Possibile interferenza da due ripetitori

Bene dalla foto sembrava cosi e il mio post dove lo dico e rimasto al 54, non è stato neppure modificato.
Gherardo vedi io non escludo nulla , specialmente dopo che ho fatto una manutenzione su un impianto che aveva una direttiva conica in vetro che pesava 2kg ed era ancora un prototipo.

Tornando al discorso della possibile interferenza.
Posso dirti anche che i pochi pannelli singoli che ho installato avevano una direttività pietosa , maggiore di 80° , non 30° e neppure 60° come dici.
Ho avuto modo anche di confrontare la Fracarro PU16 a 4 pannelli con la mia accoppiata a quattro antenne k47D e il confronto è stato imbarazzante, ovviamente le k47 sono ancora li a fare bene il loro lavoro, ovvero fare ricadere in un nullo da 20 dB il 49 da Valcava e guadagnare da Velo. La PU16 lo venduta su ebay perche non volevo darla a nessuno dei miei clienti.

Ovviamente non stiamo assolutamente affermando che le antenne a pannello sono direttive, non sono omnidirezionali si, ma la direttività è molto blanda.

cè stato un esempio di un utente su un pannello ottimizzato per 100KHz da 446 a 446.1MHz per usi radioamatoriale, e potrebbe anche essere possibile che in quella porzione di banda abbia 30° in H.

aldifuori di ciò i panel singoli in commercio sono tutti intorno ai 60° in H.

accoppiandole in orizzontale o verticale si ottengono i soliti risultati, ovvero il lobo si stringe in H e in V, come accade anche per la altre antenne.

Bel lavoro delle 4x K47d accoppiate per far ricadere in un nullo il 49 di Valcava a favore di Velo. la confi era 4 in H o 2+2 H/V?

immagino che le interdistanze tra le antenne, tu che sei certosino in queste cose, le hai calcolate al millimetro per il 49 e per l'angolo dell'interferente da eliminare.

è chiaro che un quad panel "ottimizzato" su tutta la uhf non potrà mai essere così performante come qualcosa di estremamente ottimizzato alfine di un risultato.

Un plauso per la soluzione adottata!!!
 
È da pagine che stavo cercando di spiegarlo...il pannello. Tornando in tema di ricezione il pannello si rivela spesso utile in quelle situazioni senza ottica a causa di ostacoli vicini (palazzi) inquanto ricevendo su 4 dipoli riesce a sfruttare al meglio le stratificazioni del segnale.

Per tornare sul concreto (non che il resto non sia concreto...più concreto della Fisica cosa c'è?... :D ), intendo tornando alle applicazioni, questa cosa che dici mi ha sempre molto intrigato, perchè di solito è vera, ma secondo me per qualche altro motivo...la spiegazione che hai dato, che si sente spesso, non mi convince per niente, perchè non puoi dire più su c'è il segnale e zap lo prendo con il dipolo di sopra... :D
Trattandosi di riflessioni sono sempre sfasate e ci penserebbero i dipoli di sotto a cancellare il beneficio... ;)
 
Per tornare sul concreto (non che il resto non sia concreto...più concreto della Fisica cosa c'è?... :D ), intendo tornando alle applicazioni, questa cosa che dici mi ha sempre molto intrigato, perchè di solito è vera, ma secondo me per qualche altro motivo...la spiegazione che hai dato, che si sente spesso, non mi convince per niente, perchè non puoi dire più su c'è il segnale e zap lo prendo con il dipolo di sopra... :D
Trattandosi di riflessioni sono sempre sfasate e ci penserebbero i dipoli di sotto a cancellare il beneficio... ;)

intendi per il discorso dell'inversione di fase dei dipoli esterni?
 
Ultima modifica:
se intendi l'inversione sul bus bilanciato di accoppiamento è solo per un'allineamento di fase elettrica perchè l'rf dei dipoli più esterni avendo un persorso + lungo, senza l'inversione sul bus, si annullerebbe sul bus stesso
 
intendi per il discorso dell'inversione di fase sei dipoli esterni?

Ma no, tutto quel che è calcolato ci sta...
Intendevo la teoria di Gherardo, che l'ho sentita mille volte anche da altri, se non l'hai mai sentita te la specifico meglio: si dice spesso che in presenza di riflessioni, mancanza di otticità eccetera, i pannelli fanno miracoli...e fin qui ci siamo, magari non miracoli, ma si comportano bene, provato sul campo abbondantemente...
Ma quando te la spiegano in quel modo mi ronzano le orecchie, che è un sintomo che non ci credo per niente... :D
In pratica dicono, data per ipotesi la presenza di stratificazione (io dico sempre della "cosiddetta" stratificazione, perchè anche qui ci sarebbe molto da dire...), un'antenna che ha diversi elementi attivi in collineare verticale ha più possibilità di ricevere il segnale.
Primo per me è una cosa troppo meccanicistica (ooop il segnale è qua lo prendo con questo dipolo, ooops è sotto lo prendo con l'altro...sembra la storia del diversity fatto con componentistica analogica, che era una gran boiata...)
Avevo infatti detto che questa interpretazione non tiene conto del fatto che, se c'è una stratificazione da manifestarsi in un paio di lunghezze d'onda, deve essere così spinta per la presenza di riflessioni.
Che caratteristiche hanno le riflessioni, tipicamente? Di subire ritardi diversi e quindi di non arrivare in fase al dipolo o ai dipoli in questo caso.
Quindi la moltiplicazione degli elementi "attivi" (dipoli in array) aumenterebbe probabilisticamente di ricevere riflessioni sfasate tra di loro, quindi per me la dimostrazione non è buona... ;)
Resta il mistero di perchè effettivamente i pannelli in quei casi non vadano malaccio, anzi... :D
 
Ultima modifica:
se intendi l'inversione sul bus bilanciato di accoppiamento è solo per un'allineamento di fase elettrica perchè l'rf dei dipoli più esterni avendo un persorso + lungo, senza l'inversione sul bus, si annullerebbe sul bus stesso
Scusa, ci ho messo un po' a scrivere...
Non ho preso in considerazione questo fatto perchè è calcolato, anche questa piccola cosa è calcolata, a riprova che non si scherza con le fasi tra i dipoli... ;)
 
Areggio,
Dovrebbe centrare con la teoria dell'area di cattura d'antenna , una delle teorie come altezza efficace.
Comunque l'antenna molto grande e anche quella che capta maggiori interferenze nel lobo secondario e quindi e vero che ha una temperatura di antenna minore perche e molto direttiva ma e anche possibile che riesca a trasdurre segnali che una piccola antenno non riuscirebbe.
Quindi potrebbe essere secondo questa teoria che col fatto che l'elemento superiore o quello inferiore si trovino in un punto dove il campo elettrico e maggiore, queste riascano ad attirarlo se entrano in contatto.
Poi se la risonanza dell'antenna e corretta per quel segnale, questo si propaga verso l'antenna.
Per esempio ho avuto modo di fare misure a banda larga con un Narda per alcuni giorni , si sono fatte un sacco di misure del campo elettrico in tre altezze , tipo 1mt 1,5 e 2 mt, lo strumento ti fornisce sempre tre volori diversi. Per fare queste misure si usa un cavalletto di legno proprio per evitare che il sostegno dello strumento interagisca con la misura.

Poi il pannello avendo un lobo verticale molto stretto riesce meglio a discriminare le riflessioni che arrivano dal basso.
 
Ultima modifica:
Areggio,
Dovrebbe centrare con la teoria dell'area di cattura d'antenna , una delle teorie come altezza efficace.
Comunque l'antenna molto grande e anche quella che capta maggiori interferenze nel lobo secondario e quindi e vero che ha una temperatura di antenna minore perche e molto direttiva ma e anche possibile che riesca a trasdurre segnali che una piccola antenno non riuscirebbe.
Quindi potrebbe essere secondo questa teoria che col fatto che l'elemento superiore o quello inferiore si trovino in un punto dove il campo elettrico e maggiore, queste riascano ad attirarlo se entrano in contatto.
Poi se la risonanza dell'antenna e corretta per quel segnale, questo si propaga verso l'antenna.
Per esempio ho avuto modo di fare misure a banda larga con un Narda per alcuni giorni , si sono fatte un sacco di misure del campo elettrico in tre altezze , tipo 1mt 1,5 e 2 mt, lo strumento ti fornisce sempre tre volori diversi. Per fare queste misure si usa un cavalletto di legno proprio per evitare che il sostegno dello strumento interagisca con la misura.
Quanta carne al fuoco...qui c'è da mangiare per un mese... ;)
Dici delle cose che me ne fanno venire in mente altre...ma che mi fanno pensare "sì, però..."...
Forse non è orario... :D
 
Ho aggiunto anche che la differenza potrebbe essere dovuta anche al fatto che un pannello avendo il lobo verticale stretto avra sicuramente un miglior rapporto segnale interferenze se ci sono segnali che arrivano di rimbalzo.

Bisognerebbe indagare caso per caso di che miglioramento si tratta.
Comunque in ambito antennistico non viene molto utilizzata, almeno qui dalle mie parti non se ne vedono più in giro.
 
Ne dico solo una, di considerazioni, poi mi sa che stacco...
Di fatto la tua interpretazione è al contrario proprio totale di quella di Gherardo...lui vede ogni dipolo del pannello come elemento indipendente (troppo indipendente, secondo me)...
Tu vedi il tutto come un unicum e in effetti sono elementi coordinati in sistema, ci applichiamo quel principio lì?
Vediamo...
Poi l'ultima cosa che dici tira in ballo la stratificazione, magari con un esperimento che vola un po' più alto del solito (come metodologia, non come altezza...) e allora si può parlare proprio di stratificazione, pulita (mentre per me spesso sui tetti ci accorgiamo semplicemente di riflessioni o interazioni con altri oggetti, oppure di interferenzialità differente in diversi punti fra segnali isofrequenziali...)
 
Ho aggiunto anche che la differenza potrebbe essere dovuta anche al fatto che un pannello avendo il lobo verticale stretto avra sicuramente un miglior rapporto segnale interferenze se ci sono segnali che arrivano di rimbalzo.

Bisognerebbe indagare caso per caso di che miglioramento si tratta.
Comunque in ambito antennistico non viene molto utilizzata, almeno qui dalle mie parti non se ne vedono più in giro.
Sì, guarda, alla fine, questa, che è la cosa più terra terra, forse è la più vera...
Ahah terra terra...ho detto una battuta involontaria... :D
Perchè il fatto che ci interessa in questo caso è di tirare su meno interferenze dal basso, stringendo il lobo verticale... ;)
 
Ne dico solo una, di considerazioni, poi mi sa che stacco...
Di fatto la tua interpretazione è al contrario proprio totale di quella di Gherardo...lui vede ogni dipolo del pannello come elemento indipendente (troppo indipendente, secondo me)...
Tu vedi il tutto come un unicum e in effetti sono elementi coordinati in sistema, ci applichiamo quel principio lì?
Vediamo...
Poi l'ultima cosa che dici tira in ballo la stratificazione, magari con un esperimento che vola un po' più alto del solito (come metodologia, non come altezza...) e allora si può parlare proprio di stratificazione, pulita (mentre per me spesso sui tetti ci accorgiamo semplicemente di riflessioni o interazioni con altri oggetti, oppure di interferenzialità differente in diversi punti fra segnali isofrequenziali...)

Si stacco anche io rispondo a questo che mi sembra interessante come argomento.
In effetti ragiono su sistemi di antenne e non singoli elementi che la compongono. Per quanto riguarda le riflessioni ci sono e anche tante, per avere riscontri su certi dubbi bisognerebbe essere in alto e ci dovrebbe essere un segnale piano, "onda piana " se esiste.

Sempre al riguardo a questo discorso mi è capitato un caso che avevo dovuto spostare un 95 elementi per colpa di interferenze fastidiose e la posizionai con una staffa ad L sul muro ascensore, in quel caso l'antenna aveva il riflettore che usciva dal muro e l'nterferenza per qualche ragione entrava ugualmente, forse dal riflettore, chissa.
Be sostituito l'antenna con una k47 il problema si era risolto completamente.
 
Bel lavoro delle 4x K47d accoppiate per far ricadere in un nullo il 49 di Valcava a favore di Velo. la confi era 4 in H o 2+2 H/V?

immagino che le interdistanze tra le antenne, tu che sei certosino in queste cose, le hai calcolate al millimetro per il 49 e per l'angolo dell'interferente da eliminare.

Si avevo fatto tre calcoli differenti per la composizione a quadato, distanza piano orizzontal e verticale e ritocco finale controllando la distanza per il nullo sul canale indesiderato.
Avevo postato anche le foto sul forum.
 
Ma no, tutto quel che è calcolato ci sta...
Intendevo la teoria di Gherardo, che l'ho sentita mille volte anche da altri, se non l'hai mai sentita te la specifico meglio: si dice spesso che in presenza di riflessioni, mancanza di otticità eccetera, i pannelli fanno miracoli...e fin qui ci siamo, magari non miracoli, ma si comportano bene, provato sul campo abbondantemente...
Ma quando te la spiegano in quel modo mi ronzano le orecchie, che è un sintomo che non ci credo per niente... :D
In pratica dicono, data per ipotesi la presenza di stratificazione (io dico sempre della "cosiddetta" stratificazione, perchè anche qui ci sarebbe molto da dire...), un'antenna che ha diversi elementi attivi in collineare verticale ha più possibilità di ricevere il segnale.
Primo per me è una cosa troppo meccanicistica (ooop il segnale è qua lo prendo con questo dipolo, ooops è sotto lo prendo con l'altro...sembra la storia del diversity fatto con componentistica analogica, che era una gran boiata...)
Avevo infatti detto che questa interpretazione non tiene conto del fatto che, se c'è una stratificazione da manifestarsi in un paio di lunghezze d'onda, deve essere così spinta per la presenza di riflessioni.
Che caratteristiche hanno le riflessioni, tipicamente? Di subire ritardi diversi e quindi di non arrivare in fase al dipolo o ai dipoli in questo caso.
Quindi la moltiplicazione degli elementi "attivi" (dipoli in array) aumenterebbe probabilisticamente di ricevere riflessioni sfasate tra di loro, quindi per me la dimostrazione non è buona... ;)
Resta il mistero di perchè effettivamente i pannelli in quei casi non vadano malaccio, anzi... :D

Da quanto penso di aver capito le stratificazioni non sono necessariamente sempre segnale in fase o segnale in controfase tipico dei segnali in campo libero (grandi pianure o sul mare) e li il pannello quasi sempre non serve a niente...invece nei casi di ostacoli molto vicini come grossi edifici, ci siamo accorti che il segnale si stratifica in strati dove é forte e in strati dove é basso, e lo si nota alzando o abbassando una normale yagi su e giu per il palo. Il fatto é che ogni settimana i clienti ci chiamavano lamentando assenza di segnale, infatti accorsi sul posto ogni volta si doveva spostare l'antenna piu su o piu giu di qualche decina di cm per catturarlo nuovamente, in pratica queste stratificazioni variano di continuo posizione nel tempo! Una soluzione era quella di accoppiare due yagi una sopra l'altra, il pannello, che di antenne yagi ha 4 una sopra l'altra, risolse il fenomeno ancora meglio; anche se la soluzione del pannello é un po' piu grezza, é simile a quello che succede sui ricevitori tipici dei radiomicrofoni dotati del sistema "diversity"(che non é una boiata) con le due antenne, dove si nota che semplicemente il segnale viene ricevuto da una o l'altra antenna mentre il soggetto cammina per lo studio evitando di molto le evanescenze. In ogni caso, come hai notato anche tu, é ormai piu che risaputo e dimostrato che dove si é costretti a ricevere dietro ad un palazzone o altro ostacolo molto vicino il pannello fa eccome la differenza, e questo semplicemente perché la sua area di cattura é maggiore di una yagi.
 
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Trattandosi di riflessioni sono sempre sfasate e ci penserebbero i dipoli di sotto a cancellare il beneficio... ;)

Questo è sicuro, la differenza di fase dell’eco rispetto al principale man mano che aumenta fa ridurre l’intensità di segnale complessivo.
Questo problema degli echi ci si imbattono i progettisti di antenne veri, quelli che fanno misure su antenna per testarne il guadagno. La matematica ti può dare la prova che il risultato finale è diverso da quello pratico in quanto esiste una variabile.
Mi spiego meglio, se hai due antenne poste alla esatta distanza di 1km e conosci il guadagno, perdite di cavi e potenza del trasmettitore, puoi risalire ad un numero in dBuV che dovresti ricevere dall’antenna rx. Appunto dovresti! nella pratica non è così, ci si può solo avvicinare a quel numero, in funzione se alzi o abbassi l'antenna. La maggiore coerenza avviene solo ad una altezza dal suolo di diverse decine o centinaia di lunghezze d’onda, oppure in camera anecoica.

Se il pannello e stretto in verticale si avrà un effetto diverso, anche di livello del segnale rispetto ad una antenna yagi che ha ul lobo verticale molto più largo. Dato porò che le antenne si cerca di metterle il più in alto possibile e le interferenze maggiori derivano da altri trasmettitori, si intuisce per qui gli antennisti in genere non usano questo tipo di antenna.
 
Ancora una domanda, ricevendo il segnale in orizzontale bisogna tenere conto della differenza di altezza del trasmettitore rispetto a dove è piazzata l'antenna e di conseguenza inclinarla verso il basso/alto o è sempre meglio tenerla più dritta possibile?
 
Grazie.
Figurati,anche se non ne ho capito molto è stata interessante la discussione:)
 
Soltanto se uno abita ai piedi della montagna dove sta il trasmettitore si deve inclinarla verso l'alto; scusa per averti rubato il thread! :)
Il che capita, eh, sembra dire una cosa strana, ma io cito sempre l'esempio della cittadina di Tenda, un tempo italiana, ora in Francia.
Il ripetitore è a picco sul Paese, sul colle che lo domina col cimitero e i resti di una vecchia torre...
Ci sono delle case che hanno l'antenna del tutto impennata, praticamente guardano su quasi in verticale... :D
 
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