A parte l'oscar vinto,è o non è un film bello da mettere sullo stesso piano dei film come "La vita è bella-Mediterraneo-Nuovo cinema paradiso"?
Eh, bella domanda.
Guarda, io posso risponderti solo a titolo personale, com'e' logico che sia, ovviamente il mio pensiero lascia il tempo che trova e non pretende di essere dogma per nessuno.
Esaminando le quattro pellicole in questione, risulta subito evidente che siamo su piani molto diversi tra loro.
Per tagliare subito la testa al toro, inizierei col dire che La vita e'bella e Mediterraneo, per quanto buoni film sono ad un livello oggettivamente inferiore cinematograficamente parlando. E quell' "oggettivamente" li', non vuole essere presunzione ma semplice presa di coscienza di fronte a due pellicole buone, ma lontane anni luce da La grande bellezza e Nuovo cinema paradiso.
Quindi, una prima distinzione la farei subito, a partire da qui: i film di Sorrentino e Tornatore sono migliori rispetto ai film di Benigni e Salvatores. Ovviamente alla fine quello che contano sono i gusti, ma a domanda diretta questa e'la mia risposta.
Adesso veniamo a La grande bellezza e Nuovo cinema paradiso; il comune denominatore di queste due pellicole ha un solo nome: Federico Fellini. Se l'opera di Sorrentino si ispira (concettualmente, ma non narrativamente) a La dolce vita del grande regista romagnolo, l'opera di Tornatore strizza l'occhio invece ad Amarcord, sempre di Fellini.
La differenza a questo punto, risiede tutta nel talento del regista dietro la macchina da presa, da questo punto di vista, a mio giudizio, Sorrentino e'il talento italiano piu' puro degli ultimi 20 anni. Anche piu' di Tornatore.
I primi 20 minuti de La grande bellezza, sono qualcosa di semplicemente inimagginabile per qualsiasi altro regista nostrano.
In definitiva, La vita e'bella e Mediterraneo, sono due buonissime pellicole. Ma che non lasciano il segno se non sotto un aspetto prettamente emotivo (in particolare il primo).
Nuovo cinema paradiso e' un gran film, che, in un certo senso, ha il merito di rafforzare il legame tra il vecchio cinema italiano e quello piu moderno.
La grande bellezza, si erge a capolavoro perche' punta tutto sulla bellezza stilistica (da molti lo stile di Sorrentino e'stato giudicato autocompiaciuto, tanto per dirne una) e su una tecnica registica e cinematografica (i pianosequenza sono degni dei piu' grandi di sempre) che sono pura essenza artistica, mettendo in secondo piano qualsiasi sviluppo narrativo lineare (non a caso il film e'spesso imputato di non avere una trama vera e propria).
Se i primi tre film rappresentano grandi espressioni cinematografiche, La grande bellezza presenta tutti (o quasi) i crismi dell'opera d'arte; primo su tutti il destino che hanno in comune tutte le opere d'arte: capolavoro o bidone?
Il vero successo non e'nell'oscar, negli incassi o nella fama, il vero successo e'che fra 50 anni nuove generazioni si staranno ponendo le stesse identiche domande che oggi ci poniamo noi.