Nucleare: stop del governo alle centrali

Il link appena inserito nel segnalibri, non trovo l'altro...:eusa_think:

Volete vedere che arriveranno a dire che sono truccate??

Portandoli di persona sui luoghi potrebbero dire che sono opera di truccatori cinematografici!

Negheranno pure l'evidenza, al massimo potranno dire che sono normalissimi effetti collaterali :eusa_wall:
 
relop.ing ha scritto:
A noi italiani tutti: l'energia costa dal 50 al 60 percento in più che ai francesi, ai tedeschi, agli spagnoli (gli inglesi hanno il petrolio del mare del Nord).

Bisogna guardare questi numeri.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2011/04/21/pop_energia.shtml

Da qui si deduce:
- l'Italia ha una produzione da fonte rinnovabile fra le più alte in Europa
- l'Italia ha ancora una fetta consistente di produzione da petrolio
- l'Italia ha una quantità enorme di produzione da gas metano
- il nucleare non è una alternativa alle rinnovabili, ma è una alternativa a gas-carbone e petrolio
 
beba ha scritto:
Volete vedere che arriveranno a dire che sono truccate??

No, i rapporti ufficiali dicono altro (WHO, UNSCEAR, FAO, IAEA,...).
Vi suggerisco di leggerli.

I numeri dei morti, per quanto elevatissimi (circa 4000), è comunque molto meno elevato di quanto si affermi.

Del resto, quando si esamina la morbilità e la mortalità, di popolazioni di milioni di persone, su un arco temporale di anni, è molto difficile distinguere fra le malattie e le morti che ci sarebbero state comunque e quelle causati da Chernobyl. Ed è facile arrivare a conclusioni sbagliate.
 
Diciamolo chiaro una volta per tutte, il nucleare non lo vuole la maggioranza degli italiani, quelli che vanno in tv che sono si dichiarano pro, dentro di loro sono contro!!

Il motivo è molto semplice: ci sono in ballo una montagna di soldi da spartirsi, e poi loro del futuro non gliene frega nulla, semplicemente perché non ci saranno più ;)

Davanti ai soldi, non si fermano!
 
6367W ha scritto:
Bisogna guardare questi numeri.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2011/04/21/pop_energia.shtml

Da qui si deduce:
- l'Italia ha una produzione da fonte rinnovabile fra le più alte in Europa
- l'Italia ha ancora una fetta consistente di produzione da petrolio
- l'Italia ha una quantità enorme di produzione da gas metano
- il nucleare non è una alternativa alle rinnovabili, ma è una alternativa a gas-carbone e petrolio

Bravissimo!
 
C'è voluto un terremoto do oltre 9 gradi rich per far cedere un reattore (di vecchia generazione) in Giappone e altri 40/50 sono in funzione normalmente.

Io sono PRO nucleare!

del resto anche l'aereo è pericoloso, ma è il mezzo di trasporto + sicuro che c'è (poi è vero che se cade non ti salvi ma a nessuno viene in mente di fare un referendum per quello).

ciao
 
Mi sembra un filo troppo semplicistico come paragone...
E, tanto per non dimenticare un punto fondamentale, gli effetti a lungo termine di un disastro nucleare?
Con questo non voglio definirmi aprioristicamente o acriticamente pro o contro, però rilfettendo... Io non so quanto mi sentirei tranquillo con una centrale del genere poco lontano dalla mia città, in un paese sostanzialmente corrotto e tenuto per le p@lle dalle mafie (e soprattutto dalle cosiddette ecomafie), peraltro conniventi ed infiltrate anche presso organi istituzionali/decisionali.
...Senza contare ovviamente il problema dello smaltimento delle scorie (e si ritorna alle ecomafie)... :icon_rolleyes:
 
Cuorino ha scritto:
C'è voluto un terremoto do oltre 9 gradi rich per far cedere un reattore (di vecchia generazione) in Giappone e altri 40/50 sono in funzione normalmente.

Io sono PRO nucleare!

del resto anche l'aereo è pericoloso, ma è il mezzo di trasporto + sicuro che c'è (poi è vero che se cade non ti salvi ma a nessuno viene in mente di fare un referendum per quello).

ciao

Ma che razza di ragionamenti sono questi.
Il disastro in Giappone ha dimostrato che anche le strutture più avanzate non possono nulla davanti a madre natura.Vecchie o nuove che siano non importa,non sono indistruttibili.E poi non mischiare le pere con le mele,se cade un aereo il danno è circoscritto,nel caso di una centrale si tratta sempre di una superficie molto ampia,per non parlare delle conseguenze a lungo termine.Chernobyl non ti dice niente?
E le scorie?Dove le mettiamo?
Ma lo sai che qui in Italia,più precisamente vicino alla foce del fiume Dora Baltea c'è un deposito di stoccaggio di materiale radioattivo risalente agli anni 70 credo.La zona in questione è a rischio alluvioni,vedi quella del 2000.
In questo deposito risulta che un contenitore abbia delle perdite,tant'è che le acque potabili dei pozzi che distano pochi km sono leggermente contaminate.
Ma proprio in una zona a rischio di alluvioni e vicino a delle falde acquifere dovevano costruirlo?E perchè non riparano la perdite?
Con queste premesse,come possiamo pensare di costruire centrali nucleari da noi se poi la gestione è così scandalosa?
 
AG-BRASC ha scritto:
Mi sembra un filo troppo semplicistico come paragone...
E, tanto per non dimenticare un punto fondamentale, gli effetti a lungo termine di un disastro nucleare?
Con questo non voglio definirmi aprioristicamente o acriticamente pro o contro, però rilfettendo... Io non so quanto mi sentirei tranquillo con una centrale del genere poco lontano dalla mia città, in un paese sostanzialmente corrotto e tenuto per le p@lle dalle mafie (e soprattutto dalle cosiddette ecomafie), peraltro conniventi ed infiltrate anche presso organi istituzionali/decisionali.
...Senza contare ovviamente il problema dello smaltimento delle scorie (e si ritorna alle ecomafie)... :icon_rolleyes:

Discorso che mi trova pienamente d'accordo.
Tra l'altro sono cose risapute.. purtroppo....:sad:
 
Trascuriamo un momento la sicurezza e facciamo i cinici, guardando unicamente alle convenienze economiche, perchè qui c'è un grande imbroglio sui costi.
Una centrale nucleare non è mai stato un business e mai lo sarà.
Nessun privato, infatti, potrebbe mai accettare di sobbarcarsi i costi di installazione, di smaltimento scorie e di smantellamento di una centrale atomica. In altre parole, il prezzo dell'energia nucleare per rientrare dell'investimento e creare un minimo di profitto sarebbe un cifra del tutto improponibile.
Come se non bastasse, ecco il trend dei costi del materiale fissile.

Zeal_3_8_07_image001.gif


In altre parole, si vogliono le centrali nucleari non perchè siano un business, ma per tutt'altre ragioni.
I soldi per costruirle e mantenerle li fanno mettere ai cittadini, sotto la forma di spesa per sostenere il debito dello stato, che poi si tenta di ridurre con le cosiddette manovre correttive...
Probabilmente bisognava investire nel nucleare 40/50 anni fa, ma ora, nel 2011, raccontare che sia saggio investire nel nucleare per i costi (avendolo operativo tra 15/20 anni) è una barzelletta raccontata in malafede da chi ha interessi diversi (magari personali, da qui a quei 15/20 anni) nel portarci su quella strada.
Chiarito questo, possiamo tornanre al problema sicurezza....

Piccola nota riguardo alla buffonata su quanto spende l'Italia in più rispetto ad altri paesi sulle rinnovabili. Scrivo buffonata perchè non saprei come altro chiamarla, forse "raggiro"?
Bisogna infatti capire bene cosa si intenda per rinnovabili, visto che noi "sudditi italioti" da nni paghiamo costi che sono così classificati a sostegno delle rinnovabili (cip6) ma che in realtà hanno poco a che vedere con l'energia prodotta da Sole, vento, mare e geotermico.

In Italia, le aziende esercenti gli inceneritori di rifiuti rivendono l'energia elettrica prodotta a prezzo maggiorato in base alla applicazione del CIP6, considerando il processo di produzione come derivato da fonti rinnovabili. Questo perché in Italia per legge si è deciso di considerare l'incenerimento dei rifiuti come una fonte rinnovabile, al pari dell'energia eolica, geotermica, solare, ecc.
È da notare che l'Italia è l'unico Paese nel quale viene concesso l'incentivo anche alla produzione di energia elettrica tramite procedimenti quale ad esempio il carbone o la combustione dei rifiuti urbani negli inceneritori (cosiddetta
termovalorizzazione).

http://it.wikipedia.org/wiki/CIP6
 
Ultima modifica:
Su Wikipedia quando si inseriscono e si ampliano le voci a disposizione dei lettori, potrete trovare: "Questa voce o sezione potrebbe soffrire di recentismo". Per significare che i giudizi ivi esposti potrebbero essere influenzati da fatti recenti.
Io trovo umanamente condivisibile la posizione di chi pur sapendo che nel lungo periodo, di fatto, non c'è alternativa al nucleare, dopo essersi documentato senza l'uso (e l'abuso) di ideologismi preconcetti, si pone ancora e giustamente degli interrogativi sulla sicurezza della vita nelle vicinanze di una centrale nucleare.

Le battaglie ideologiche senza dati concreti condotte senza entrare mai nello specifico (come postare le foto dell'obsolescenza di edifici ed interni a Chernobyl abbandonati da 25 anni, che potrebbero indurre il lettore a pensare che siano danni causati delle radiazioni) lasciano sempre il tempo che trovano.

Si sta riproponendo in questo thread il muro contro muro ideologico e poco scientifico che ha causato la chiusura dell'analogo precedente.
Nessuno puo' pretendere che scrivano qui i tecnici del settore, ma che sia un dibattito dove chi vuole possa esercitare il proprio pensiero senza fare uso di slogans.
Non saranno certamente le ecomafie (che pure esistono) a fare decidere del futuro.

Come si dice in Wikipedia: questa voce o sezione potrebbe soffrire di recentismo.
 
Basta limitarsi ai fatti.
Un fatto è un fatto, ovunque lo si legga.
Il discredito generico in funzione della fonte (persone e/o cose) non è mai una prassi condivisibile, in nessun caso, almeno fino a quando non si dimostra che la notizia riportata sia errata o falsa.
Se può essere fazioso il modo con cui viene interpretata una notizia, è ancora peggio screditare una notizia per la provenienza, cioè senza entrare nel merito.
:evil5:
 
@Tuner

Non mi sognerei mai di screditare te. Ti stimo e credo di avertelo già detto in pubblico.
Ho solo detto (e mi riferivo a te) che certe foto potrebbero trarre in inganno chi legge, perchè non entravano nello specifico. Non ho affermato che ne avevi l'intenzione.

Chiedo scusa in anticipo per eventuali miei interventi flash: mi trovo in zona di operazioni, scrivere qui adesso è per me un grande ed insperato lusso.
 
@Tuner

Le centrali nucleari non sono un business. Sono una necessità.
Nessun privato si deve sobbarcare i costi di installazione, di smaltimento scorie ecc. ecc., I lavori pubblici vengono APPALTATI.
La costruzione di una centrale è un LAVORO PUBBLICO.
Chi costruisce strade, autostrade, porti, aeroporti, acquedotti e quant'altro lo fa per conto dello Stato.
Ci sono le mafie? Mettiamo tutta la gestione delle opere pubbliche in mano ai magistrati. Io dei magistrati mi fido. Possono sbagliare, ma al 99,99/100 ci azzeccano.
L'alternativa al rialzo del costo dell'uranio è il nulla.
Abbiamo messo in mano alla Libia e alla Russia in nostro futuro energetico. Dobbiamo continuare cosi'?
Tutte le fonti di energia (a parte le centrali idroelettriche) ci arrivano dall'estero.
L'unica regione che, in minima parte, contribuisce all'estrazione del petrolio è la mia bella ed amara Sicilia. Li la benzina costa ancora di più.
Andando sul concreto, cosa proporresti di fare per il futuro?
Come vorresti soddisfare la richiesta di energia.
Fai, per gentilezza, degli esempi. Non è una sfida la mia.
Mi rivolgo a te proprio perchè tengo alla tua opinione.
 
relop.ing ha scritto:
@Tuner
L'alternativa al rialzo del costo dell'uranio è il nulla.
Abbiamo messo in mano alla Libia e alla Russia in nostro futuro energetico. Dobbiamo continuare cosi'?
Tutte le fonti di energia (a parte le centrali idroelettriche) ci arrivano dall'estero.
cosa proporresti di fare per il futuro?
per dire in italia abbiamo la possibilità di estrarre il petrolio e i nostri governanti preferiscono concedere concessioni per l'estrazioni a cani e porci ( le mazzette aiutano) alcune compagnie hanno definito il nostro paese come il migliore per estrarre dato che in royalties il nostro governo chiede il 4 % rispetto ad altri che chiedono molto ma molto molto di più )
cioè del petrolio che c'e nel mediterraneo noi riceviamo le briciole e in alcuni casi neanche siamo proprio furbi eh
invece di darlo a destra e manca prenderei l'esempio della Norvegia
poi risorse da sfruttare per il futuro bhe il sole,il vento, non può bastare ma intanto copre una certa percentuale
 
@darkmoon

Dov'è questo petrolio nel Mediterraneo che rientra nelle nostre acque territoriali? Di che quantità parli?
Noi diamo il nostro petrolio e poi lo andiamo a comprare altrove?
 
I soliti noti qui continuano a far finta di non capire che oramai il nucleare non ha più senso... OLTRE AL PERICOLO DELLE CENTRALI IN SE CI SONO PURE LE SCORIE!!!!!
I paesi piu intelligenti se ne sono accorti già da un pezzo (vedi Germania ecc...) e noi vorremmo continuare con una cosa che nn ha più nessuna ragionedi essere nel 2011:icon_rolleyes: Siamo fuori da ogni buon senso e dal futuro....

Ma poi voi pensate se domani vi dicono che vi fanno una centrale vicino casa, oppure di un deposito di scorie... ma vi rendete conto del casino che succederebbe o no..... SVEGLIA!!!!!
 
Cuorino ha scritto:
C'è voluto un terremoto do oltre 9 gradi rich per far cedere un reattore (di vecchia generazione) in Giappone e altri 40/50 sono in funzione normalmente.

Io sono PRO nucleare!

del resto anche l'aereo è pericoloso, ma è il mezzo di trasporto + sicuro che c'è (poi è vero che se cade non ti salvi ma a nessuno viene in mente di fare un referendum per quello).

ciao
Propongo una lettura alternativa della questione:
In realtà non è bastato neanche il terremoto, perchè la causa non sarebbe quella, ma lo tzunami, e nemmeno quello in sè, ma solo perchè ha fatto bloccare delle pompe.
Lettura alternativa (che avevo preannunciato): il terremoto anche estremo era prevedibile a tavolino, ma il diavolo ci mette sempre la coda...è impossibile escludere qualsiasi probabilità... :evil5:
Adesso, sulla base dell'esperienza, che so, metteranno delle protezioni alle pompe perchè non si ingolfino in un caso simile, poi magari la protezione causerà dei problemi nel funzionamento normale...
 
Sei una persona che reputo intelligente e preparata per cui so che non hai nessuna difficoltà a capire cosa sto dicendo.
Le autostrade sono un lavoro pubblico ma il futuro gestore adopera capitali propri per fare in modo che la struttura sia realizzata. Qui il business c'è e consiste nel poter sfruttare l'arteria attraverso la concessione concordata con lo Stato che vale per un dato numero di anni, ovvero nel poter imporre un pedaggio a chi transita per quel periodo. Insomma il prezzo delpedaggio deve essere di mercato ed attraverso questa entrata bisogna coprire sia i costi di gestione che quelli dell'investimento, in modo che al termine del periodo di concessione l'operazione abbia avuto un senso, intendo dal punto di vista economico.
Qualunque centrale nucleare costruita ed attiva nel mondo ha beneficiato di (ingenti) fondi che non erano quelli (o solo in parte) della società che l'ha poi gestita, fosse questa una società privata oppure a partecipazione.
Ciò significa, molto semplicemente, che una centrale nucleare è intrinsecamente antieconomica, ovverosia che non è un business e che il prezzo dell'energia prodotta è in realtà molto più elevato di quanto non si voglia considerare dai sostenitori, che sembrano tutt'altro che disinteressati...
Se vogliamo discutere di centrali atomiche viste da una prospettiva strategica possiamo anche farlo, ma non risponde a verità affermare che siano opere economicamenti convenienti o remunerative per il cittadino.





relop.ing ha scritto:
Le centrali nucleari non sono un business. Sono una necessità.
Nessun privato si deve sobbarcare i costi di installazione, di smaltimento scorie ecc. ecc., I lavori pubblici vengono APPALTATI.
La costruzione di una centrale è un LAVORO PUBBLICO.
 
Il 12 e 13 giugno gli italiani si ricorderanno di quanto successo a Chernobyl e Fukushima??? Questo e' il dilemma.

E' noto che gli italiani hanno una memoria corta.
 
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