Le tivù locali (operatori di rete) sopravviveranno a questa nuova tornata di tasse?

Da quotare :D
Se invece di far fare a ogni emittente il "proprio mux", si fossero consorziate per unire le forze nella trasmissione dei vari segnali (tipo: 3 emittenti insieme in un unico mux, con la possibilità di crearsi un secondo canale tv), forse a quest'ora tante piccole storiche emittenti non sarebbero state chiuse.... :icon_rolleyes:

Sarebbe stato più logico.... E ci saremmo evitati di avere tutto l'etere pieno come ora, perché avremmo risparmiato diverse frequenze che si sarebbero potute accendere in futuro per nuovi editori/canali....

Utopia pura.... :doubt:
 
Da quotare :D
Se invece di far fare a ogni emittente il "proprio mux", si fossero consorziate per unire le forze nella trasmissione dei vari segnali (tipo: 3 emittenti insieme in un unico mux, con la possibilità di crearsi un secondo canale tv), forse a quest'ora tante piccole storiche emittenti non sarebbero state chiuse.... :icon_rolleyes:

Sarebbe stato più logico.... E ci saremmo evitati di avere tutto l'etere pieno come ora, perché avremmo risparmiato diverse frequenze che si sarebbero potute accendere in futuro per nuovi editori/canali....

Utopia pura.... :doubt:

Non erano capaci di mettere da parte storiche rivalità, piuttosto di mettersi in discussione chiudono.
 
Non erano capaci di mettere da parte storiche rivalità, piuttosto di mettersi in discussione chiudono.

molte emittenti arebbero voluto aggregarsi insieme ma il ministero quando fece il bando li mise con 2 piedi in una scarpa le aggregazioni erano fatte sulle stesse frequenze e quindi quelli che non avevano un bacino regionale e stavano su una frequenza sono rimaste fuori anche se piu' grandi di altre infatti se ci fate caso il ministero le cause le sta perdendo tutte ecco perchè vedete emittenti non in graduatoria che riaccendono e dovremo pagare danni cose che avevo detto tempo fa!
 
molte emittenti arebbero voluto aggregarsi insieme ma il ministero quando fece il bando li mise con 2 piedi in una scarpa le aggregazioni erano fatte sulle stesse frequenze e quindi quelli che non avevano un bacino regionale e stavano su una frequenza sono rimaste fuori anche se piu' grandi di altre infatti se ci fate caso il ministero le cause le sta perdendo tutte ecco perchè vedete emittenti non in graduatoria che riaccendono e dovremo pagare danni cose che avevo detto tempo fa!
Guarda che i bandi di cui parli sono revisioni risalgono a molto tempo dopo che si era passati in digitale, nel mio ragionamento pensavo ad alleanze per stare nello stesso mux che andavano realizzate ad es. in Lombardia nel 2010/2011 in previsione del passaggio al digitale...Hanno perso il treno...era troppa la smania di avere un muxettino personale che come si è visto nessuno era in grado di riempire per più di qualche mese.....Io vedo tanti programmi a reti unificate sui canali di chi ha avuto un intero mux.....Dovrebbero abbassare le arie e guardare che cosa conviene veramente fare non sempre fare i grandi che non sono....Le fusioni societarie alla pari potevano essere un altra idea o fusioni con ognuno al 25% per dare vita a un solo operatore di rete fra 4 editori che un domani avrebbero diviso il mux su scala regionale, in alcuni casi allargando la copertura...Chiaro che non le fai adesso queste cose, è troppo tardi. Gli e le farà fare il ministero fra un paio di anni come condizione obbligata riservata a chi vorrà restare in onda. Le tv che vengono reintegrate non devono illudersi: quello che gli riconoscono rischia di valere per un anno o due e mai più..Non so chi gli e lo faccia fare di perdere tempo e soldi in avvocati.
 
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Guarda che i bandi di cui parli sono revisioni risalgono a molto tempo dopo che si era passati in digitale, nel mio ragionamento pensavo ad alleanze per stare nello stesso mux che andavano realizzate ad es. in Lombardia nel 2010/2011 in previsione del passaggio al digitale...Hanno perso il treno...era troppa la smania di avere un muxettino personale che come si è visto nessuno era in grado di riempire per più di qualche mese.....Io vedo tanti programmi a reti unificate sui canali di chi ha avuto un intero mux.....Dovrebbero abbassare le arie e guardare che cosa conviene veramente fare non sempre fare i grandi che non sono....Le fusioni societarie alla pari potevano essere un altra idea o fusioni con ognuno al 25% per dare vita a un solo operatore di rete fra 4 editori che un domani avrebbero diviso il mux su scala regionale, in alcuni casi allargando la copertura...Chiaro che non le fai adesso queste cose, è troppo tardi. Gli e le farà fare il ministero fra un paio di anni come condizione obbligata riservata a chi vorrà restare in onda. Le tv che vengono reintegrate non devono illudersi: quello che gli riconoscono rischia di valere per un anno o due e mai più..Non so chi gli e lo faccia fare di perdere tempo e soldi in avvocati.

le tv di cui parli tu sono imprese che hanno speso soldi ed investito fior di milioni nelle attrezzature per poter trasmettere in digitale se lo stato prima ti fa aprire un magazzino e dopo che hai speso soldi ti dice di chiuderlo tu cosa faresti?? poi non lamentiamoci che in italia le persone non vogliono investire
 
le tv di cui parli tu sono imprese che hanno speso soldi ed investito fior di milioni nelle attrezzature per poter trasmettere in digitale se lo stato prima ti fa aprire un magazzino e dopo che hai speso soldi ti dice di chiuderlo tu cosa faresti?? poi non lamentiamoci che in italia le persone non vogliono investire

Attuando gli accordi societari di cui sopra avrebbero investito in bassa frequenza trovandosi spese molto più leggere per l' alta.
Si sono indebitate per avere che cosa? Niente!
Era semplice da capire le frequenze sono una cosa, le emittenti un altra.
 
Attuando gli accordi societari di cui sopra avrebbero investito in bassa frequenza trovandosi spese molto più leggere per l' alta.
Si sono indebitate per avere che cosa? Niente!
Era semplice da capire le frequenze sono una cosa, le emittenti un altra.

allora punto primo informati perchè le frequenze le emittenti non se le sono scelte loro ma assegnate al epoca dal ministero dello sviluppo economico e stiamo parlando di 2 anni fa. Punto secondo se io vado a fare una società con emittenti che hanno frequenze diverse dalla mia non sarebbe servita a nulla perchè fatto il bando la società in questione avrebbe avuto frequenze diverse e quindi avrebbero perso comunque. Punto terzo quando ci fu la trasformazione in analogico digitale ogni emittente che trasmetteva in analogico avrebbe avuto un mux digitale. Poi non capisco tutto questo accanimento contro le emittenti regionali e provinciali quando a finale quelli che si pappano i nostri soldi sono le nazionali rai col canone mediaset a causa sua paghiamo fior di milioni ad europa 7 e da quel che vedo sono le uniche che da 3 frequenze ne hanno avuto 5 mux nazionali e fanno i pazzi appena sky sta per entrare nel digitale terrestre facendo ricorsi e contro ricorsi
 
allora punto primo informati perchè le frequenze le emittenti non se le sono scelte loro ma assegnate al epoca dal ministero dello sviluppo economico e stiamo parlando di 2 anni fa. Punto secondo se io vado a fare una società con emittenti che hanno frequenze diverse dalla mia non sarebbe servita a nulla perchè fatto il bando la società in questione avrebbe avuto frequenze diverse e quindi avrebbero perso comunque. Punto terzo quando ci fu la trasformazione in analogico digitale ogni emittente che trasmetteva in analogico avrebbe avuto un mux digitale. Poi non capisco tutto questo accanimento contro le emittenti regionali e provinciali quando a finale quelli che si pappano i nostri soldi sono le nazionali rai col canone mediaset a causa sua paghiamo fior di milioni ad europa 7 e da quel che vedo sono le uniche che da 3 frequenze ne hanno avuto 5 mux nazionali e fanno i pazzi appena sky sta per entrare nel digitale terrestre facendo ricorsi e contro ricorsi
Cerca quello che scrivevo nel 2009, 2010 su questo forum come Mostricino, ero fra i più feroci oppositori all' assegnazione di 4 o 5 mux a Mediaset e di 4 o 5 a Rai, all' epoca addirittura invocavo tre mux per Rai e uno solo o al max due per Mediaset, due per Timb, uno solo per Rete A, ecc....Puoi trovare decine di miei msg su questi temi....Per questo ero contestato da tutti....Oggi rivendicherei gli stessi concetti.
Facciamo un passo indietro le nuove frequenze assegnate alle tv locali quando c' è stato il passaggio al digitale per quanto siano state modificate erano la corrispondenza delle vecchie frequenze che detenevano in analogico a parità di bacini salvo qualche eccezione sopraggiunta in seguito, non raccontiamo palle, erano state riconfermate le aree che coprivano in epoca pre-digitale, almeno nella mia regione (Lombardia) questo è stato fatto, da te non so....
In vista dei passaggi al digitale varie tv potevano decidere di radunarsi in un UNICO OPERATORE DI RETE per domandare concessioni uniche stabilendo di ripartire il futuro UNICO canale ottenuto in un multiplex a partecipazione collettiva...Non l' hanno voluto fare? sono problemi loro, non è colpa di nessuno....Pensaci bene, era l' unica cosa NORMALE da fare.
Le tv che sono rimaste appiedate, penalizzate, fregate o piene di problemi sono quelle che pochissimi mesi prima del passaggio al digitale avevano voluto strafare rilevando in temi record postazioni su aree che non avevamo mai coperto durante gli anni passati o quelle tv che hanno provato a domandare la doppia e la tripla concessione, tutte finite in DISGRAZIA. Speravano di ottenere uno o più status regionali o ultraregionali o di vedersi assegnare le migliori frequenze....Se adesso si lamentano io vado avanti a risponderti che dovevano pensarci prima.
Prendere consapevolezza fino a dove si può arrivare è una bella cosa.
 
Notizie fresche

SARDEGNA UNO: GIORGIO MAZZELLA LASCIA "MIA ESPERIENZA EDITORIALE TERMINA QUI"
L'imprenditore Giorgio Mazzella lascia l'emittente televisiva "Sardegna Uno" che rilevò nove anni fa dalla famiglia Ragazzo.

"La mia esperienza nel mondo dell'editoria televisiva termina qui", lo ha annunciato l'imprenditore Giorgio Mazzella in una nota diffusa stamane. Il controllo dell'emittente - rende noto Mazzella - passa, "almeno nella fase iniziale", all'attuale amministratore delegato Sandro Crisponi, al 'patron' del circuito "7Gold" con il quale Sardegna Uno intrattiene rapporti commerciali e di collaborazione, e al direttore generale Mario Tasca.

Fonte: Unione Sarda
:happy3:
 
Dopo varie promesse di contributi e/o di aiuti nel reperire almeno qualche sponsor da parte dei nostri "politicanti" per aiutarci a sopravvivere

Nessuno commenta quella frase?
All' estero si chiederebbero se abbiamo bevuto o se siamo in preda a qualche patologia....
Capito come si fa tv? Inviti i politici locali nei programmi di pseudo-informazione,
in cambio loro ti procurano sponsor pubblicitari.
Io faccio un favore a te, tu lo fai a me!
E questo era il sistema ideale per mantenere una tv locale?
Meglio che chiudano!
 
Attuando gli accordi societari di cui sopra avrebbero investito in bassa frequenza trovandosi spese molto più leggere per l' alta.
Si sono indebitate per avere che cosa? Niente!
Era semplice da capire le frequenze sono una cosa, le emittenti un altra.

In parte devo concordare con Luigi85...

Diciamoci la verità: il passaggio al digitale è stato affrontato e regolato dalla legge in modo da far veramente schifo, una vera e propria porcata...
Tempi infiniti, continue incertezze, un continuo cambiare le carte in tavola a gioco in corso... :doubt:

... Dare 4/5 Mux agli operatori più grandi (per garantire il loro strapotere) e poi togliere l'unico anche a emittenti meritevoli (esempio già citato il caso di Canale 68 Veneto) che si ritrovano (dopo aver affrontato le spese per il passaggio al digitale) la frequenza rottamata a favore della Banda Larga e a dover rivolgersi ad altri operatori, magari con costi ben maggiori e con il rischio concreto di chiusura... solo in Italia possono succedere certe cose :eusa_wall: ...

Hai ragione anche tu in certe tue osservazioni, ed è anche vero che ci si attendeva una selezione naturale... Ma quel che sta succedendo va ben oltre, in parte causato dalla crisi, in parte dai costi, in parte (colpevolmente, anche deliberatamente?) da chi ha legiferato :mad: ...

Perché non è stata la legge stessa a prevedere e favorire certe possibilità (il consorzio di più editori in un unico operatore di rete)? Perché, quando sono state assegnate le frequenze non si è andati anche a verificare la validità delle emittenti, favorendo quelle serie nei confronti di quelle di sole televendite (che già abbondavano)? Perché se ne sono date così tante agli operatori nazionali (non solo RAI e Mediaset, ma anche ad esempio a TiMedia) per poi scoprire che le risorse a disposizione (frequenze) sono poche (per vari motivi)?

Tanti perché senza risposta... :doubt:
 
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