Una parte girata alla Florestano Vancini direi, questo non per dire che sia fatta male, ma che non l'ho trovata originalissima.
Quanto alla chiusura stilistica, visto che il regista non è quello di cata-ratte bensì la giovane sceneggiatrice, le fiamme sullo sfondo non servivano affatto, anzi, il cerchio non doveva chiudersi. Orlando regista, infatti, incasinato ed incapace, poco o nulla ha fatto per il film che sponsorizza in una scena, produttore esecutivo e non regista.
Il suo colpo di reni sta nell'aver rischiato tutto per fare il produttore di una cosa completamente diversa dal suo genere, ed appoggiare idee e persone che non capisce. (bella la scena in auto con le due donne al ritorno dalla campagna)
E' l'attore Moretti che tornando sui suoi passi cambia consapevolmente rotta, peccato che il Nanni dimentichi di spiegarci come ciò sia successo, ed era proprio qui che doveva sforzarsi.
Sul buongusto.
Chi ha cervello alla fine capisce (cosa che prevede ragionamento e riflessione) quindi basta spiegargli le cose. Chi non ne ha non ci arriva comunque, e un esempio esplicito da seguire, o è in linea con le sue idee, allora lo segue, oppure può solo travisarlo.
Sarà un caso, ma all'uscita dopo la proiezione ho sentito qualcuno, esemplare bipede italicus, che, probabilmente spaventato dalle fiamme, preoccuparsi ed augurarsi che al caimano le cose vadano bene, cosicchè il mondo continui così, senza.... problemi, per sua presunta convenienza.
Dobbiamo forse pensare che ottenere sulla parte del pubblico che vorrebbe convincere l'effetto opposto a quello che il film parrebbe indicare fosse il vero intento di Moretti?