Agro Pontino fondati nel periodo fascista...
 
Gianfri85 ha scritto:
Nella mia citta' si incontrano il Nord e il Sud,ognuno parla suo dialetto, caso unico in Italia, insieme altri centri dell'Agro Pontino fondati nel periodo fascista...

Cosa di cui sono a conoscenza, visto che io sono della Provincia di Latina.

Vicino da te sono spettacolari i dialetti di Sezze, Maenza e Priverno, il cui 30 per cento del vocabolario è in comune con quello del mio paese, anche se da me il resto è poi campano.
 
X massera,
Mio padre è casertano e mia madre è bresciana-salernitana.
I paesi vicini casa mia hanno un' origine molto antica, ai tempi del medioevo o antichi romani...
 
Infatti Sezze, per es, è più antico di Roma.
Anche il mio paese è nato nel medioevo, e forse fino al 1265 aveva la stessa parlata di Sezze e altri, dal momento che i paesi dell'antico "latium" sono stati popolati da discendenti degli Auruci, Ausoni, Lepini e Volsci.

Dal 1265 fino a Monte San Biagio si è instaurato il Regno di Napoli, mentre oltre quella linea c'era lo Stato della Chiesa, e il dialetto originario della mia zona, che ha anche qualche parola ciociara e romana, si è commistionato con la lingua napoletana.
 
Ma pecché mé domandi chésso, mó?

Proprio!!!

Ma perché mi chiedi codesta cosa, ora?

Cosi, tanto per dire...


Le vecchie generazioni la parola "proprio" la dicono o con l'esito italiano o propito, mentre nelle nuove si usa spesso il romanesco pòpo.
 
X Massera
Ho ripreso a leggere con piacere questa discussione dopo tanto tempo,ho scoperto questo video di una band abruzzese che consiglio di guardare, specialmente Massera,visto che la canzone si chiama come lui.
Ci sono anche altre canzoni per chi volesse vederle a magari cercare di capire il dialetto, in questo caso del basso chietino(Lanciano e vicinanze)
http://www.youtube.com/watch?v=Qv5p2L1IO04

Altri video degli Anemame'
http://www.youtube.com/watch?v=5j7OfokMw9c
http://www.youtube.com/watch?v=qZuxj7vpx4c&feature=related
 
Ultima modifica:
Ottimo!!!:D

In effetti "Massera" è una delle parole ciociaro/abruzzesi del mio dialetto e di altri, contrapposta a Maddómàni (e simili) che vuol dire "stamane".
 
La lingua napoletana è conosciuta, quindi ci sono in molti che la comprendono.

Attenzione però a non confonderla con i dialetti dell'hinterland campano di Caserta e di altri paesi del napoletano che spesso sono diversi anche se di poco.
 
Sìmo iti a ffà Pasquarèlla a New York!!

Siamo andati a trascorrere il giorno di Pasquetta a New York.

New York è una zona del paese che chiamiamo cosi perché da essa, sopra una montagna, c'è un bellissimo panorama.
 
In stile massera, sperando di esserne all'altezza, propongo una serie di detti napoletani

Chi fatic magn, chi nun fatic magn,bev e sparagn
Chi lavora mangia, chi non lavora mangia, beve e risparmia
detto divenuto popolare grazie e Totò

è venut a fà o pat pat e l'acqua
si dice quando ci sono acquazzoni particolarmente violenti, lo propongo anche perché è di particolare attualità :D
 
Questo è invece un altro detto del mio paese

Lo vuo?
Lo vuo se tici aglio malato!!!

Lo vuoi?

Lo vuoi si dice al malato!!!

Quando una persona ti offre una cosa dicendoti "lo vuoi?" spesso la risposta è "lo vuoi lo chiedi al malato" per dire che solo a chi non sta bene si domandano queste cose.
 
Np293 ha scritto:
In stile massera, sperando di esserne all'altezza, propongo una serie di detti napoletani

Chi fatic magn, chi nun fatic magn,bev e sparagn
Chi lavora mangia, chi non lavora mangia, beve e risparmia
detto divenuto popolare grazie e Totò

Se usi il tuo dialetto/lingua lo sei di sicuro..:D

Da me questo detto è Chi fatìa prànza, chi nén fatìa prànza e béve!!

Da me il verbo "mangiare" è pranzà, mentre in forma minore è usato anche magnà.
 
Se stà a otrà da meglio a meglio!!

Si sta rotolando a terra in maniera spettacolare.. si dice di solito ad un cane o un gatto che fa questo tipo di cose
 
massera ha scritto:
Chi fatìa prànza, chi nén fatìa prànza e béve!!
Infatti questa versione breve (ovviamente in napoletano) è usata anche qui, ma quella lunga rende più l'idea e, poi, c'è anche la rima :D
 
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