In sintesi:
E' un rapporto segnale / rumore. Più è basso, più è bassa la soglia di ricezione (= il transponder è più facilmente agganciabile).
E' determinato dal sistema trasmissivo (DVB-S, DVB-S2), dalla modulazione (QPSK, 8PSK ecc) e dal FEC.
Per esempio, un classico tp in DVB-S2/8PSK/ 3/4 ha un C/N di 7,9 dB contro un C/N di soli 4,4dB di un tp (es. Rai sulla 10992 di Hotbird) di soli 4,4 dB.
I canali francesi in multistream sui 5°W ce l'hanno ben alto, a 10,7dB. A causa principalmente del FEC elevato: 8/9. Per cui a parità di potenza di trasmissione, e di diametro della parabola, sarà sempre più a rischio ricezione di un tp come quelli Rai a 6,6 dB sullo stesso satellite. Nel senso se con la tua parabola ricevi senza problemi i Rai, non è detto che riceverai agevolmente anche i francesi pur dello stesso beam (Transalpine), se la parabola non è di grandezza adeguata. Le mappe dei footprint in genere suggeriscono un diametro per ogni zona della terra coperta dal beam però a volte non sono veritiere perché sembra non tengano conto, nemmeno per eccesso, di queste differenze nelle trasmissioni.
PS. questo è anche uno dei principali motivi per cui tempi indietro su Hotbird bastava una parabola da 60 cm per stare piuttosto 'tranquilli', perché i tp avevano classici valori DVB-S, QPSK, 3/4 che davano un C/N di soli 5,5; mentre ora si è per lo più passati a FEC 5/6, che aumenta il C/N a 6,5 e ancor di più al già citato DVB-S2, 8PSK, 3/4 (C/N: 7,9) e per compensare questo 'peggioramento', a sua volta "giustificato" per farci stare più canali e/o in HD, la linea guida è di usare parabole di almeno 80cm.
Il fatto che poi non ricevi quella specifica frequenza, può dipendere che forse sei già al limite in quelle che ricevi e la differenza magari la fa l'lnb, o il decoder come diceva Egis.