Sì, ma io sono preoccupato, pur non facendone più parte, dei produttori di contenuti...che razza di radio è il prodotto sonoro gestito da un algoritmo di un Amazon o Spotify?
Certo che il pubblico, che purtroppo ha sempre ragione, ha fatto in ogni epoca di tutto per tirare al peggio, tifando per esempio fin dagli anni 80 per le radio tutta musica e penalizzando non solo chi faceva informazione, ma anche chi faceva un minimo di parlato, non parlo del parlato-sciocchezzaio che si sentiva allora anche più di adesso, ma anche di chi si impegnava a realizzare un buon prodotto.
Io che ci tenevo ed ero giovane ed intollerante mi inviperivo come una biscia quando sentivo qualcuno dire "dovreste mettere più musica e meno parlato" e gli rispondevo secco e chiaro "fatti dei nastri e ascolta quelli..."
Alla fine è andata a finire così, perchè tali sono i prodotti di cui sopra, per di più gestiti da algoritmi e non umani (al di là che anche le radio "normali" stanno facendo quella fine, in quanto a menti pensanti...)