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Tuner ha scritto:Non è un fatto tecnico ma formale.
Gli americani sono diventati estremamente suscettibili in termini di privacy e se non gli fornisci un valido "pretesto" per "ficcanasare", allora rischi di vederti piombare addosso una collezione di denunce e richieste di risarcimento.
Per fare un esempio sul livello a cui sono arrivati, in un colloquio di lavoro è impensabile poter fare al candidato domande relative ad impieghi precedenti, mentre nessun amico o conoscente ti domanderà mai che lavoro fai.
...figuriamoci se può essere ammissibile che Microsoft si prenda la libertà di "esplorare" i PC della gente senza prima aver pensato ad una buona scusa per spiegare ciò che è "costretta" a fare.
Se parliamo in termini puramente "ideali" o di principio, ti posso dire che avete ragione. Resta il fatto che io non credo che Microsoft, o altre software house, tipo quelle che realizzano firewall software o suite antivirus complete, i cui programmi trasmettono di continuo informazioni al produttore, cerchino di prendere infromazioni personali, nè che se ne vadano a zonzo tra file e cartelle dell' utente. Insomma, mi pare solo più una questione di impuntamento ideale che di pericolo per la privacy all' atto pratico, pur ribadendo che rispetto il vostro punto di vista e che sotto un certo aspetto, lo condivido anche