Incapacità con Antenna Televes DAT45MIX

kamgusta

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24 Marzo 2009
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Allora, saluti doverosi a tutti :icon_redface: ! e vado quindi al punto:

Io dovrei collegarmi a un ripetitore di provincia (M. Serra) che dista circa 50 km, nessun particolare ostacolo di fronte a me, e sono su una palazzina alta 12 metri.
Al momento montavo una logaritica tutto sommato decente (di quelle ad ampio spettro) che mi permetteva la visione di tutti i canali (ok, non il massimo, ma senza "buchi").

Ho quindi ordinato speranzoso una TELEVES DAT 45 MIX (ovvero la versione combinata VHF+UHF), vista anche la mia avversione per setup multipli (sia inteso come doppie antenne, che combinate), e anche perchè tanto l'idea era di andare perlopiù in digitale.

PERO', già in montaggio sono rimasto BASITO: fra i pezzi avevo anche un "balun" da collegare sotto... non penso sia il famoso MRD 5045, certo ci assomiglia parecchio!!! E' normale? :eusa_think:
Il codice della mia DAT45 è 1096 e non mi sembra preveda il MRD.

Altra cosa strana, questo "balun" va attaccato sul fondo dell'antenna, MA non ha alcuna connessione fisica con la stessa (se non di plastica con plastica). La domanda mi sorge spontanea: come minchia fa a funzionare l'antenna? :eusa_think:
Insomma, ho installato 2 metri di antenna sul tetto, e poi il cavetto dell'antenna lo attacco a un cosino del tutto staccato?!
Qui sicuramente dimostro la mia immensa ignoranza... ma vorrei capire se non è che sbaglio qualcosa (o si son dimenticati dei pezzi...).

Passato questo attimo di riflessione ho quindi collegato il tutto, lasciando intatta la vecchia configurazione, con amplificatore da palo da 12dB, e alimentatore da 12V/100mA (ho circa 6 utenze di cui 3 spesso accese assieme).

Risultato? Il miglioramento è minimo (in DTT ho errori bit elevati e segnale basso, proprio come prima), e anzi in analogico sono peggiorato (un po' più di neve).

Urge assolutamente un aiuto :sad:
 
kamgusta ha scritto:
Allora, saluti doverosi a tutti :icon_redface:
Ciao, e benvenuto nel Forum! :)

kamgusta ha scritto:
! e vado quindi al punto:

Io dovrei collegarmi a un ripetitore di provincia (M. Serra) che dista circa 50 km, nessun particolare ostacolo di fronte a me, e sono su una palazzina alta 12 metri.
Al momento montavo una logaritica tutto sommato decente (di quelle ad ampio spettro) che mi permetteva la visione di tutti i canali (ok, non il massimo, ma senza "buchi").
E infatti, per quanto il Serra sia una postazione "chiave" con segnali piuttosto forti, con 50 Km di distanza è meglio evitare le logaritmiche, antenne certamente non di elevate prestazioni.

kamgusta ha scritto:
Ho quindi ordinato speranzoso una TELEVES DAT 45 MIX (ovvero la versione combinata VHF+UHF), vista anche la mia avversione per setup multipli (sia inteso come doppie antenne, che combinate), e anche perchè tanto l'idea era di andare perlopiù in digitale.
Temo di non capire. Non comprendo l'avversione per i "sistemi multipli", né il concetto di digitale legato a sistemi unici VHF/UHF. :eusa_think:
Ricordo che il principio di funzionamento di antenne e relativi segnali da ricevere è IDENTICO, sia in analogico che in digitale.
Detto questo, io, al contrario, sarei stato molto più propenso ad utilizzare due antenne distinte: una per la VHF III banda ed un'altra per la UHF, magari direttiva (tanto i segnali arrivano dalla stessa direzione), così da garantirti un maggior guadagno e il massimo del miglioramento segnale/rumore già all'origine.
Ad esempio, una Fracarro 6E512 (o anche una BLV6F) per la III banda VHF ed una BLU420F per la UHF le avrei viste anche meglio di una Televes Mix. E per miscelarle, andava bene un comune mix amplificatore a due ingressi (1x VHF e 1x UHF) da una dozzina di dB e adeguato livello di segnale in mV (o in dB micro-Volt). ;)

kamgusta ha scritto:
Altra cosa strana, questo "balun" va attaccato sul fondo dell'antenna, MA non ha alcuna connessione fisica con la stessa (se non di plastica con plastica). La domanda mi sorge spontanea: come minchia fa a funzionare l'antenna? :eusa_think:
Anche le BLU Fracarro non hanno l'elemento radiante collegato metallicamente al resto dell'antenna (e nemmeno gli elementi direttori, se è per questo), eppure... :icon_rolleyes:

kamgusta ha scritto:
ma vorrei capire se non è che sbaglio qualcosa (o si son dimenticati dei pezzi...).
Sono praticamente certo che non hai sbagliato ed anche che non mancano parti di montaggio. ;)

kamgusta ha scritto:
Passato questo attimo di riflessione ho quindi collegato il tutto, lasciando intatta la vecchia configurazione, con amplificatore da palo da 12dB, e alimentatore da 12V/100mA (ho circa 6 utenze di cui 3 spesso accese assieme).
Il fatto che le utenze siano tutte in funzione o meno, non ha impoirtanza. E' invece fondamentale che le derivazioni siano realizzate in modo appropriato, con derivatori o con partitori (a seconda dei casi) e MAI con giunzioni di più cavi assieme. :evil5:

kamgusta ha scritto:
Risultato? Il miglioramento è minimo (in DTT ho errori bit elevati e segnale basso, proprio come prima), e anzi in analogico sono peggiorato (un po' più di neve).
Facci sapere come sono state collegate le varie utenze e, soprattutto, l'età anche approssimative del cavo di discesa. :icon_rolleyes:
 
Non ho ben capito che ci trovi di strano in quello che tu chiami balun, in realtà dovrebbe essere il dipolo + il balun. Perchè mai dovrebbe essere collegato elettricamente col resto dell'antenna? Forse non hai ben chiaro come funziona una antenna Yagi (o similare, visto che anche le antenne con elementi a X si basano su quella). L'elemento ricevente è il dipolo, che è collegato al cavo tramite il balun (adattatore di impedenza). Un semplice dipolo ha un diagramma di ricezione simile ad un 8, riceve sia davanti che dietro alla stessa maniera, mentre attenua abbastanza lateralmente. Dietro al dipolo trovi un riflettore, che in questo caso è costituito per il VHF da 2 elementi lineari, e per l'UHF da due pannelli. Questi hanno la funzione di schermare il dipolo da segnali che giungono da dietro e contemporaneamente "deformare" il diagramma di ricezione verso il davanti. Davanti al dipolo trovi una serie di direttori, che hanno lo scopo di deformare ulteriormente il diagramma verso il davanti, aumentando guadagno e direttività. Il riflettore solitamente è collegato elettricamente al sostegno centrale dell'antenna, i direttori non necessariamente, il dipolo praticamente mai.
Non è una spiegazione propriamente tecnica, ma dovrebbe essere abbastanza chiara....
Ritornando al tuo problema, a parte il fatto che una antenna simile ha comunque prestazioni inferiori a due separate (si tratta sempre di un compromesso) dovrebbe rendere maggiormente rispetto alla logaritmica che per definizione ha guadagno molto inferiore. E già questo mi fa pensare a un montaggio non corretto viste le prestazioni sull'analogico. Per quanto riguarda il digitale, sarebbe da vedere qual'è la causa del tasso di errori elevato. Se per esempio si tratta di interferenza isocanale con segnali analogici provenienti quasi dalla stessa direzione, non c'è molto che si possa fare....
La prima cosa da fare è controllare di aver montato i pezzi nel modo corretto, aiutandoti con le istruzioni e l'immagine sulla scatola. Poi sincerati di aver rispettato le distanze minime da altre antenne, ostacoli, oggetti metallici. Infine prova a variare l'altezza, spesso capita di trovare "buchi" a una determinata posizione sul palo, variandola anche di poco cambia tutto.

il cavo è attaccato bene, vero? hai controllato che un filetto della calza non faccia corto?
 
Giusto... Un ulteriore controllo su eventuali falsi contatti o cortocircuiti tra calza di schermatura e polo centrale del cavo d'antenna sarà bene farlo.
Però io, come detto, cercherei più in generale la causa del problema nella distribuzione del segnale (come le derivazioni) e nell'eventuale deterioramento del cavo di discesa.
Inoltre ho un'altra domanda per kamgusta: l'alimentatore dove è installato/come è collegato al cavo di discesa dell'antenna?
 
AG-brasc ha scritto:
Ciao, e benvenuto nel Forum! :)
Grazie!

Temo di non capire. Non comprendo l'avversione per i "sistemi multipli", né il concetto di digitale legato a sistemi unici VHF/UHF. :eusa_think:
Ad esempio, una Fracarro 6E512 (o anche una BLV6F) per la III banda VHF ed una BLU420F per la UHF le avrei viste anche meglio di una Televes Mix. E per miscelarle, andava bene un comune mix amplificatore a due ingressi (1x VHF e 1x UHF) da una dozzina di dB e adeguato livello di segnale in mV (o in dB micro-Volt). ;)
La BLU420F era la mia seconda scelta, e mi piaceva anche la 458P delle EmmeEsse (in mio parere i pannelli sono anche meglio per l'UHF rispetto le antenne classiche)... PERO'... della Televes avevo letto valori di guadagno impressionanti e pensavo fosse una grande antenna (anche perchè unica con quel design a 3 Yagi sfalsate).
La MIX mi è poi costata quanto la normale, quindi scelta semplice...
In VHF non mi aspettavo chissà cosa, ma mi aspettavo almeno prestazioni simili alla logaritmica di prima (che comunque è più lunga della DAT45, quindi non doveva esser così male).

Sono praticamente certo che non hai sbagliato ed anche che non mancano parti di montaggio. ;)
Grazie per la fiducia, in effetti dalle istruzioni di montaggio sembra tutto ok

Il fatto che le utenze siano tutte in funzione o meno, non ha impoirtanza.
Anche qua avevo un dubbio, grazie di averlo risolto (pensavo cambiasse l'impedenza sul filo)

E' invece fondamentale che le derivazioni siano realizzate in modo appropriato, con derivatori o con partitori (a seconda dei casi) e MAI con giunzioni di più cavi assieme. :evil5:
Ho due deviatori a 3 uscite (4 se contiamo l'ingresso) della Fracarro di cui ho da poco personalmente rifatto gli attacchi con certosina cura, con l'ultima uscita passante su presa terminale
Un totale di 6 uscite distanti ognuna massimo 20-30 metri dal alimentatore
E' ok no?

Facci sapere come sono state collegate le varie utenze e, soprattutto, l'età anche approssimative del cavo di discesa. :icon_rolleyes:
Il cavo di disceva avrà 6 anni, esteticamente mi sembra valido

elettt ha scritto:
Non ho ben capito che ci trovi di strano in quello che tu chiami balun, in realtà dovrebbe essere il dipolo + il balun. Perchè mai dovrebbe essere collegato elettricamente col resto dell'antenna? Forse non hai ben chiaro come funziona una antenna Yagi (o similare, visto che anche le antenne con elementi a X si basano su quella).
Grazie di avermelo spiegato; non avevo assolutamente idea di come funzionassero, ero abituato a vederle direttamente collegate...

Ritornando al tuo problema, a parte il fatto che una antenna simile ha comunque prestazioni inferiori a due separate (si tratta sempre di un compromesso) dovrebbe rendere maggiormente rispetto alla logaritmica che per definizione ha guadagno molto inferiore.
E' infatti lo stesso che pensavo io, per questo sono venuto a trovarvi!
Vorrei capire se è normale, se è l'antenna, se sono io, o qualcos'altro... Almeno le connessioni però mi sentirei di escluderle.

Infine prova a variare l'altezza, spesso capita di trovare "buchi" a una determinata posizione sul palo, variandola anche di poco cambia tutto.
Un mio cruccio era in effetti se l'antenna dovesse stare in orizzontale oppure gli servisse un minimo puntamento verso l'alto (visti i 50km di distanza - a proposito, per la distanza avrei forse dovuto prendere una DAT75?).
In realtà avrei anche un ripetitore a 3km in linea di aria, ma vi abito troppo sotto e non ne capto i segnali.

AG-brasc ha scritto:
Inoltre ho un'altra domanda per kamgusta: l'alimentatore dove è installato/come è collegato al cavo di discesa dell'antenna?
L'alimentatore è un generico no brand posto sotto tetto a 4,5 metri di distanza dal amplificatore da palo (un Fracarro da 12dB a una sola entrata/uscita, di cui ho parlato prima), e il collegamento è possibile solo in un modo, con antenna in (dal palo) e antenna out (per le utenze).

Chiedo anche se sia a posto, o migliorabile, visto che ho notato spesso questa sezione essere più importante dell'antenna stessa!
 
Ultima modifica:
L'alimentatore va benissimo dove lo hai messo.
Per sicurezza prova a scollegarlo dalla corrente per verificare se i segnali si attenuano o spariscono. In tal caso avrai la sicurezza del suo funzionamento.
Poi hai parlato di "deviatori". Forse intendevi dire "derivatori passanti", vero?
Mi pare di capire che ce ne sono due consecutivi: dal primo ottieni tre prese e dal secondo altre tre (e quest'ultimo ha l'uscita terminata con il carico da 75 Ohm, vero?).
In questo caso mi viene da pensare che forse ti occorre un amplificatore un po' più performante, che però nella soluzione a due antenne separate (una per VHF ed una per UHF, come dicevo prima), penso che ti darebbe una resa sensibilmente migliore. ;)
 
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