Trascuriamo un momento la sicurezza e facciamo i cinici, guardando unicamente alle convenienze economiche, perchè qui c'è un grande imbroglio sui costi.
Una centrale nucleare non è mai stato un business e mai lo sarà.
Nessun privato, infatti, potrebbe mai accettare di sobbarcarsi i costi di installazione, di smaltimento scorie e di smantellamento di una centrale atomica. In altre parole, il prezzo dell'energia nucleare per rientrare dell'investimento e creare un minimo di profitto sarebbe un cifra del tutto improponibile.
Come se non bastasse, ecco il trend dei costi del materiale fissile.
In altre parole, si vogliono le centrali nucleari non perchè siano un business, ma per tutt'altre ragioni.
I soldi per costruirle e mantenerle li fanno mettere ai cittadini, sotto la forma di spesa per sostenere il debito dello stato, che poi si tenta di ridurre con le cosiddette manovre correttive...
Probabilmente bisognava investire nel nucleare 40/50 anni fa, ma ora, nel 2011, raccontare che sia saggio investire nel nucleare per i costi (avendolo operativo tra 15/20 anni) è una barzelletta raccontata in malafede da chi ha interessi diversi (magari personali, da qui a quei 15/20 anni) nel portarci su quella strada.
Chiarito questo, possiamo tornanre al problema sicurezza....
Piccola nota riguardo alla buffonata su quanto spende l'Italia in più rispetto ad altri paesi sulle rinnovabili. Scrivo buffonata perchè non saprei come altro chiamarla, forse "raggiro"?
Bisogna infatti capire bene cosa si intenda per rinnovabili, visto che noi "sudditi italioti" da nni paghiamo costi che sono così classificati a sostegno delle rinnovabili (cip6) ma che in realtà hanno poco a che vedere con l'energia prodotta da Sole, vento, mare e geotermico.
In Italia, le aziende esercenti gli inceneritori di rifiuti rivendono l'energia elettrica prodotta a prezzo maggiorato in base alla applicazione del CIP6, considerando il processo di produzione come derivato da fonti rinnovabili. Questo perché in Italia per legge si è deciso di considerare l'incenerimento dei rifiuti come una fonte rinnovabile, al pari dell'energia eolica, geotermica, solare, ecc.
È da notare che l'Italia è l'unico Paese nel quale viene concesso l'incentivo anche alla produzione di energia elettrica tramite procedimenti quale ad esempio il carbone o la combustione dei rifiuti urbani negli inceneritori (cosiddetta termovalorizzazione).
http://it.wikipedia.org/wiki/CIP6