Nel 2022 lo switch-off al nuovo sistema tv digitale DVB-T2 (Vecchia discussione)

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altrimenti come li decomponi?

Con quello schema, in più PLP (ma in DVB-T2)... però non sarebbe risolutivo. Ironicamente, invece, non attivandoli tutti e spartirsi le frequenze per bacini non contigui... :D
Di frequenze alternative non è stata fatta alcuna menzione... eppure sarebbe la soluzione più semplice (trovare un paio di frequenze libere in ogni zona, che non creino interferenze, non sarebbe un problema)... ;)
 
Ultima modifica:
Con il tavolo tecnico in corso, si parla già di riduzione del numero delle frequenze alle locali e una nuova gara per assegnarle alle nazionali
Ok grazie mille per la precisazione, ad ogni modo, non moriranno tutte le locali, certo ci sarà un'altra ennesima ripulita, ma molte continueranno a vivere.
 
Ciò significa che saranno quindi pochissime a restare nel mercato televisivo.

Lo stanziamento di quei contributi va in qualche modo giustificato e compensato anche proponendo dei palinsesti validi.
Non si può continuare sempre con contributi e televendite a rullo... ;)
 
Io mi ripeto, per me due mux di locali per zona sarebbero più che sufficienti.
Per me addirittura in alcune aree tecniche si dovrebbe assegnare 1 sola frequenza alle emittenti locali se si vogliono evitare i soliti pasticci di accavallamenti di segnale tra canali di diverse regioni oppure interferenze da propagazione
Questo vale soprattutto per le regioni del Mar Adriatico fino ad arrivare alla Puglia

Per l'affollata zona dello Stretto di Messina e della Calabria meridionale e la Sicilia orientale ne vanno bene anche 2 ciascuno


Ecco un mio esempio di pianificazione per le emittenti locali delle seguenti regioni che dovranno tutelare a seconda dei casi San Marino, Croazia, Slovenia, Montenegro, Albania e Grecia:

- Friuli Venezia-Giulia: UHF 42

- Veneto: 37

- Emilia-Romagna: 32

- Marche: 24

- Abruzzo (tranne L'Aquila e provincia): 42

- Molise (provincia di Campobasso): 37

- Puglia: 32

- Basilicata (provincia di Matera): 24

- Calabria: 37; 42

- Sicilia orientale (Catania, Siracusa e Ragusa): 24; 32
 
Per me addirittura in alcune aree tecniche si dovrebbe assegnare 1 sola frequenza alle emittenti locali se si vogliono evitare i soliti pasticci di accavallamenti di segnale tra canali di diverse regioni oppure interferenze da propagazione
Questo vale soprattutto per le regioni del Mar Adriatico fino ad arrivare alla Puglia

Per l'affollata zona dello Stretto di Messina e della Calabria meridionale e la Sicilia orientale ne vanno bene anche 2 ciascuno


Ecco un mio esempio di pianificazione per le emittenti locali delle seguenti regioni che dovranno tutelare a seconda dei casi San Marino, Croazia, Slovenia, Montenegro, Albania e Grecia:

- Friuli Venezia-Giulia: UHF 42

- Veneto: 37

- Emilia-Romagna: 32

- Marche: 24

- Abruzzo (tranne L'Aquila e provincia): 42

- Molise (provincia di Campobasso): 37

- Puglia: 32

- Basilicata (provincia di Matera): 24

- Calabria: 37; 42

- Sicilia orientale (Catania, Siracusa e Ragusa): 24; 32
In effetti intendevo al massimo due mux per area tecnica, sicuramente in alcune zone anche solo uno. E in effetti la costa adriatica è uno dei punti storicamente più critici.
 
Un sola frequenza non basterebbe (nemmeno in DVB-T2).
Se invece parliamo di un solo mux (che però preveda frequenze alternative e composizione differente in base alla provincia), allora il discorso cambia e di molto.
Ovviamente poi ogni regione e provincia fa storia a sé... non tutte hanno la stessa quantità di emittenti (da cui comunque vanno escluse tutte le varie pseudo tematiche nate per imposione, con le poche eccezioni che davvero hanno un senso e un palinsesto a tutti gli effetti)...
 
Milazzo, io invertirei un numero. Romagna 24 e Marche 32, unicamente perché corrisponde a una frequenza collegata con i filtri Rai.
 
Se si riducono da 4 a 2 ma contemporaneamente se ne aggiungono 2 alle nazionali allora resta tale e quale il problema dell'accavallamento fra regioni.
 
Se si riducono da 4 a 2 ma contemporaneamente se ne aggiungono 2 alle nazionali allora resta tale e quale il problema dell'accavallamento fra regioni.
I nazionali oramai sono 11 3 rai 3 Mediaset 3 Persidera 1 deefree 1 Cairo .e poi 1 x me super misto multi regionale nord centro sud tipo studio1 .telenorba o canale italia ....più 3 locali sarebbero più che sufficienti .totale 14 mux Max 15 frequenze e mux
 
Ragioniamo sull'aria tutti quanti. In ambito locale non possiamo sapere quali operatori di rete ci saranno e, anche ammesso che oggi fossero in trattative, queste sono riservate.

Una sola cosa è certa. Se ci sarà una nazionale in più, sarà CANALE ITALIA. Questo operatore di televendite, più lo odi e più si ricarica e si rinforza 😁😁.
 
I nazionali oramai sono 11 3 rai 3 Mediaset 3 Persidera 1 deefree 1 Cairo .e poi 1 x me super misto multi regionale nord centro sud tipo studio1 .telenorba o canale italia ....più 3 locali sarebbero più che sufficienti .totale 14 mux Max 15 frequenze e mux

Rai in uhf solo 2... il terzo sarà in vhf
 
Poi inutile parlare di possesso frequenze quando stanno cercando di far passare un altro concetto...
 
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