vero, tutto è precipitato con la "riforma" di Giorgetti (Spadafora e i pandistelle in realtà hanno solo seguito l'ossessione di far fuori Malagò, il resto sarebbero danni collaterali) che ha cercato di impadronirsi di soldi e poltrone del coni secondo il metodo Lega Nord (basta leggere le cronache giudiziarie di questi ultimi 12 mesi per rendersi conto di come operano Giorgetti & co. in tutti i campi)...
però, per la precisione, l'agonia dello sport italiano è cominciata con la triplice "riforma" durante i governi alternati tra Berlusca e Prodi (parole di Petrucci dall'articolo che hai linkato stamattina: "...voglio ricordare che, negli ultimi 15-16 anni, abbiamo avuto cinque riforme: tre quando c'ero io (Tremonti, Melandri, Pescante), due con Malagò (Lotti e Giorgetti), adesso serviva tutto questo bailamme per dire che il Coni può perdere la sua autonomia? È venuta fuori questa riforma, si, ma dia autonomia al Coni. Sugli interventi che ha fatto adesso il Parlamento, non è mai uscita la parola sport. Questi sono i segnali allarmanti. Non c'è più quella cultura sullo sport".).
a livello economico (di sostentamento per lo sport), il colpo mortale fu già la prima manovra Tremonti, quando creò il Superenalotto che uccise il Totocalcio e si guardò bene dall'includere la nuova creatura nel progetto di gioco finanziatore del coni con una percentuale del gettito garantita...