Para-pa-”ponzi”, Gli Stati Fan Crack!

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va cambiata la mentalità...l'europa unita non può essere solo accordi economici e conti in regola(soprattutto dopo secoli che ognuno faceva finanza creativa a modo suo)...se si occupassero anche di altro...concretamente non credo che tutti farebbero le corse per uscirne...

ad oggi...l'europa è lo spread...e basta
 
Qui dò ragione a Burchio, tenendo conto che non sto vedendo, personalmente, tutti sti vantaggi dell'unità economica.
Poi è chiaro che un paese di furbi come siamo noi è meglio che abbia qualche "controllo" dell'UE.
 
Il problema sta proprio nel fatto di avere una moneta unica pur non volendo altro che vantaggi negli scambi commerciali.
Come ho già scritto, la Germania ha massimizzato i vantaggi dell'euro, facendosi pagare in buona parte dagli altri paesi la riunificazione con la germania est, questo nel periodo intercorso fra Maastricht e l'entrata in vigore dell'euro, quindi, successivamente, approfittando di una moneta troppo forte e non più manipolabile, per diventare competitiva nei commerci con gli altri paesi dell'unione.
Da parte nostra è come se ci fossimo "estraniati" dalla realtà e, probabilmente, abbiamo avuto governi non all'altezza della situazione, crogiolandoci nell'illusione di ricchezza ricavata dal fatto di poter spendere con una moneta forte, senza pensare che proprio a causa di quella ragione il nostro sistema produttivo stava irrimediabilmente perdendo competitività sul mercato europeo e mondiale. In altre parole, dovevamo capire che i vasi da notte (bella la metafora) erano un oggetto che dovevamo smettere di produrre, investendo massicciamente in settori ad alta tecnologia.
I tedeschi hanno fatto bene le cose, importando gli oggetti di largo consumo dalla Cina per rivenderceli con marchi commerciali a nome germanico (che fa tanto qualità..) senza più essere disturbati di lire, pesatas e dracme che svaluatvano periodicamente. provvedendo nel frattempo ad indirizzare le produzioni domestiche verso settori non appetibili per chi poteva produrre solo i vasi da notte in quantità esagerate, ma a prezzi impossibili per il mondo occidentale.
Da una parte, abbiamo quindi sbagliato noi a non capire come stavano le cose ed a farci comandare dai nostri brillanti "statisti", quindi, meritatamente, ne pagheremo le conseguenze.
Dall'altra, essendo però ormai chiaro lo scenario, sarebbe anche ora di fare ciò che è giusto, anzichè continuare a farsi sempre più male, aspettando scenari "migliori", che non hanno alcuna possibilità di verificarsi.



Burchio ha scritto:
va cambiata la mentalità...l'europa unita non può essere solo accordi economici e conti in regola(soprattutto dopo secoli che ognuno faceva finanza creativa a modo suo)...
 
Ancora una volta un'analisi impeccabile, caro Tuner, che non posso che quotare.

E' ora di cercare di imporsi, di far valere le nostre ragioni, come in parte ha fatto anche il governo Monti dopo i disastri di quelli precedenti. Solo che ci siamo "impoveriti" di più...

Ogni misura che si prende può anche essere controproducente se non si hanno politici all'altezza. Se non sbaglio devo aver letto da qualche parte che la Spagna ha stanziato 27 miliardi per le sue imprese ed è ancora in una situazione anche peggio della nostra...:eusa_think:
 
Ovviamente i soldi dati alle imprese possono anche fare una brutta fine , nel senso che gli imprenditori li possono anche usare per pagare qualche debito e chiudere , senza riprendere l'attività , senza produrre più quel bene che comunque pochi comprerebbero per mancanza di soldi nelle casse delle famiglie che devono essere la locomotiva del sistema .

Una parte dei fondi che il governo futuro ( o se continua così, dell'attuale Monti ) dovrà immettere in circolo per far partire la ripresa deve andare alle famiglie direttamente ( aumento degli assegni familiari, allineamento delle pensioni al tasso vero d'inflazione ) o indirettamente finanziando lavori , molti già appaltati ma fermi da anni per il maledetto patto di stabilità ,:5eek: :eusa_wall: :icon_twisted: creando occupazione .

Tutto ciò porterà all'inizio ad un debole aumento degli acquisti delle famiglie, per la presenza nella maggior parte di esse di debiti, che elimineranno con le prime entrate ; solo dopo un pò di tempo inizieranno a spendere e ridaranno vigore all'economia .

Quindi vedete tutti che la cosa non è veloce, ed io vorrei sapere dove la vedono la "Piccola" ripresa per la seconda metà dell'anno ? Da cosa dovrebbe prendere l'aire questa ripresa ? Dall'aumento dell'IVa che avvilirà ancor di più i consumi ? dall'introduzione della Tares ? Secondo me questi signori quando parlano di ripresa per il secondo semestre di quest'anno parlano ripresa dei conti dello stato e non delle imprese e famiglie italiane .:eusa_naughty: :eusa_naughty: :eusa_naughty:
 
Nessuna ripresa quest'anno, ovviamente.

La politica del rigore imposta dall'UE, può anche essere utile in certi frangenti, ma se si esagera nel "bacchettare" gli stati si può finire male.

L'Italia ha avuto i governanti incapaci o forse disinteressati, ma anche la Grecia e Cipro sono finiti male.. non può essere solo colpa della "cultura" dei vari paesi, anche perché non mi pare che Grecia e Cipro stessi siano latini.

Da noi nessuno sa dove andare più a parare e comunque anche i discorsi che facciano noi, di natura macroeconomica (principalmente) sono teorici e ovviamente potrebbero funzionare solo se si avesse una classe politica adatta ad imporsi in tal senso.
 
massera ha scritto:
Nessuna ripresa quest'anno, ovviamente.

La politica del rigore imposta dall'UE, può anche essere utile in certi frangenti, ma se si esagera nel "bacchettare" gli stati si può finire male.

L'Italia ha avuto i governanti incapaci o forse disinteressati, ma anche la Grecia e Cipro sono finiti male.. non può essere solo colpa della "cultura" dei vari paesi, anche perché non mi pare che Grecia e Cipro stessi siano latini.

Da noi nessuno sa dove andare più a parare e comunque anche i discorsi che facciano noi, di natura macroeconomica (principalmente) sono teorici e ovviamente potrebbero funzionare solo se si avesse una classe politica adatta ad imporsi in tal senso.

grecia, spagna, portogallo e cipro hanno avuto delle dittature sino a qualche decennio fa l'italia no
quindi qualche giustificazione c'è
 
883 ha scritto:
grecia, spagna, portogallo e cipro hanno avuto delle dittature sino a qualche decennio fa l'italia no
quindi qualche giustificazione c'è

Verissimo. La Spagna se ben ricordo fino al 1975, il Portogallo con Salazar fino alla "rivoluzione dei garofani", che mandò al potere una destra moderata nel 1974.:icon_bounce:
 
massera ha scritto:
Verissimo. La Spagna se ben ricordo fino al 1975, il Portogallo con Salazar fino alla "rivoluzione dei garofani", che mandò al potere una destra moderata nel 1974.:icon_bounce:

stessa cosa vale per i colonnelli greci,,,e per la questione cipriota

il loro sbaglio è stato di volere stare a tutti i costi nella cee/europa unita....
 
Il nostro sbaglio è stato quello di esser voluti entrare per forza tra i primi nell'Euro , potevamo restare nell'Europa entrando nella zona Euro dopo come hanno fatto certi paesi o addirittura fare come la Gran Bretagna che ne è ancora fuori anche se fa parte dell'EU . Ma abbiamo pensato che avremmo fatto una figura di "Puppù" perchè noi eravamo tra i fondatori della CEE , ed è questo il guaio , ci siamo voluti mettere il vestito buono sopra per coprire il fatto che sotto abbiamo la mutanda rigata .... Insomma dovevamo restare fuori ancora qualche anno . :mad:

Ma ora ci siamo è sono altri i problemi che dobbiamo affrontare .:eusa_whistle:
 
Quoto Stefio.

Tra l'altro le cose che dicevo nei posts precedenti erano per cercare di dare uno "choc" alla nostra economia.

Ho l'impressione che le economie del nord europa, che come noi stanno nella moneta unica, ci dicano "sei in recessione e ci devi rimanere, perché se fai queste manovre inguai anche noi".

Naturalmente noi in questo 3d non possiamo che ragionare da un punto di vista teorico, ma la nostra classe politica sarebbe capace di rovinare tutto, con euro o senza.

Ma poi Stati Uniti d'Europa... ma come si fa a creare un'unità di 27 stati con 27 lingue diverse, 27 culture diverse, e culture diverse anche all'interno degli stessi stati?
Non ci sopportiamo neanche tra italiani con i vari campanilismi che abbiamo...

Questa unità sarà possibile solo fra 500 anni.
 
massera ha scritto:
Naturalmente noi in questo 3d non possiamo che ragionare da un punto di vista teorico, ma la nostra classe politica sarebbe capace di rovinare tutto, con euro o senza.
Ma quale classe politica...è l'ignoranza della gente: i parametri con cui ragionano quotidianamente ed usano per scegliere il voto sono fuori dal mondo, ascolti tutti i partiti e sembra di essere nell'800, ma questo linguaggio e gli argomenti che usano sono esattamente quelli di chi li vota, argomenti appunto assurdi...impossibile in Italia prendere voti facendo ragionamenti seri e realistici, sennò avrei già fatto un partito io... :badgrin:
Non vedi qui sul forum che spesso non si riesce a far usare la testa alle persone, che a volte preferisce usare cose strampalate in base a ragionamenti assurdi e non vuole ascoltare consigli da chi ne sa?
Anche la scienza e la tecnica non sono di casa...
 
Ciò che dici è in parte vero, ovviamente.

Però ripeto che sull'economia le strade sono quelle, per cercare di governare in tempi di recessione, ma sono ovviamente teorie macro-economiche che se messe in pratica potrebbero anche non avere gli effetti sperati.
 
Ultima modifica:
italiauno61 ha scritto:
Intanto anche la Slovenia è a rischio default. Scommettiamo che...

L'europa economica così com'è strutturata finisce sempre per avere paesi che stanno bene e altri che se la passano male.
 
Certo che arriva la Slovenia.... cosa vogliono fare e come si andrà a finire è palese ormai da almeno 2 anni.

(mio post del 28/9/2012: Tranquilli, nel 2013 ci si accorgerà che tutta questa "attenzione" ed i sacrifici collettivi per il salvataggio del sistema bancario-finanziario (in Spagna e Grecia, aggiungo io la Slovenia, che fra poco arriva...) peggiorerà la situazione dell'economia reale e quella dei conti pubblici, al punto che gli interventi comunitari saranno stati addirittura controproducenti.
Naturalmente, a posteriori ci spiegheranno che facendo diversamente sarebbe stato peggio....)

In Europa si agisce solo per tutelare il valore di una moneta che è già sopravvalutata del 30%, cosa di cui beneficiano solo i paesi "sani", che con questa politica mandano definitivamente in malora quelli in crisi e l'Europa stessa.
Il rigore non serve certamente per dare impulso alle economie, anzi, la difficoltà di alcuni paesi viene sfruttata ed aggravata ad arte dagli altri per continuare a finanziarsi a più basso costo sul mercato.
Nonostante la crisi, la stagnazione e la recessione, in Europa non si attuano politiche di crescita complessiva (area), nè di espensione monetaria per dare stimolo all'economia, per non creare disoccupazione e per riguadagnare la parità con le altre valute.
La conseguenza è che si prolunga ed approfondisce il problema dell'illiquidità sistemica, cosa che metterà il sistema produttivo sempre più nei guai, addirittura aggravando il dramma del credit crunch.
Senza una politica economica per l'Europa e senza un aiuto calibrato della leva monetaria, gli Stati europei sono tenuti per le p@lle dal sistema bancario e finanziario.
La conseguenza sarà un'implosione dell'Euro, con un contraccolpo micidiale che causerà proprio ciò che si vuole evitare, cioè una situazione simile a quella vissuta nella cosiddetta repubblica di Weimar.
Temo fortemente che non appena non si potrà più negare la realtà delle cose, o i paesi deboli verranno "cacciati", o quelli più sani torneranno alle loro valute storiche. La ferma determinazione di riportare i debiti statali nelle banche dei singoli paesi mi fa proprio pensare che questo finale sia quello previsto (insomma la strategia) da chi ci racconta che con il rigore ci risaneremo.

Casualmente, l'unico comparto salvaguardato sono sempre le banche, ma a spese dei contribuenti e dei correntisti, piuttosto che degli azionisti.
 
Come sempre impeccabile, caro Tuner.

A me a volte capita di discutere con amici che sono europeisti convinti, e io li prendo in giro dicendo loro "siete così perché siete troppo appassionati di turismo".

Loro a volte prendono in giro me quando io dico che questo rigore potrebbe portare alla nascita di movimenti nazionalistici.. però qui mi fermo perché andrei OT.

In realtà così com'è strutturata l'europa non serve a niente da un punto di vista economico, serve solo a rafforzare la forza chi già sta meglio.
 
Ultima modifica:
Come sappiamo, la Spagna, Portogallo e Francia hanno ottenuto dalla Commissione UE più tempo di altri paesi per cercare di abbassare il loro deficit oltre la soglia del 3 per cento.
Alla stessa commissione è stato chiesto se questo tempo in più potesse essere dato anche ad altri paesi, segnatamente Olanda e Italia, ma la risposta per ora è stata negativa.

C'è stato un leggerissimo calo della disoccupazione in Italia, ma a mio parere è dovuto al fatto che in questo periodo molte strutture aziendali, per es i CAF (ma solo al centro nord) assumono personale fino al mese di giugno - luglio.
 
Qualche notiziola per mettere un pò di "pepe"...

1) L'ex amministratore delegato di una società collegata all'Eni (mi pare si chiami Saipem) si è dimesso a dicembre perché indagato per sospette tangenti.
La sua buonuscita dopo le dimissioni ammonta, se ho ben capito, a 2 milioni di euro...:5eek:
Si tratta di qualcosa di legale, va detto, ma è opportuna una cifra così mostruosa di questi tempi???

2) Un'azienda vicino Savona, fallita qualche mese fa, aveva 41 dipendenti.
Non ci sono possibilità per garantire la cassa integrazione a tutti, e quindi chi ne usufruisce, a turno, viene estratto a sorte...:5eek:

Due notizie, due facce della stessa medaglia.
 
Qualche notiziola per mettere un pò di "pepe"...

1) L'ex amministratore delegato di una società collegata all'Eni (mi pare si chiami Saipem) si è dimesso a dicembre perché indagato per sospette tangenti.
La sua buonuscita dopo le dimissioni ammonta, se ho ben capito, a 2 milioni di euro...:5eek:
Si tratta di qualcosa di legale, va detto, ma è opportuna una cifra così mostruosa di questi tempi???

2) Un'azienda vicino Savona, fallita qualche mese fa, aveva 41 dipendenti.
Non ci sono possibilità per garantire la cassa integrazione a tutti, e quindi chi ne usufruisce, a turno, viene estratto a sorte...:5eek:

Due notizie, due facce della stessa medaglia.

siamo in italia è proprio questo lo schifo che succede continuamente...nei paesi civilizzati se un big fa una caxata, si dimette e buonanotte...noi abbiamo le buonuscite anche quando fanno fallire le aziende...e chissà come mai i soldi per le buonuscite si trovano e i soldi per il tfr dei lavoratori...mai
 
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