Nel 2022 lo switch-off al nuovo sistema tv digitale DVB-T2 (Vecchia discussione)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Altra cosa che fare (se possibilie) è quella di tramsettere un'unica copia dei canali a disposizione nella più elevata risoluzione disponibile al momento (ad oggi il 4k), poi ogniuno vedrà il canale downscalato dalla tv a seconda della risoluzione supportata.
Ma con nessun codec ci staranno mai tutti i canali in 4K sul terrestre (se non con qualità penosa :badgrin:)... ;) A meno che non li si riduce ad un numero più "normale" senza la giungla che c'è, forse...
Ogni emittente comunque potrà trasmettere col codec che vuole... (MPEG-1 - 4, H.264, H.265/HEVC), non per forza in HEVC.
 
la motre dei canali sd la vedo come cosa buona e giusta, e anzi dico, "Era ora!". Però c'è una cosa da considerare almeno per quanto riguarda appunto il digitale terrestre: ad oggi si sono due versioni per ogni canale generalista, ovvero una in SD ed una in HD. C'è da considerare che molte persone switchano tra i due canali nel momento in cui uno smette di vederasi, cosa che si andrebbe a perdere con l'eliminazione dei canali in sd. Quindi Io Almeno una versione sd dei 9 generalisti anche a basso bitrate la terrei, per non restare senza vedere nel caso di disturbi di segnali. Al contrario li eliminerei completamente dal sat, in quanto questi problemi di ricezione, solitamente non si verificano. :)
Se il motivo deve essere questo non mi pare sia cosa giusta...
Non deve assumersi come dato di fatto che i canali vanno e vengono... ;)
 
Ma con nessun codec ci staranno mai tutti i canali in 4K sul terrestre (se non con qualità penosa :badgrin:)... ;) A meno che non li si riduce ad un numero più "normale" senza la giungla che c'è, forse...
Ogni emittente comunque potrà trasmettere col codec che vuole... (MPEG-1 - 4, H.264, H.265/HEVC), non per forza in HEVC.

Ma io parlo di risoluzione, non bitrate! E' chiaro che non ci starebbero mai 40 canali in 4k a 20 mb/s! ma bisogna rinunciare qualcosa a livetto di bitrare, tanto lo fanno già oggi con i canali in hd, che sembrano tutto purchè hd.
Ogni emittente potrà scegliere il codec che vuole, ma se ci obbligano ad avere HEVC, almeno le generaliste, sarebbe corretto e trasparente che utilizzassero quel codec. Poi le emittenti minori e locali trasmettono come vogliono, non mi interessa. ;)
 
Una cosa che poi mi chiedo è se il costo della banda in affitto rimarrà invariato o calerà, considerando che in un mux T2 ci può stare circa un terzo di banda in più.

Resterà invariato visto che è sempre in proporzione (nel caso tenderà ad aumentare se alcuni mux aumenteranno la copertura "riciclando" i mux dismessi). Questo per via della "furbata" di convertire i diritti d'uso delle frequenze in diritti d'uso sulla capacità trasmissiva totale (in soldoni per te operatore non cambia nulla se ti garantisco la stessa banda ma in meno frequenze).


Tornando invece sul DDL, ad una lettura più attenta (tutti gli scritti e la letteratura giuridica si presta più o meno a diverse interpretazioni) unita a quanto uscito dal MISE, dovrebbe essere sicura solamente la transizione ad H.264 mantenendo il DVB-T all'atto di costituzione del mux Rai regionale.
Cerco di spiegarmi meglio... nel 2020 si passa ad H.264 poi mantenendo un monitoraggio costante sul livello di diffusione di device compatibili viene fissato al 30 giugno 2022 il passaggio a DVB-T2 (di HEVC non viene fatto cenno)... l'adozione del DVB-T2 però parrebbe non tassativo anche se preferibile. Se quindi ci si rendesse conto che alla data indicata non ci sia una sufficiente base a garantire il passaggio resta a discrezione del carrier il passaggio o meno a DVB-T2...
 
Nel 2022 lo switch-off al nuovo sistema tv digitale DVB-T2

A cosa serviranno i decoder con la nuova tecnologia, considerato il fatto che i televisori hanno il decoder interno?
 
Ultima modifica:
Però di fatto è così: emblematico di ciò che succede a molti con i canali HD di Rai e Mediaset, che hanno una copertura ridotta
Stiamo parlando di pianificare e se si vuole pianificare male la prima cosa è iniziare con fare ragionamenti che possono sembrare prudenti, ma in realtà protraggono all'infinito i problemi (tipico italiano...)
 
A cosa aerviranno i decoder con la nuova tecnologia, considerato il fatto che i televisori hanno il decoder interno?

A salvare quella ventina di milioni di TV che allo switch off non supporteranno DVB-T2 e HVEC.

Sinceramente, io ho 3 TV LED + 1 a tubo catodico in una casa e altre 2 LED in un'altra. Nessuna supporta HVEC.

Dovrei per caso cambiare tutte le 6 TV in una volta? :)
 
Resterà invariato visto che è sempre in proporzione (nel caso tenderà ad aumentare se alcuni mux aumenteranno la copertura "riciclando" i mux dismessi). Questo per via della "furbata" di convertire i diritti d'uso delle frequenze in diritti d'uso sulla capacità trasmissiva totale (in soldoni per te operatore non cambia nulla se ti garantisco la stessa banda ma in meno frequenze).


Tornando invece sul DDL, ad una lettura più attenta (tutti gli scritti e la letteratura giuridica si presta più o meno a diverse interpretazioni) unita a quanto uscito dal MISE, dovrebbe essere sicura solamente la transizione ad H.264 mantenendo il DVB-T all'atto di costituzione del mux Rai regionale.
Cerco di spiegarmi meglio... nel 2020 si passa ad H.264 poi mantenendo un monitoraggio costante sul livello di diffusione di device compatibili viene fissato al 30 giugno 2022 il passaggio a DVB-T2 (di HEVC non viene fatto cenno)... l'adozione del DVB-T2 però parrebbe non tassativo anche se preferibile. Se quindi ci si rendesse conto che alla data indicata non ci sia una sufficiente base a garantire il passaggio resta a discrezione del carrier il passaggio o meno a DVB-T2...

Sul Mux regionale Rai concordo con il dubbio che tu sollevi, in quanto per il T2 si fa riferimento a Mux NAZIONALI, ma per quanto riguarda l'adozione del T2 è tutt'altro che eventuale: si parla di conversione dei diritti d'uso dei Multiplex nazionali in Multiplex trasmessi con tecnologia T2. E da qui non ci si scappa: il T2 è tassativo.
 
Resterà invariato visto che è sempre in proporzione (nel caso tenderà ad aumentare se alcuni mux aumenteranno la copertura "riciclando" i mux dismessi). Questo per via della "furbata" di convertire i diritti d'uso delle frequenze in diritti d'uso sulla capacità trasmissiva totale (in soldoni per te operatore non cambia nulla se ti garantisco la stessa banda ma in meno frequenze).


Tornando invece sul DDL, ad una lettura più attenta (tutti gli scritti e la letteratura giuridica si presta più o meno a diverse interpretazioni) unita a quanto uscito dal MISE, dovrebbe essere sicura solamente la transizione ad H.264 mantenendo il DVB-T all'atto di costituzione del mux Rai regionale.
Cerco di spiegarmi meglio... nel 2020 si passa ad H.264 poi mantenendo un monitoraggio costante sul livello di diffusione di device compatibili viene fissato al 30 giugno 2022 il passaggio a DVB-T2 (di HEVC non viene fatto cenno)... l'adozione del DVB-T2 però parrebbe non tassativo anche se preferibile. Se quindi ci si rendesse conto che alla data indicata non ci sia una sufficiente base a garantire il passaggio resta a discrezione del carrier il passaggio o meno a DVB-T2...
Quindi vale il discorso 5 mux DVB-T a 20 Mbps = 3 mux DVB-T2 a 33 Mbps. Resta da capire cosa succederà agli operatori che hanno un mux solo (D-Free, La3, Cairo, Europa 7, Retecapri ). I casi sono 2: o vanno in condivisione su una stessa frequenza oppure faranno una graduatoria in cui qualcuno verrà tagliato fuori.
 
A salvare quella ventina di milioni di TV che allo switch off non supporteranno DVB-T2 e HVEC.

Sinceramente, io ho 3 TV LED + 1 a tubo catodico in una casa e altre 2 LED in un'altra. Nessuna supporta HVEC.

Dovrei per caso cambiare tutte le 6 TV in una volta? :)

Capisco, però ingombrano di più le nostre case
 
Ovvio che il passaggio al DVB-T2 coinvolgerà tutti su questo non ci piove

Diverso il discorso se usare H264 o HEVC, li ognuno potrà decidere, in quel caso come ho detto prima si salverà ancora qualche decoder e tv che ha solo il DVB-T2 senza supporto all'HEVC

Ovviamente con il passaggio al DVB-T2 sarà decretata sicuramente la morte dei canali SD quindi si avrà un LCN HD totale o per lo meno si spera :D

ottimo, quando fate queste chiarezze è cosa ottimale evidenziare i post (proprio come qui e nei post precedenti) :)
perchè qui mi è capitato di leggere prima una cosa e un post sotto il contrario di quanto scritto prima con conseguente confusione totale :D

Con tutta la confusione che c'è qui su un forum tecnico, immagino quale sarà la conoscenza dell'utente medio in fatto di codec...

mi hai tolto le parole di bocca...anzi dalle mani :D
 
Ultima modifica:
lC'è da considerare che molte persone switchano tra i due canali nel momento in cui uno smette di vederasi, cosa che si andrebbe a perdere con l'eliminazione dei canali in sd.
Farebbero meglio a sistemare i loro impianti riceventi.:evil5:
E, aggiungo, rivolgendosi ad antennisti esperti e non praticoni.
 
Ultima modifica:
si parla di conversione dei diritti d'uso dei Multiplex nazionali in Multiplex trasmessi con tecnologia T2. E da qui non ci si scappa: il T2 è tassativo.

Se si legge solo il DDL non è proprio immediato... ma se a questo si aggiunge quanto dichiarato dal MISE allora cambia.
Il passaggio in questione è "conversione di diritti d'uso (singole frequenze) in diritti d'uso di capacità trasmissiva in multiplex nazionali di nuova realizzazione in tecnologia DVB-T2".
Detto in soldoni sommo la capacità trasmissiva dei tuoi mux in DVB-T(1) e successivamente a conversione dei vecchi diritti d'uso delle tue frequenze ti garantisco la stessa capacità trasmissiva prendendo come metro un mux DVB-T2 (che garantisce appunto più banda... in modo che io possa risparmiare sulle frequenze da girarti).
Curioso comuque di vedere come si comporteranno con carrier minori come D-Free, La3 e CAIRO DUE (che hanno un solo mux)... gli daranno un mux condiviso?!? :icon_rolleyes: E se volessi sganciarmi ad esempio proprio da EI Towers e passare magari a Persidera o Rai Way?!? :icon_rolleyes:
La cosa comuque (come detto) andrebbe contro i principici di neutralità tecnologica (se non si può negare la conversione da DVB-H a DVB-T non si potrebbe nemmeno obbligare la conversione da DVB-T a DVB-T2)... così come non si può obbligare l'emissione con una determinata compressione (basta che sia una di quelle ITU). Lo stesso dovrebbe valere (riprendendo i post precedenti) per il tipo di trasmissione... non si può obbligare un editore ad andare in HD o 4K... saranno fatti suoi come e quanto spendere (la banda non la regalano di certo) e se al telespettatore non sta bene (ma credo che contino di più i contenuti visto che bene o male i canali principali son tutti a risoluzione SD piena) esiste un valido strumento "democratico": il telecomando... ;)
 
Ultima modifica:
Quindi vale il discorso 5 mux DVB-T a 20 Mbps = 3 mux DVB-T2 a 33 Mbps. Resta da capire cosa succederà agli operatori che hanno un mux solo (D-Free, La3, Cairo, Europa 7, Retecapri ). I casi sono 2: o vanno in condivisione su una stessa frequenza oppure faranno una graduatoria in cui qualcuno verrà tagliato fuori.
Dimentichi a livello nazionale Canale Italia.
Ad ogni modo invece per regionali e locali, cosa accadrà? Stanno intanto decidendo di formare i consorzi?
 
Dimentichi a livello nazionale Canale Italia.
Ad ogni modo invece per regionali e locali, cosa accadrà? Stanno intanto decidendo di formare i consorzi?

Canale Italia pur essendo di fatto "nazionale" (solo perchè ha diritti d'uso in tutte le regioni) è tra le locali.
Per le locali oltre al mux Rai regionale, non viene fatta nessun'altra menzione...
 
Dimentichi a livello nazionale Canale Italia.
Ad ogni modo invece per regionali e locali, cosa accadrà? Stanno intanto decidendo di formare i consorzi?
Canale Italia non è mux nazionale ma locale con diritti d'uso in quasi tutte le regioni (o forse tutte).
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro
Alto Basso