[Piteglio, PT] Info su impianto Antenna

parallelo nn mi sembra il caso xche' e' un impianto allargato via via con il crescere degli utenti senza nessuna logica.e' un impianto in cascata con pero' parecchie ramificazioni.la nostra idea sarebbe un impianto in derivazione con 3 portanti che partono dal centro del paese.in questo modo possiamo gestire meglio le distanze e studiarle a tavolino.facciamo cosi':io posto lo schema dell'impianto attuale con i punti di riamplificazione e lo schema di come vorremmo fare noi.se poi il segnale nn arriva a tt le utenze visibile dal decoder,basta che esso ci sia anche per poco,alcune utenze singole + lontane potrebbero essere amplificate indipendentemente con amplificatori da interno.cosa che abbiamo gia' fatta presente in assemblea con la pro loco.
 
edsel ha scritto:
... e' un impianto allargato via via con il crescere degli utenti senza nessuna logica ...

:5eek:

edsel ha scritto:
se poi il segnale nn arriva a tt le utenze visibile dal decoder,basta che esso ci sia anche per poco

Questa non l'ho capita ma senza schema non mi esprimerò più. :evil5:

Ciao
 
quasi niente e' comprensibile di questo impianto.infatti ti capisco se nn ti esprimi.se tu fossi qui,probabilmente ti finiresti la testa a forza di grattartela....e grazie x la pazienza,ce ne vuole qui!!!!ciao e in sett posto gli schemi.
 
edsel ha scritto:
quasi niente e' comprensibile di questo impianto.infatti ti capisco se nn ti esprimi.se tu fossi qui,probabilmente ti finiresti la testa a forza di grattartela....e grazie x la pazienza,ce ne vuole qui!!!!ciao e in sett posto gli schemi.

Ti dirò... in questi giorni dovrò preoccuparmi di un impianto unico per 72 appartamenti per un totale di 216 prese. Non sarà facile perchè purtroppo è un impianto con tutti i cavi già posati e dovrò superare alcuni vincoli conseguenti a questo aspetto.
Non mi spaventa perchè ho messo le mani avanti; se non riesco a garantire una distribuzione idonea farò un passo indietro, altrimenti si parte con una distribuzione ex novo.

Fare lavori con vincoli dettati da chi non deve farlo non è giusto nè corretto.
Perlomeno, io, la penso così.

Spero che " in sett" voglia dire in settimana e non in settembre :lol: :lol:
 
sett sta' x settimana,ed infatti ecco lo schema dell'impianto attuale.nn e' accuratissimo,ma le linee principali sono quelle disegnate.ho fatto alcune legende nn particolareggiate x far capire a grandi linee di cosa si tratta.se riesci a farti un'idea,altrimenti vado sul particolare.




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qui ci sn circa 300 prese,ma la cosa difficoltosa sn le distanze da coprire.considera che adesso passa quasi tt sui tetti,noi vorremmo un impianto sottogronda facilmente accessibile con le scale e molto piu' riparato dagli agenti atmosferici.che ne pensi??

qui sotto c'e' il disegno dell'impianto che vorremmo fare noi con 3 linee portanti che servono 3 zone distinte del paese,tutte indipendenti l'una dall'altra.l'unico modo x far restare al buio il paese totalmente e' la rottura dell'antenna.in questo modo possiamo gestire meglio le utenze ed avere un calcolo molto piu' preciso delle dispersioni.e soprattutto abbiamo tutto quanto in sede pro loco con un unico contatore enel(adesso ne abbiamo 2)e tutto quanto al sicuro,al riparo e sottochiave.



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dimmi cosa ne pensi e se hai qualche buon consiglio da darmi,soprattutto sui materiali tipo ampli e distribuzione.mi va bene una risposta anche x settembre....
 
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edsel ha scritto:
sett sta' x settimana,ed infatti ecco lo schema dell'impianto attuale.nn e' accuratissimo,ma le linee principali sono quelle disegnate.

Brrrr! (brivido)
Non ho idea delle lunghezze dei cavi ma continuo a pensare che se ci si vuole ostinare con un impianto dtt, allora è il caso classico da fibra ottica.
In ogni caso senza sapere le distanze, il numero di derivazioni e le tratte di cavo per servire le prese e in particolare la più lontana non so cos'altro aggiungere.

Non ti voglio scoraggiare ma penso che ti stai avventurando per una strada tipo "the long and winding road" come quella dei beatles.

Hai fatto un ipotesi di costi di materiali e posa in opera?

Hai considerato la piattaforma tvsat? Un gruppo di edifici con una parabola forse costa meno.

P.S. posta solo il link alle immagini, appesantiscono la lettura del thread e anche il server che le ospita.
 
considera che adesso funziona....e anche discretamente,con materiali nn all'altezza del dtt.avevamo pensato a gruppi di case servite da un'antenna,ma ripopolare un paesino medioevale con miriadi di antenne nn ci gusta.le abbiamo levate quasi tt!!!!dove l'impianto funziona,lo riaggiorniamo con cavi e distribuzione nuova,dove invece e' pensato male lo riprogettiamo.lo abbiamo gia' fatto in una zona con 10 utenti e 16 prese e funziona benissimo,nonostante il segnale arrivi gia' deteriorato....abbiamo calcolato nn meno di 1 km di cavo e almeno 100 fra partitori e derivatori.per gli amplificatori nn abbiamo ancora deciso,li abbiamo di recupero ma qualcuno lo abbiamo gia' preso nuovo e ci e' servito parecchio.
nn ti chiedo di progettare x me,ma se ogni tanto mi togli qualche dubbio con qualche risp su domande tecniche eti faccio sapere i risultati e magari ci levo le gambe,come si dice noi in toscana.penso che peggiorare nn lo peggioro l'impianto....
 
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E mettere un palo di antenna sul lato opposto del paese, così da frazionare l'impianto in due e ridurre le distanze?

Ci sono altre zone con visibilità verso i ripetitori?
 
la parte opposta del paese e' oscurata da una montagna.nn dico che nn si vede,ma l'antenna a centro paese riceve assai meglio xche' il monte serra e' quasi scoperto.infatti l'antenna c'e' gia' e funziona benissimo.abbiamo bisogno di avere la cosidetta centrale di distribuzione del segnale in un unico posto e dividere il paese in 3 blocchi distinti in modo da poter intervenire in caso di guasti e non oscurare mai totalmente il paese,ma solo in parte.e poi,avendo 3 blocchi distinti,possiamo scollegare via via gli utenti e attaccarli al nuovo pezzo in costruzione testandone il funzionamento.il nostro problema e' calcolare la dispersione dovuta alle utenze(partitori e derivatori)e alla lunghezza del cavo per capire dove posizionare gli amplificatori per rinvigorire il segnale e continuare con la tratta successiva.gli ampli saranno semplici ampli da palo telealimentati con regolazioni separate in modo da poter amplificare le frequenze disperse dal cavo(di solito le piu' alte)ed in modo da avere l'alimentazione elettrica per gli stessi da uno o piu' utenti a scelta(naturalmente saranno gli abitanti abituali,ma in caso di eventuali emergenze avremo piu' opzioni rispetto ad un amplificatore autoalimentato).
 
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lo comprendo che e' un gran casino questo impianto,ma se avete tempo e voglia di risp ai miei dubbi ogni tanto mi date una mano.nn sono un tecnico professionista,quindi magari certi problemi e' la prima volta che li riscontro e nn riesco a risolverli,specie con il dtt.confido nella vostra esperienza.grazie.
 
ho cancellato l'ultimo post xche' mi sembra che sia molto impegnativo questo impianto.lo immaginavo,e' un bel casino,e nn e' facile comprendere come e' articolato,ma alcuni dubbi pensavo di potermeli togliere su questo dtt che a dir la verita' mi sembra solo una fregatura....troppe limitazioni nel suo funzionamento.funziona bene solo se hai una tv in casa,forse....apriro' nuove discussioni via via che ho un problema o voglio avere qualche informazione tecnica,mi sembra la cosa piu' veloce e comoda per me e per il forum.
 
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Mi ero perso questa interessante discussione...
Non dico sia impossibile far funzionare un simile impianto, però serve una ottima progettazione in termini di attenuazioni e riamplificazione (da limitare quanto più possibile) e soprattutto per le dorsali principali usare esclusivamente cavo da 10 mm. e connessioni tramite spine F.
L'idea di sezionare in 3 è buona, ma necessita un calcolo accurato delle perdite, conoscendo lunghezze cavi, loro attenuazione, tipo derivatori e quantità....insomma è praticamente impossibile farlo a distanza. Già sarebbe impegnativo farlo sul posto...
 
per le dorsali ci limitiamo ad utilizzare cavo da 6,8 mm esterno di buonissima qualita'(A++),di piu' nn ce lo possiamo permettere.considerate che adesso ci sono cavi da ridere (vecchi,sbucciati,cotti dal sole e dal gelo),le connessioni ai partitori e derivatori nn sono di tipo f e peraltro l'installatore di prima penso proprio li sbucciasse a mano con le forbici(quindi contatti da rivedere sulle scatole,peraltro rugginose),gran parte dei cavi sono dei 5 mm da interno messi fuori sui tetti e le derivazioni e partizioni non sono state calcolate sicuramente(quando serviva un'utenza in piu' si tagliava il cavo e si aggiungeva un partitore) ecc ecc ecc.e nonostante tutto funziona discretamente(ogni tanto c'e' qualche cedimento su qualche linea ma e' da capire).io credo che usando delle dorsali di qualita' con contatteria f ed usando un po' di testa per un minimo di calcolo del bilanciamento delle utenze(oltre 90 che si sviluppano direi su 400/500 mt di impianto come lunghezza in linea d'aria dalla prima all'ultima),le cose nn possono che migliorare.il problema sara' rimanere nel punto giusto con l'amplificazione.il nostro obiettivo sarebbe raggiungere una buona qualita' del segnale,per la potenza ci potremmo anche accontentare.dovrebbe funzionare.che ne pensate??conta piu' la qualita' del segnale,giusto??fra le altre cose quando ci sono problemi in ricezione il primo e a volte unico pacchetto di canali che sparisce dai televisori e' il pacchetto mediaset che da noi si riceve sul canale 49(698.000 mhz).non siamo ancora riusciti a capire come mai.ne avete un'idea??
 
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ciao Edesel

Ho trovato il post originale e così ho potuto vedere come è impostato questo impianto.
Molto incasinato :) in effetti è difficile fare dei calcoli a priori e penso anch'io che vi convenga dividerlo in sezioni, anche per eventuali ricerca dei guasti in futuro
Attaccare dove capitava un nuovo utente usando dei partitori, come ho visto dalle foto, ovviamente rischiava di disadattare i pezzi delle linee a monte rischiando di far vedere male la TV a chi invece prima la vedeva bene :)

edsel ha scritto:
... rimanere nel punto giusto con l'amplificazione.il nostro obiettivo sarebbe raggiungere una buona qualita' del segnale,per la potenza ci potremmo anche accontentare.dovrebbe funzionare.che ne pensate??conta piu' la qualita' del segnale,giusto??

Ti servono tutte e due, perché di sicuro sarà impossibile adattare in impedenza tutta la linea che farete e probabilmente questa sarà percorsa da ripple di segnale che butteranno sotto l' aggancio dei decoder i segnali delle portanti più deboli specialmente nei punti più lontani ( in pratica non riuscirete ad avere una qualità di segnale perfetta )
Ma non potete nemmeno esagerare con l' amplificazione perché rischiate di avere intermodulazioni causate dall' amplificatore quando saltuariamente in entrata arriveranno segnali più forti da qualche canale di quelli che avete immaginato

P.S: Non so nemmeno se ho detto una cosa sensata, ma penso di sì. ( non sono un esperto)

Aspetta eventuali riscontri da esperti del settore

ciao
 
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abbiamo sperimentato un tratto di impianto che serve 12 utenti con piu' di un decoder collegato per utente sostituendo tutti i cavi,partitori e derivatori il tutto comandato con un centralino da esterno usato con regolazioni indipendenti delle 3 bande e direi che non abbiamo avuto nessun tipo di problema ormai gia' da 3/4 mesi (e la zona era direi la peggiore di tutte).secondo me quando raggiungi un buon livello di qualita' sei gia' oltre meta' dell'opera.spero che qualche esperto confermi la mia opinione,almeno potrei proseguire tranquillo per la mia strada.il problema e' bilanciare a tavolino tutti i tratti di impianto serviti da un amplificatore in modo da avere un controllo sicuro su tutti gli utenti serviti dall'ampli e quindi avere il controllo su quella zona.basilare e' utilizzare ottimo cavo,connettori f e partitori e derivatori di qualita' in modo da non avere nemmeno disturbi (visto che gli utenti sono tantissimi) provenienti dalle utenze.prevedere tutto e' impossibile,ma se c'e' un forum cosi' penso che i problemi,quando ci saranno,potrebbero essere anche risolti.
 
navigando in rete ho letto che generalmente il range di funzionamento del dtt varia da un min di 50 dbmicrov e un max di 74 dbmicrov.leggendo un documento ho invece letto che occorrono 48 dbmicrov per la b III,53 dbmicrov per la b IV e 57 dbmicrov per la b V come valori minimi.qual'e' la verita'??io sto' cercando di calcolare,su ogni singolo utente,un valore minimo di almeno 60 dbmicrov,quindi dovrebbe funzionare egregiamente.ma non vorrei rischiare,con un calo di potenza in antenna dovuto alla propagazione(cosa gia' successa e scritta sul forum) di perdere una o addirittura tutte e due le bande uhf.qualcuno mi puo' dire come regolarmi??
 
edsel ha scritto:
navigando in rete ho letto che generalmente il range di funzionamento del dtt varia da un min di 50 dbmicrov e un max di 74 dbmicrov.leggendo un documento ho invece letto che occorrono 48 dbmicrov per la b III,53 dbmicrov per la b IV e 57 dbmicrov per la b V come valori minimi.qual'e' la verita'??io sto' cercando di calcolare,su ogni singolo utente,un valore minimo di almeno 60 dbmicrov,quindi dovrebbe funzionare egregiamente.ma non vorrei rischiare,con un calo di potenza in antenna dovuto alla propagazione(cosa gia' successa e scritta sul forum) di perdere una o addirittura tutte e due le bande uhf.qualcuno mi puo' dire come regolarmi??

Se ti poni un target di 55-60 dBuV non ti sbagli.

La propagazione non produce un calo di potenza ma semmai conflitti ed interferenze tra diverse emissioni sulla stessa frequenza.
 
se mi dici cosi' allora direi che ci siamo.sto' cercando di rimanere su un minimo di 60 su tutte e 3 le bande principali.puo' darsi allora che la propagazione dia interferenze sempre sulla stessa frequenza??sto' parlando della 698.000 mhz che per noi e' il mux mediaset.abbiamo riscontrato problemi in ricezione non solo sul nostro impianto ma anche su antenne singole.ovvero questa e' la frequenza piu' disturbata (ce ne sono anche altre ma meno importanti).qualche soluzione o per la nostra posizione geografica ci dobbiamo accontentare?fra l'altro,e' possibile misurare in qualche modo l'intensita' del segnale sul cavo senza avere strumenti professionali??bene o male si tratta pur sempre di una tensione ai capi di un cavo.il misuratore di campo ti dice tutto,sono d'accordo,ma per avere una pur minima idea non basta misurare con un semplice tester?o sto' dicendo una bischerata??
 
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riapro questa discussione dopo le delucidazioni riguardo a partitori e derivatori avute su un'altra discussione.nel frattempo ho disegnato 2 schemi di 2 linee del mio impiantone paesano e spero che possiate darmi dei consigli.ho deciso di distribuire il segnale su piu' linee in modo da limitare la dispersione del cavo (quello utilizzato e' il messi e paoloni digit 823 elite classe a++) specialmente alle alte frequenze del dtt,cioe' la banda 5.se dovro' riamplificare (sicuramente in 2 linee ,le piu' lunghe ) lo faro' con 2 ampli offel lr 1/20,un po' vecchiotti ma d'altronde,essendo l'impianto gestito dalla locale pro loco,i fondi non sono tantissimi e poi questo tipo di ampli funziona bene e mi permette di riamplificare le bande 4 e 5 in modo indipendente,cosi' da poter riallineare grosso modo i livelli di segnale delle 2 bande prima di spararli lungo le 2 tratte da riamplificare.spero di aver spiegato abbastanza bene cio' che vogliamo fare e se ci sono consigli (anche sui materiali ) sono sempre bene accetti.intanto posto gli schemi.

http://imageshack.us/a/img819/9824/digitzonapam001.jpg

http://imageshack.us/a/img607/7891/dogitlinea1001.jpg

spero siano leggibili xche' il cad della fracarro con cui li ho progettati mi permette solo di stampare lo schema,che poi ho scannerizzato e postato e questo e' il max risultato che ho ottenuto.comunque dentro i rettangoli di ogni utenza ci sono i valori in dbuv della banda 5 e 4 in sequenza.spero siano abbastanza leggibili.
 
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edsel ha scritto:
r
spero siano leggibili xche' il cad della fracarro con cui li ho progettati mi permette solo di stampare lo schema,che poi ho scannerizzato

Si vede male.

Prova con questo:
http://sourceforge.net/projects/pdfcreator/

Ti installa una stampante virtuale che ti genera un pdf, basta che quando stampi dal programma tu indichi "pdfcreator" come stampante.
 
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