Italia 1 abbandona il wrestling dopo la tragedia Benoit

alex86 ha scritto:
Il wrestling è un prodotto per bambini dall'era dei cartoni giapponesi. Memento "L'uomo tigre"? :D
Alex, il wrestling poteva essere considerato un prodotto per bambini negli anni 80, quando nel mondo imperava la lotta tra Bene e Male e tutti i personaggi erano quasi cartoni animati (anche il celebre Hulk Hogan potremmo considerarlo tale).

Negli anni 90, poi, il wrestling cambiò faccia negli USA, ma in Italia proprio in quel periodo il prodotto sparì dai nostri teleschermi: questo ha contribuito a non farci accorgere del cambiamento e, quando è ritornato di moda negli ultimi anni 90, siamo ritornati a concepirlo nella mentalità degli anni 80.

Questo almeno sulle tv in chiaro (quasi sempre Italia 1), mentre in pay-tv (prima su Tele+, poi dal 2000 su Stream) è sempre stato trattato in modo diverso con il suo target corretto.

Basti vedere attualmente come viene trattato da Franchini e Posa su Sky, da Stefano Benzi su SI e da Valenti e Recalcati su Italia 1: i primi due si rivolgono ad adolescenti/adulti (come mi disse Luca nella mia intervista, 14-20 anni in su); il terzo invece cerca di affrontarlo quasi come uno sport vero e proprio, con statistiche e curiosità, con la particolarità dell'assenza di commento durante i segmenti lasciati alla traduzione dei sottotitoli; gli ultimi due invece hanno quasi "ridicolizzato" il wrestling, rimodulando i soprannomi dei wrestler per essere più attraenti ai bambini, tanto da poter incrementare la vendita di merchandising scolastico.

Insomma, il wrestling non è più per bambini... e Italia 1 era l'unica a trattarlo come tale. Adesso tirandosi indietro, speriamo che qualcosa cambi in questo senso... almeno la pay-tv sa come trattarlo!
 
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