@BillyClay
Vogliamo approfondire un po'?
OK!
Faccio presente che l'umidità, il pulviscolo atmosferico, le particelle ionizzate e quelle igroscopiche (dalla quale coalescenza si formano le gocce che prima restano sospese nelle nubi e che successivamente a causa delle loro dimensioni e pesi precipitano al suolo in forma di pioggia) sono sempre presenti in atmosfera (insomma non arrivano da Marte o dalla Luna).
Le nubi diventano pioggia per due motivi:
- rimescolamento di due masse d'aria (es. piogge estive);
- abbassamento della temperatura (es. piogge invernali).
Tu sei assolutamente sicuro che in caso di pioggia invernale, l'attenuazione del segnale che vai a misurare (a proposito come?) non è influenzata dalla diminuita temperatura nella porzione di cavo che va dall'LNB sino all'ingresso all'appartamento? Conosci le temperature di esercizio dell'LNB? Sai come varia l'impedenza del cavo sat che stai usando al variare delle temperature? Sei sicuro che quando piove non ci siano altri fenomeni elettromagnetici che possano influenzare i tuoi rilievi strumentali? Sei sicuro che il vento non modifica neanche di un pelo il corretto puntamento?
Ho avuto la possibilità di utilizzare una postazione costruita per altri scopi (trasmissione broadcast, cioè verso un satellite geostazionario) la cui parabola è "protetta" da un "
radome" a forma di geoide costruito con materiale "ininfluente" alla trasmissione/ricezione dei segnali satellitari nelle bande P, L, C, Ku e Ka. Quindi testato da 0,2 sino a 40 GHz!
Questo "radome" ha la funzione di isolare l'antenna da qualunque interferenza elettromagnetica e termica, dalle variazioni di umidità e salinità dell'aria, dalle precipitazioni meteoriche, da eventuale elettricità statica residua, ecc.
Il risultato è sempre lo stesso: la pioggia in "aria" fa il "solletico" al segnale elettromagnetico.