Le tivù locali (operatori di rete) sopravviveranno a questa nuova tornata di tasse?

EteriX

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16:15 - 16/10/2012 - RADIO TV
DIRITTO D’USO DELLE FREQUENZE. IL 2013 POTREBBE SANCIRE LA FINE DELLE TV LOCALI

Crisi economica, taglio dei contributi pubblici del 30%, questione LCN, ma anche crisi di ascolti e calo di pubblicità. Le tv locali sono ormai al collasso.
Con l’approvazione da parte dell’AGCOM della Delibera 350/12/CONS si stabilisce che agli operatori di rete locali va applicato, ai fini del regime di contribuzione per l'uso delle frequenze digitali, non solo l'art. 35, commi 1, 2 e 3 ma anche l'art. 34 del codice delle comunicazioni. Finora, in via transitoria, e fino al definitivo passaggio alle trasmissioni in tecnica digitale, gli oneri contributivi prevedano il pagamento di un canone annuo pari all'uno per cento del fatturato per le emittenti televisive, pubbliche o private, in ambito nazionale e di un canone annuo pari all'uno per cento del fatturato, fino ad un massimo di €15.493 (ex 30 milioni di lire) per le emittenti televisive locali. Essendo il 2012 l’anno individuato dalla legge per il definitivo passaggio alle trasmissioni in tecnica digitale, con la locuzione “fino alla fine dell’anno di definitiva cessazione delle trasmissioni analogiche su tutto il territorio nazionale” , ne consegue che il regime di contribuzione si applica fino a tutto l’anno 2012.
A partire dal 2013 le cose saranno completamente diverse, e spulciando tra le cifre, si fa ben presto a capire che molte emittenti locali saranno costrette a chiudere. Infatti essere operatori di rete in ambito locale può costare molto caro. Esattamente 27.750,00 euro annui se si servono fino a 200.000 abitanti; 55.000,00/anno se si illuminano fino a 10 milioni di teste e 110.000,00/anno se si supera tale soglia di popolazione. Ma non è tutto. A ciò si aggiungono i contributi per la concessione dei diritti di uso delle frequenze radioelettriche per l’espletamento di servizi di rete diffusiva TV, che differiscono in base alla larghezza di banda utilizzata. Nella fattispecie:
per larghezza di banda fino a 100 KHz esclusi 1.110,00 euro;
da 100 KHz inclusi a 1 MHz escluso 5.550,00 euro;
da 1 MHz incluso a 10 MHz esclusi 11.100,00 euro;
da 10 MHz inclusi 22.200,00 euro.
Inoltre, i titolari di diritti di uso di frequenze radioelettriche per l’espletamento di servizi di rete di contribuzione televisiva punto-punto o punto-multipunto sono tenuti al pagamento dei contributi annui di seguito indicati:
per larghezza di banda fino a 100 KHz esclusi 1.110,00 euro;
da 100 KHz inclusi a 1 MHz escluso 5.550,00 euro;
da 1 MHz incluso a 10 MHz esclusi 11.100,00 euro;
da 10 MHz inclusi 22.200,00 euro.
Si tratta di una vera e propria condanna per le tv locali. Forse l’unico modo per sopravvivere sarà quello di consorziarsi e formare un unico gruppo (provinciale o regionale) e dividere le spese su impianti, tasse e contenuti. Certo non tutte potranno trasmettere su un solo mux, ma forse con il DVB-T2 le più grandi avranno qualche opportunità in più. Ma da qui al 2015 - anno in cui tutti i televisori dovranno essere dotati della nuova tecnologia – di tempo ce ne passa..
Fonte: http://www.editoria.tv/news/16061/D...POTREBBE-SANCIRE-LA-FINE-DELLE-TV-LOCALI.aspx
 
EteriX ha scritto:
16:15 - 16/10/2012 - RADIO TV
DIRITTO D’USO DELLE FREQUENZE. IL 2013 POTREBBE SANCIRE LA FINE DELLE TV LOCALI
spero che scompaiano presto con tutto il rammarico per quelle poche che si sono date un po da fare: quando dico che in italia l' etere é intasato con conseguenti disturbi, sfn ecc. alludo proprio alle troppe emittenti locali a cui decisioni governative scriteriate hanno dato incoscentemente le frequenze, e da ultimo un canale = un mux...!
 
La cosa migliore è che restino 3-4 locali, ovvero le migliori che hanno sempre investito.
Poi dovrebbero consorziarsi.. In un mux ci entrano fino a 8 canali...
Per le locali basterebbero massimo 2 mux gestiti nazionalmente dove le locali pagherebbero solo un affitto agevolato
 
Purtroppo ho paura che proprio quelle storiche che non si sono piegate a televendite, maghi e neomelodici corrono il rischio di scomparire , se si vede bene , le tv che hanno chiuso già, o che sono in difficoltà , sono proprio quelle buone e non quelle che noi tutti vorremmo eliminare dall'etere .:eusa_naughty:
 
stefio ha scritto:
Purtroppo ho paura che proprio quelle storiche che non si sono piegate a televendite, maghi e neomelodici corrono il rischio di scomparire , se si vede bene , le tv che hanno chiuso già, o che sono in difficoltà , sono proprio quelle buone e non quelle che noi tutti vorremmo eliminare dall'etere .:eusa_naughty:
VERISSIMO.
 
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gherardo ha scritto:
spero che scompaiano presto con tutto il rammarico per quelle poche che si sono date un po da fare: quando dico che in italia l' etere é intasato con conseguenti disturbi, sfn ecc. alludo proprio alle troppe emittenti locali a cui decisioni governative scriteriate hanno dato incoscentemente le frequenze, e da ultimo un canale = un mux...!
ci sono tv nate nei anni 70 che erono pioneristiche che meritano di sopravivere io piutosto farei pagare piu tasse alle tv che fanno solo televendite e premiare le tv che fanno film telefilm vecchioti e magari anche cartoni animati vintage
 
Spero tanto che si consorzino, ci sarebbe anche un vantaggio per loro, quello della copertura, sfruttando gli impianti delle altre emittenti consorziate riuscirebbero a arrivare in più parti della stessa zona/regione, il problema è che tante emittenti riescono ad andare avanti solo grazie alle emittenti di televendite o cartomanti presenti nei prorpi mux!
Stiamo a vedere!
 
vi quoto tutti, sarebbe bellissimo ma purtroppo in italia non conta piu il buon senso ma purtroppo contano le "raccomandazioni" ( chiamiamole cosi per semplificare ) politiche. e spesso ci rimettono gli onesti....ci vorrebbe un bel colpo di spugna !
 
Lost88 ha scritto:
Spero tanto che si consorzino, ci sarebbe anche un vantaggio per loro, quello della copertura, sfruttando gli impianti delle altre emittenti consorziate riuscirebbero a arrivare in più parti della stessa zona/regione
Quoto. ;)
Infatti il fattore "consorzio" è l'unico predominante come aspetto in cui le tv locali potrebbero (almeno le maggiori) continuare a sopravvivere. :icon_rolleyes:
 
babene ha scritto:
Per quello che trasmettono possono anche chiudere domani. Un po di realismo ;)
per dire ciò mi sà che non le hai viste nemmeno un minuto e non capisci il loro importante valore.Oltre a trasmettere moltissimi programmi interessanti in diretta,molte addirittura sono in 16:9 e HD a differenza di molte emittenti nazionali:eusa_whistle: ...
 
agostino31 ha scritto:
per dire ciò mi sà che non le hai viste nemmeno un minuto e non capisci il loro importante valore.Oltre a trasmettere moltissimi programmi interessanti in diretta,molte addirittura sono in 16:9 e HD a differenza di molte emittenti nazionali:eusa_whistle: ...
si, televendite, maghi e pacchi in HD !
 
agostino31 ha scritto:
ho fatto ora una girata di canali locali e non ho visto nulla di eclatante; ogni tanto la sera fra una televendita e l'altra su qualche locale si vede un po di sport ma con un bitrate talmente basso che non si riesce a distinguere il pallone dai giocatori...ma per favore! questo non é fare tv, é far pena! nelle nazioni civili le tv locali sottostanno a un rigido controllo di qualita oltre che di contenuti e continuita di servizio: fra tutte quelle che ci sono in italia se fossero giudicate con gli sessi rigidi criteri starebbero sulle dita di una mano quelle che si salverebbero.
 
Mah. L'unica "locale" in Lombardia che salverei è Studio1 (in realtà è una interregionale)
 
gherardo ha scritto:
ho fatto ora una girata di canali locali e non ho visto nulla di eclatante; ogni tanto la sera fra una televendita e l'altra su qualche locale si vede un po di sport ma con un bitrate talmente basso che non si riesce a distinguere il pallone dai giocatori...ma per favore! questo non é fare tv, é far pena! nelle nazioni civili le tv locali sottostanno a un rigido controllo di qualita oltre che di contenuti e continuita di servizio: fra tutte quelle che ci sono in italia se fossero giudicate con gli sessi rigidi criteri starebbero sulle dita di una mano quelle che si salverebbero.
Hai abbastanza ragione con alcune eccezioni, esempio per restare in Lombardia: TelePavia (http://www.telepavia.tv/) (questa è veramente eccellente, guarda lo streaming), oppure Salute&Natura o i tg locali di TeleTutto e di BresciaPuntoTv a Brescia...qualche rubrica di approfondimento giornalistico su RTB sempre a Brescia (aggiunte recentemente "La Critica", "Ne abbiamo le tasche piene", "Notturno bresciano")...Chiedo scusa se sono brescia-centrico, parlo delle tv che tengo più controllate..sono poco aggiornato sulla scena milanese...mi potrebbe piacere Milanow se fosse fatta diversamente, molti suoi giornalisti mi ispirano tremenda antipatia esattamente come sta perdendo spessore lo staff giornalistico di Studio1 (ultimamente). Chiaro che in base ai miei personali parametri boccerei la quasi totalità delle altre tv locali....Esempi banali: di BergamoTv trovo scadente la scenografia e la grafica del Telegiornale, mi fa passare la voglia di guardarlo...TeleLombardia troppo sport e troppo populismo secondo me, Antenna3 ogni tanto ancora con quel liscio-folk decadente e deprimente ma poi perchè non la unificano a TL tanto fanno le stesse cose alla fine, fate un unica televisione che è meglio!!..
 
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... ma facciamone una bella cernita

stefio ha scritto:
Purtroppo ho paura che proprio quelle storiche che non si sono piegate a televendite, maghi e neomelodici corrono il rischio di scomparire , se si vede bene , le tv che hanno chiuso già, o che sono in difficoltà , sono proprio quelle buone e non quelle che noi tutti vorremmo eliminare dall'etere .:eusa_naughty:
È pure il mio timore. 30.000 e passa euro credo si recuperino facile con televendite & maghi; i costi del fare informazione locale molto meno!
maxmandrillo ha scritto:
... farei pagare piu tasse alle tv che fanno solo televendite e premiare le tv che fanno film telefilm vecchioti e magari anche cartoni animati vintage
...guardacaso la vecchia normativa
EteriX ha scritto:
... fino al definitivo passaggio alle trasmissioni in tecnica digitale, gli oneri contributivi prevedano il pagamento di un canone annuo pari all'uno per cento del fatturato ..., fino ad un massimo di €15.493 (...) per le emittenti televisive locali.
... finiva, magari involutamente, per chiedere proporzionalmente meno a chi avrebbe fatturato meno, ossia a chi avrebbe sostenuto i - secondo me - maggiori costi per fornire una degna informazione piuttosto che quelli dei soli studi dove ospitare teleimbonitori & c.
Stefano91 ha scritto:
Poi dovrebbero consorziarsi.. In un mux ci entrano fino a 8 canali...
Sappiamo quali per prime dovrebbero infilare in un unico "bidone"...
gherardo ha scritto:
vi quoto tutti, ... purtroppo in italia non conta piu il buon senso ma ... le "raccomandazioni" (...) politiche. e spesso ci rimettono gli onesti....
Già... la porcheria Antenna3Massa/TeleRiviera si deve proprio alla scarsa lungimiranza - magari non strettamente politica - di chi ha regolamentato l'assegnazione delle frequenze locali.

@ gherardo. Sicuramente dipende anche da quali vedi.
Ad esempio, in provincia vedo ReteVersilia 1, 2 e 3
(rispettivamente:
  1. informazione su e trasmissione degli eventi locali - specie sportivi - tutte le partite nazionali della squadra di hockey pista ex campione d'Italia, tranne una lontanissima trasferta. E non è sport troppo marginale, se consideri che RaiSport gli dedica la prima serata del martedì, seguita da "51° minuto", un programma che richiama "90°".
    N.B. bitrate è buono tanto che si riesce a distinguere la pallina dai giocatori. ;)
    Trasmissioni del genere Salute&Natura o "Questa settimana al cinema", rubriche di approfondimento...
  2. canale tematico dedicato al carnevale, e su cui viene replicata - a orari diversi - l'informazione locale;
  3. canale tematico dedicato soprattutto al Festival Pucciniano, e su cui viene replicata - a orari ancora diversi - l'informazione locale.
Non so se sia anche in streaming, ma certo puoi/potevi accedere via internet alla "library" di suoi molti programmi)...​
...NoiTV; Canale 39 Versilia; Canale 39 Lucca e non da meno 50 Canale (Pisa - regata storica e Gioco del Ponte in evidenza).
E per non far torti a nessuno, da non dimenticare un'emittente della zona di firenze, che da la possibilità di seguire le partite del calcio storico in costume...

Forse qualche trasmissione "di favore politico per chi ci sta dietro&amici" ma telepacchi vari... non mi risulta.
 
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In Campania ci sono delle buone tv sia che provengono dall'era analogica che alcune che sono nate col Dtt .

Per indicarvele prendo la lista dei canali locali che ho sulla tv così come li ho elencati dal 100 in poi
100 - Canale 21
101 - Canale 8
102 - Canale 34
103 - Canale 9
104 - Napolitivù
105 - Telecapri
106 - TelePrima
107 - TeleVomero
108 - Tv3 Baiano
109 - TeleNapoli
110 - Iride
111 - Ora Tv ( Cinquestelle )
112 - Quarto Canale
113 - Gt Channel
114 - Ntv Classic
115 - Eduardo
116 - TvI
117 - Ntv Viaggi E Sapori
118 - Percorsi Del Gusto
119 - TeleLibera
120 - CDS Tv
Queste hanno meritato la posizione perchè fanno dei film e dei telefilm almeno ( fino al 116 ).
La 117 e 118 le ho date a due canali interessanti .le ultime due perchè fanno info locale molto buona .
oltre la posizione 120 ci sono alcune amittenti che ogni tanto , se sei fortunato e ci passi all'ora giusta fanno qualche film .
Le merd.acce in questa lista iniziano al 143 e vanno fino al 370 , tra queste io ci ho messo anche i canali Pay ( che io non utilizzo ) e quei pseudo canali del mux Timb ( 48 ) .
 
Le locali non servono. Inutile salvarle...HD? Di cosa? Metti telenorba....sai cosa trasmette da 30 anni a questa parte? Non scherziamo dai..la tv dovrebbe essere una cosa seria.
 
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