NASCAR @ Kansas
Sei gare alla fine, seconda del secondo turno dei playoffs che vede ancora in corsa dodici piloti, al veloce Kansas Speedway.
Potrebbe essere un'annata da ultime occasioni per piloti che sono indubbiamente forti ma sono più da singola occasione che da costanza, questo per dire che in settimana è tornato prepotentemente alla ribalta la possibilità di abolire il sistema playoffs, già dalla prossima stagione.
Ebbene sì, dopo le riunioni di inizio anno a Daytona e di fine maggio a Charlotte con membri tra i team, TV, ex piloti e fornitori per capire quale possa essere la miglior strada da intraprendere per far si che vinca veramente il più forte tra i piloti, quella del ritorno al campionato unico ai punti era la ipotesi meno accreditata, ora invece sì pare essere in dirittura d'arrivo col solo annuncio che manca ma che per il quale si dovrà attendere la fine di questa stagione.
Si è detto tutto e il contrario di tutto, da buoni americani ora si cerca di cavalcare quest'onda che pare avere tutti i vantaggi di questo mondo ma la realtà spesso e volentieri sta in mezzo ed è che i propositi sono buoni per entrambe le soluzioni ed entrambe hanno i loro pro ed i loro contro: laddove un sistema playoff rischia di non far prevalere il pilota veramente più forte ma magari frutto di un'occasione favorevole, dall'altra un campionato ai punti rischia di vedere un dominio con i giochi chiusi con gare di anticipo; è pur vero che con le NextGen Car tutto è stato più livellato soprattutto nella fornitura dei componenti, uguali per tutti quindi verosimilmente è meno probabile arrivare ad una assegnazione del titolo prima dell'ultima gara però è anche vero, come scrive qualche testata ben informata, che il motorsport non è per scontri uno contro uno su "campi" diversi di settimana in settimana però resta comunque da capire perchè sia stato allora riconfermato per esempio "l'esibizionistico" In-Season Challenge e su quale base si sia deciso di rendere i finali di stagione a rotazione (anche se magari quello può starci comunque)...
Insomma coerenza sì ma non troppo, si cerca di capire cosa possa rendere più attraente per il pubblico questo motorsport che tradotto in poche parole significa ritrovare quegli ascolti persi negli anni e quindi, sempre stando alle fonti di cui sopra, ritrovare quei tre milioni e passa di spettatori che c'erano in più a guardare la gara in New Hampshire (quella di settimana scorsa), una ventina di anni fa; a mio parere non si ritrovano più: i vecchi sono stati fatti quasi scappare e ancora non si parla di ritornare pure a gare più lunghe e senza stage mentre i giovani hanno altre "cose" a cui pensare e si sta ancora studiando il modo di far ricadere una gara da tre-quattro-cinque-seicento miglia in un reel...
Staremo a vedere, come detto si aspetterà prima di assegnare il titolo di quest'anno e poi già sappiamo che sarà una offseason piuttosto turbolenta e ricca di novità.
Intanto la gara in New Hampshire di settimana scorsa è stata più spettacolare di quello che si aspettava, niente grandi distacchi e Ryan Blaney che trionfa e si mette al sicuro per il passaggio del turno; rimangono altri due biglietti da staccare, uno è in palio stasera sul veloce ovale del Kansas Speedway, circuito intermedio da un miglio e mezzo con curve dal banking che dopo il rifacimento del 2014 è passato dai 14 gradi all'essere progressivo da 17 a 20 gradi, 10 gradi sul triovale e 5 sul controrettilineo.
La gara sara sulla distanza dei 267 giri, 400 miglia, con stage break al giro 80 e 165; bandiera verde alle 21.05, meteo favorevole.