Va da sé che non sono d'accordo, almeno non in questo caso. Fai un discorso fondamentalmente giusto: il pericolo di sovrastimare i pregi di un'opera perché è di un autore che ami esiste, così come esiste il pericolo opposto di sottostimare quelli di un'opera di un autore che detesti. Succede a me, succede a te, succede a tutti. Io non sto vedendo Inside Man per quello che non è, però: ci sto solo vedendo alcuni tratti che mi dicono indubbiamente che è un film di Lee. I significati aggiunti, per piccoli che siano, li vedo eccome... Naturalmente è tutto un discorso basato su piccole intuizioni (l'impianto generale rimane intatto) che non possono esser comprovate, questo è ovvio: non vedremo mai la versione di Howard. Però (cito da te, così mi paro il sedere
) la "tensione morale" di questo film mi sembra esser fatta propria, a suo modo, nella messa in scena, ed allargata ad un panorama che Howard probabilmente non avrebbe visto. Io me la prendo spesso col rosso, ma è indubbiamente un regista valido che ha fatto cose che mi son piaciute; però dopo gli ultimi suoi tre film non mi sento di aver molta fiducia... 
