Para-pa-”ponzi”, Gli Stati Fan Crack!

Stato
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Massera ti sbagli sono più di 3 anni ,:eusa_naughty: le crisi economiche, come altri tipi di crisi, non nascono in 3 anni,;) la cosa ha avuto inizio con l'11/9/2001 (Torri gemelle :crybaby2: ) .
Le guerre costano, arricchendo quelli che costruiscono armi e cose militari, ma impoveriscono gli stati, i quali però di solito in uno scomparto segreto del bilancio pubblico hanno una piccola riserva per delle cosidette "guerre lampo" ; ma quando queste cominciano a non essere più tanto veloci e quei fondi finiscono iniziano ad emettere titoli di stato o ad aumentare l'attivo circolante (Stampa Banconote e Conia Monete ) o anche entrambi.

Se usa la leva monetaria aumentano i prezzi e quindi l'inflazione ; perchè è vero che i soldi che stampa in più vanno per acquistare le armi, ma per conseguenza parte di essi vanno ai lavoratori dei fabbricanti d'armi e similari , senza contare quelli che vengono usati per pagare l'esercito , se usa invece la leva debitoria emettendo titoli di stato paga su essi gli interessi arricchendo chi ha acquistato i titoli, conseguentemente impoverisce i suoi cittadini che si trovano a dover pagare più tasse per coprire questi interessi sui nuovi titoli.

Se a ciò si aggiunge la lievitazione dei prezzi di Alimentari, Servizi, Casa ( Acquisto, Mantenimento, Tassazione, Costruzione, Acquisto ) , Trasporti ed altro ecco che la crisi si paventa in tutta la sua gravità .

Vi ricordate le affermazioni di Bin "il terribile vecchio" sul petrolio che sarebbe arrivato a oltre 100 dollari al barile ?? A quanto va ora l'oro nero ??? :eusa_think: Possiamo dire che ci è riuscito, no ? Ciò cosa comporta ? Aumento del trasporto delle merci ( cibo in primis ) che ricade sui prezzi dei beni trasportati che pagano i clienti ..... e questo come si chiama ? inflazione !!!

Se nelle tasche della gente la quota del reddito che ogni anno va in risparmio diminuisce per gli aumenti sopra detti, chi compra i titoli dello stato non più le persone semplici, ma i marpioni quali banche, Assicurazioni, Investitori Istituzionali ( altri stati con surplus di denaro ) e forse anche Criminali vari .

P.S. : Massera solo il primo rigo è per te , credo che le altre cose che ho detto già le sapevi .... ;)
 
stefio ha scritto:
Se nelle tasche della gente la quota del reddito che ogni anno va in risparmio diminuisce per gli aumenti sopra detti, chi compra i titoli dello stato non più le persone semplici, ma i marpioni quali banche, Assicurazioni, Investitori Istituzionali ( altri stati con surplus di denaro ) e forse anche Criminali vari .
Concordo su tutto ció che hai scritto pur quotando solo quest'ultima parte perché é quella che più da vicino mi riguarda essendo un contribuente il cui reddito é unicamente costituito dal proprio lavoro dipendente (e da quello di mia moglie, la somma dei due stipendi supera di poco i duemila euro al mese) e al quale ora da' un pó fastidio (non sono un risparmiatore: non per mia scelta ma perché, proprio per le cause note da te citate, non riesce a metter da parte un solo centesimo al mese) gli appelli di questi giorni dei "capitani d'industria" o pseudo-tali rivolti ai (piccoli) risparmiatori italiani di correre in aiuto dell'Azienda Italia, dato che (e qui il mio "fastidio" accresce: non lo scoprono oggi ma lo sanno da sempre) il nostro é un Paese virtuoso; con un alto debito pubblico ma un basso debito privato (a differenza di altri Stati, Uniti in testa, ove l'indebitamento privato é pari se non superiore a quello pubblico).
Ci si chiede un sacrificio ma, con quale spirito uno é disposto a sacrificarsi per la "Patria" quando i ns. Patrioti rappresentanti (democraticamente eletti, per la carità!) sono i primi a dimostrare di non volerli fare, adottando provvedimenti "d'urgenza" su tagli allo spreco pubblico "postdatati" di due, tre, quattro anni?
Io penso che una classe dirigente seria e ben intenzionata debba dare per prima il buon esempio, solo in seconda battuta puó (e deve) prendere provvedimenti anche "sgradevoli" ma indispensabili per la salvezza della nazione, ma sinceramente, dopo trentun'anni di imposte prelevate alla fonte che non ho visto ben investire (dove sono le infrastrutture? Si pensi solo alla Banda Larga...) mi sono un pó rotto di questa situazione...
Coi cerotti le ferite le copri, ma non le curi...
 
Prima considerazione:
La crisi non è arrivata dall'11/09/2001. Sicuramente ciò che è accaduto ha dato ulteriore impulso ad una situazione che già era ben presente ed in evoluzione......
Penso che i cicli economici siano fisiologici......un'altalena di eventi strettamente correlati di cui non sia possibile fare a meno. La crisi porta la ripresa....la ripresa inevitabile futura crisi.
Non credo sia possibile pensare ad una inarrestabile, costante crescita infinita......anche perchè se ciò, in minima parte avviene.....lo si verifica fuori da ogni regola ed etica......

Quello che tuttavia differisce rispetto al passato...è che questa crisi sia, se vogliamo più subdola.....

Sacrificarsi per la Patria, son d'accordo....d'accordissimo....con un'unica grande parentesi.....io son quasi certo che il 90% di noi, tra cui io stesso, probabilmente finiremmo a fare le stesse cose di chi attualmente ci "rappresenta". Naturalmente son discorsi corretti, doverosi......
 
stefio ha scritto:
Massera ti sbagli sono più di 3 anni ,:eusa_naughty: le crisi economiche, come altri tipi di crisi, non nascono in 3 anni,;) la cosa ha avuto inizio con l'11/9/2001 (Torri gemelle :crybaby2: ) .
?? perche'?????
 
Le risposte alla crisi le trovo tutte enormemente fumose soprattutto mi pare che quello che dovrebbe favorire il governo siano i consumi. Far sì che più persone siano in grado di spendere e far girare l'economia. Se, invece, si riduce l'80% degli italiani alla canna del gas togliendo ogni certezza sul futuro, come si può far girare l'economia? Per salvare le imprese si tolgono i giorni festivi e si uccide il turismo? Che si risolve? Se alberghi e ristoranti hanno meno introiti di conseguenza hanno bisogno di meno dipendenti, quei meno dipendendi che verranno licenziati, con che soldi possono comprare quello che le industrie produrranno alacremente senza sosta, senze feste e senza riposo?

Come può una persona costruirsi uno straccio di futuro con contratti a progetto, contratti a tempo determinato, diritto di licenziamento, età pensionabile allungata a 140 anni?

Ok, viviamo più a lungo e quindi non si può pensare di andare in pensione a 55 anni, ma tutta la generazione dopo quando entra nel mercato del lavoro? A 40 anni? Faremo famiglia a 50 anni? Fino a 50 viviamo in casa con mamma e papà... magari allungano le superiori a 10 anni, l'università a 15 così almeno ci danno qualcosa da fare?

Si guarda le cose non a lungo termine, a lungo termine l'allungamento dell'età pensionabile porterà ad un tasso di disoccupazione mostruoso... e con l'aumento demografico (in parte largamente favorito dal popolo degli immigrati che tende a far nascere più figli) i numeri saranno sempre più grandi.

Con tutto l'amore e l'apertura possibili... però già adesso in molte scuole di molte città italiane ci sono più iscritti extracomunitari che iscritti italiani. Da qui a 50 anni quale sarà il destino del nostro popolo, delle nostre tradizioni, dei nostri costumi, del nostro modo di vivere?
 
Non ammazzatemi ma preferisco il fallimento a questa inutile agonia

p.s. comunque un consiglio... Non pensate che siano i tanti privilegi alla casta ad aver scatenato questa crisi... Eliminare molti privilegi, oggi come oggi sarebbe un ottimo segnale e si risparmierebbe qualche soldino, però questi privilegi non sono i veri responsabili di questa crisi
 
Ultima modifica:
Il vero responsabile della crisi è lo stato, che ha continuato e continua a stampare soldi che non si hanno e li da alle banche per arricchirsi e prestare ai cittadini... Prima o poi, era ovvio, tutto questo deve saltare in aria!!:icon_rolleyes:
 
I soldi, per chi li ha, sono diventati una preoccupazione. Una volta erano fonte di sicurezza, oggi non fanno dormire la notte.
Gli investimenti in titoli di Stato possono diventare carta straccia come è successo per la Grecia, le banche possono fallire, i titoli azionari perdono il 5% al giorno e hanno ormai valori da prefissi telefonici, derivati e futures sono bestemmie per un risparmiatore. Titoli obbligazionari e fondi sono pura cicuta. Investire in valuta? Quale valuta? Il dollaro o l'euro che precipitano insieme o nel franco svizzero sopravvalutato e a rischio discesa? Belin, essere poveri conviene!

Intervista a Beppe Scienza, dipartimento di Matematica dell'Università di Torino:

http://www.youtube.com/watch?v=Mumf5k5BQIQ
 
cudy ha scritto:
Il vero responsabile della crisi è lo stato...:
il cittadino invece è sempre puro vero?:D dimentichi anni e anni a vivere sopra le proprie possibilità con debiti su debiti per beni voluttuari(e non pare finita...molti si sono indebitati per fare ferragosto al mare...rinunciare no eh?pare brutto...)e poi?le colpe sono di tutti degli stati..di un sistema capitalistico al collasso della globalizzazione(e lo dice uno che non è certo di quelle parti)...e del modo allegro di vivere e di evadere di tantissimi cittadini che in molti casi hanno lo stato che si meritano
soldi, per chi li ha, sono diventati una preoccupazione]
guarda io qualche soldino ce l'ho e non sono preoccupato affatto...lo sarei di + se non avessi un tubo
 
Chobin ha scritto:
?? perche'?????

Avevo detto la mia e non volevo più tornare sull'argomento, infatti solo ora son tornato quì è ho letto la tua domanda ...

E' vero come è stato detto da qualcuno che la crisi non ha avuto inizio neppure nel 2001 ma prima, ma questa è stata la spinta definitiva verso il baratro dell'economia mondiale .

Le origini delle crisi possono essere molteplici in Italia si possono individuare due tappe prima del 2001 che sono basilari .
1 - Anni 80 : dopo gli anni 70 con l'austerity con le famose domeniche a piedi gli italiani ( ma anche altri paesi nel mondo , non arabi ) hanno ricominciato a spendere ed ad avere fiducia nell'economia che iniziò a correre grazie al nostro punto forte di sempre , le esportazioni, le industrie lavoravano a pieno regime producevano e vendevano, lo stato investiva e creava lavoro attingendo al mercato del denaro attraverso la vendita dei suoi titoli di stato gonfiando il debito pubblico che da quel momento è andato ingigantendosi fino ad arrivare alle cifre astronomiche attuali ( 1.800.000 miliardi di Euro - non voglio pensare quanto sono in lire ) .
2 - 1992 tangentopoli . Non voglio dire che questa inchiesta non andava fatta ma viste le condanne effettivamente emanate .... comunque è innegabile che un primo stop dell'economia italiana si è avuta in quel periodo . in cui tutti avevano paura di fare qualsiasi cosa .
Poi è arrivata la data del 2001 .... ed ora siamo nelle condizioni che tutti conoscete .
 
semplicistico secondo me fare una analisi di una crisi che è mondiale e restringerla nel nostro cortile.......la tua analisi cerca cause in italia...al massimo saranno concause...ma il problema è solo delle società capitalistiche che pagano un sistema e un modo di agire....al collasso
 
lucio, permettimi di dissentire (almeno in parte) con te: lo Stato non è il singolo cittadino, perchè se io cittadino ho debiti pregressi non onorati, o onorati con difficoltà, gli istituti di credito si guardano bene dal concedermi un prestito (debito) con restituzione dilazionata. So' io cos'ho passato per farmi passare il finanziamento con Sava per l'acquisto dell'auto nuova, causa alcune rate pagate in ritardo (e, a volte, per "colpa" della mia banca che per "ragioni tecniche" aveva ritardato un RID). Con le varie "banche dati" sul rischio creditizio, risulta tutto e non puoi farla franca.
E, bada bene, non è che la precedente auto l'abbia presa e mai pagata (come fan molti ;) ).
Invece lo Stato (nelle sue varie ramificazioni: Regioni, Province, Comuni, Enti pubblici ecc. ecc.) seppur indebitato nella misura che tutti conosciamo, "stranamente" continua ad avere fiducia (e credito) dalle Banche ogni volta che richiede denaro fresco...
Personalmente, non mi sono mai indebitato per le vacanze, dal mio reddito familiare riesco, a stento, a far uscire tutto: Rata del mutuo per la casa, rata per l'auto, bollette, spese, vestiari, tutto il necessario per l'istruzione e l'attività sportiva dei miei figli, canone RAI, bollo auto, SKY ecc. ecc.
Alla fine da qualche parte tagli: una pizza fuori al mese, a volte niente; vacanze limitate: abbiamo la "fortuna" di vivere in una città quasi di mare, e con 600 euro "alli mezzi" ti prendi ombrellone+lettino per tutta la stagione), cinema una volta l'anno, nessun teatro, personalmente nessuna attività sportiva.
E come me, molte famiglie di mia conoscenza vivono questa vita, gli sfarzi e la vita aldisopra delle proprie possibilità non nego che non vi siano (specie in una città finto-ricca come la mia) però non credo siano così comuni come pensi tu.
Eppoi delle due l'una: o non è vero che l'Italia ha una situazione economica atipica (alto debito pubblico, basso debito privato) come dice il Pres. di Milano Finanza e anche il Ministro Tremonti, oppure è vero ma in questo caso non mi pare giusto (opinione personale) che si ricorra SEMPRE e SOLO a queste "formichine"
Riguardo ad avere soldi o non averne, certo che è meglio averli: almeno dormi un paio d'ore più tranquillo di chi passa le notti insonni pensando alle scadenze dell'indomani ma, spiegami: come fai ad essere contento se, tanto per fare un esempio, sui Fondi in Giacenza superiori a 50 mila € l'imposta di bollo si triplica (da 8 e rotti a 24 € a trimestre, 96€/anno) quest'anno e passa a 213€/anno dal 2013, praticamente erodendo quel minimo di guadagno di cui gli attuali tassi di interesse fanno accrescere il capitale.
:icon_rolleyes:
 
Interesse .:icon_twisted: .. questo è il problema del mondo .. :sad: .. che dite lo eliminiamo ??? :D :D :D ;)
 
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