Quoto, sembra che siamo in 4 gatti a accorgerci che più che preoccuparsi della partenza di nuovi canalibocca ragazzi sveglia.
è tutt' altro che certo che restino quelli che ci sono..
E le tv (operatori o fornitori di contenuti) che rimangono come rimangono?
a vivere come? per fare cosa?
Non giriamoci intorno,
in questo forum per i più la soluzione è consegnare tutte le nostre tv alle multinazionali americane
(specialmente i più giovani forumisti li vedo ragionare così).
Non sono segni di una società che si ha ama e che ha veri progetti.
Si e aggiungo che anche la storia che servivano così tante frequenze per internet/telefonia
da 61 a 69 e forse altre frequenze in più la trovavo favolistica, infatti....
Dovevano portare Internet alla velocità della luce sulle ex-frequenze televisive,
quanto pensavano di far pagare alle utenze per avere Internet anche nelle gallerie
e nelle grotte? Quanto costa a loro installare gli impianti? A che cifra devono mettere le tariffe per ammortizzare gli investimenti, quanti anni gli servono? Quanti utenti trovano disposti a pagare?..
Lo credo bene che fatti due conti non hanno più attivato nuovi impianti.
Tanta fretta a sloggiare le tv e adesso? Io restavo basito quando leggevo le previsioni ministeriali per le varie aste...
No secondo me i pazzi sono altri.
Anche per dire uno studio veritiero di fattibilità e di sostenibilità del mercato pubblicitario italiano
prima di aprire all' impazzata nuovi canali televisivi?
Vogliamo fare un ipotesi? Fra tv nazionali e locali, la somma di entrambe, quante potrebbero starcene in Italia? Un centinaio? A livello di marchi (non operatori) ne contiamo alcune migliaia...
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