pubblicita' tetrapak

andresa

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amme' mi pare una pigliata per il.......

che mi frega se in svezia hanno aumentato del 70% le foreste........

la fabbrica e' in italia..... qua quanti alberi hanno piantato??????

:evil5:
 
la carta/cartone che hanno fabbricato però è stata presa dagli alberi svedesi (secondo la pubblicità)
 
alex86 ha scritto:
la carta/cartone che hanno fabbricato però è stata presa dagli alberi svedesi (secondo la pubblicità)
:eusa_think:

ne sono poco convinto.... mo faccio qualche ricerca.....:badgrin:
 
A quanto mi ha detto mia moglie (esperta di cassonetti di riciclo:D ) il tetrapack non è riciclabile e va smaltito sul cassonetto dei rifiuti solidi.

Non vorrei che fosse la storia della coperta troppo corta.
meno alberi tagliati ma più rifiuti speciali:doubt:

Aspettiamo il post di qualche esperto in materia;)
 
dalle mie parti ora il tetrapak và assieme alla carta e parrebbe che lo reciclano

Io comunque il latte lo preferisco in bottiglia di pet che si puo da sempre reciclare
 
gig60 ha scritto:
A quanto mi ha detto mia moglie (esperta di cassonetti di riciclo:D ) il tetrapack non è riciclabile e va smaltito sul cassonetto dei rifiuti solidi.

Non vorrei che fosse la storia della coperta troppo corta.
meno alberi tagliati ma più rifiuti speciali:doubt:

Aspettiamo il post di qualche esperto in materia;)

infatti ci propinano l'alta concentrazione di alberi scordandosi che nel tetrapack ce' anche l'alluminio e che nessuno in europa e' attrezzato a riciclarlo.......

il panted lo detiene l'universita di CAMPINA S.PAULO BRASILE......

e nessuno fa' niente per comprare la licenza e darsi a questo business :eusa_wall: :eusa_wall: :eusa_wall: e poi dovrebbero piantare gli alberi anche dove PRODUCONO.....

per compensare l'inquinamento di co2 nel luogo.....
 
Voglio vedere tutti senza tetrapack come fareste :badgrin:
 
èccomi l'esperto su come si fà quell'imballo sò io dato che ci lavoro:crybaby2: ma aime sono dalla parte opposta la tetra ci fa chiudere(speriamo di no) dato che è la nostra peggiore concorrente con il 98% del mercato a suo favore poi circa il 2% cè la ipi e poi noi:crybaby2: comunque il riciclo è difficoltoso dato che il cartone è accoppiato con l'alluminio :eusa_think:
 
alex86 ha scritto:
Voglio vedere tutti senza tetrapack come fareste :badgrin:

Mah non credo sarebbe impossibile sopravvivere.
A quanto ne so a casa mia nel tetrapack entrano solo il latte, i fratini ed i succhi di frutta. .
Se li mettono nelle bottiglie di PET che sono riciclabili no credo mi sconvolgerebbe la vita.
Salvo che poi, tra qualche anno, non ci dicano che latte nel PET è dannoso per la salute.
 
il tetrapak non è di nessuna utilità anzi...io quando posso evito es visto che il latte fresco si trova dopo la storia dell'inchiostro sia in bottiglia di pet che in tetrapak io compro sempre in bottiglia e vedo che ormai sul latte fresco il tetrapak è quasi scomparso

Il fatto delle foreste norvegesi è fuorviante anche perchè i boschi di un certo tipo non tutelano la biodiversità perchè piantano una specie sola
 
liebherr ha scritto:
il tetrapak non è di nessuna utilità anzi...io quando posso evito es visto che il latte fresco si trova dopo la storia dell'inchiostro sia in bottiglia di pet che in tetrapak io compro sempre in bottiglia e vedo che ormai sul latte fresco il tetrapak è quasi scomparso
Il fatto delle foreste norvegesi è fuorviante anche perchè i boschi di un certo tipo non tutelano la biodiversità perchè piantano una specie sola
verissimo.................

ma forse in norvegia come albweri ci anno solo i PINI NORVEGGESI.......:lol:
 
Ultima modifica di un moderatore:
gig60 ha scritto:
Mah non credo sarebbe impossibile sopravvivere.
A quanto ne so a casa mia nel tetrapack entrano solo il latte, i fratini ed i succhi di frutta. .
Se li mettono nelle bottiglie di PET che sono riciclabili no credo mi sconvolgerebbe la vita.
Salvo che poi, tra qualche anno, non ci dicano che latte nel PET è dannoso per la salute.
Ma il PET non è l'involucro di vetro? O sbaglio? Fosse così, sarebbe un pesante aggravio dei costi di produzione.
 
alex86 ha scritto:
Ma il PET non è l'involucro di vetro? O sbaglio? Fosse così, sarebbe un pesante aggravio dei costi di produzione.


alex... che fai toppi........


PET e la bottiglia di plastica :badgrin:
 
liebherr ha scritto:
il tetrapak non è di nessuna utilità anzi...io quando posso evito es visto che il latte fresco si trova dopo la storia dell'inchiostro sia in bottiglia di pet che in tetrapak io compro sempre in bottiglia e vedo che ormai sul latte fresco il tetrapak è quasi scomparso

Il fatto delle foreste norvegesi è fuorviante anche perchè i boschi di un certo tipo non tutelano la biodiversità perchè piantano una specie sola
probabilmente proprio per via di quel problema dell'inchiostro hanno un calo nelle vendite e allora :D devono fare pubblicità:D
 
andresa ha scritto:
liebherr ha scritto:
Il fatto delle foreste norvegesi è fuorviante anche perchè i boschi di un certo tipo non tutelano la biodiversità perchè piantano una specie sola[/quote]verissimo.................

ma forse in norvegia come albweri ci anno solo i PINI NORVEGGESI.......:lol:

Forse il recupero delle foreste norvegesi non compensa il continuo disboscamento di quelle amazzoniche che poi, a quanto ho capito, è una delle principali cause del mutamento climatico:doubt:
 
alex86 ha scritto:
Ma il PET non è l'involucro di vetro? O sbaglio? Fosse così, sarebbe un pesante aggravio dei costi di produzione.
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]1) P.E. (POLIETILENE)
I principali manufatti in polietilene sono: sacchetti per la spesa e per la spazzatura, flaconi di shampoo, detersivo, ecc., teloni agricoli, taniche, tappi per spray, secchi per vernici e per la spazzatura. É un materiale straordinariamente riciclabile grazie alla facilità di riutilizzo degli scarti di produzione e alla sua scarsa degradabilità.
E' il composto dei tappi di plastica che si dividono in light density e high density, cioè su bassa e alta qualità. Questo composto ha un buon valore di mercato tra le plastiche riciclate. E' riutilizzabile per tutte le lavorazioni colorate e di qualunque spessore, come ad esempio sedie di plastica da giardino ma anche contenitori per alimenti.
Una tonnellata di tappi corrisponde a circa 400.000 pezzi.
Il P.E. riciclato viene utilizzato per la realizzazione di contenitori per detergenti con uno strato di materiale riciclato pari al 25% della bottiglia. Altri utilizzi riguardano tappi e pellicole per sacchi della spazzatura.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]2) P.E.T. (polietilen-tereftalato)
Il P.E.T. è la tipica plastica delle bottiglie d'acqua e di altre bevande gassate. Contiene il 99% di una sostanza che consente una maggiore consistenza alla spinta centrifuga che il liquido esercita sull'involucro e determina la possibilità di trasparenza. Appartiene al gruppo dei poliesteri. Il PET viene prodotto al 100% con petrolio o gas naturale. Da circa 1,9 kg di petrolio grezzo si ottiene approssimativamente 1 kg di PET. Il PET è molto leggero (circa 40 grammi per bottiglia da 1,5 litri), infrangibile e riciclabile al 100%. La produzione di riciclato di PET da bottiglie vuote richiede il 60% di energia in meno rispetto al PET nuovo, ha ottime possibilità di riciclaggio nel settore dei tessuti (vedi il Pile, interni auto, ecc.). Il P.E.T. viene utilizzato anche per: film per alimenti, palloni sonda, tessuti, bicchieri.
Vengono riciclate solo le bottiglie in PET dalle bibite e, per diverso riutilizzo, dal latte. Il P.E.T. riciclato viene inoltre utilizzato (mischiato con il polimero vergine) per la produzione di nuovi contenitori trasparenti per detergenti.
La legge italiana consente la raccolta di PET solo a società autorizzate.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]3) P.P. (polipropilene)
É impiegato nel settore medico (siringhe monouso), in quello degli elettrodomestici e per la fabbricazione di stoviglie e secchi per vernici e spazzatura.
I principali tipi di manufatti in P.P. sono: bicchieri di plastica, yogurt, nastri adesivi, bottiglie. Insieme al P.E. costituisce il 60% della plastica contenuta nella spazzatura.
Allo stato attuale l'unico materiale riciclato è quello scartato dalle lavorazioni interne, in progetto il riutilizzo per parti di macchinari tessili in sostituzione delle parti metalliche.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]4) P.S. (polistirene)
Ha caratteristica di buon resistenza alle sollecitazioni pesanti. E' una plastica che viene usata per i prodotti alimentari (contenitori monouso) e di imballaggio. Nella sua forma espansa è impiegato nell'edilizia per il suo potere isolante. I principali manufatti in P.S. sono: TV, telefoni, stoviglie astucci, scatole, sottotorte, contenitori per formaggi, vaschette per frigoriferi, giocattoli, pettini, articoli musicali, ecc.
Non ha una rilevante possibilità di riciclaggio, ma il polistirene espanso (E.P.S.) viene riutilizzato in agricoltura per facilitare il drenaggio e come ausiliario della concimazione, oltre che nell'edilizia per la produzione di blocchi e imballaggi.
[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]5) P.V.C. (Cloruro di polivinile)
E' il tipo di plastica più pericoloso. É' un polimero con buona permeabilità all'acqua e ai gas, per questo è il più diffuso nelle applicazioni biomediche (fiale, sacche per drenaggi, cateteri, ecc.) e nel settore dell'edilizia. Viene utilizzato anche per bottiglie per bevande non gassate, flaconi di detersivo, shampoo, cosmetici, sacchetti della spesa, confezioni delle uova e dei cioccolatini.
Per le sue caratteristiche il P.V.C. è difficilmente riutilizzabile. Uno smaltimento non corretto può essere molto pericoloso: la combustione del PVC libera composti cancerogeni a base di cloro (diossine e furani) e genera acido muriatico in forma gassosa, uno dei responsabili delle piogge acide.
Da diverso tempo si chiede che non ne venga consentito l'uso per gli alimenti.
Il P.V.C. riciclato viene impiegato prevalentemente nel settore edile per la produzione di piastrelle, tubi, raccordi, ecc.
[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]La plastica riciclata eterogenea, invece, viene impiegata di solito per la produzione di elementi di arredo urbano (panchine, recinzioni), giochi per bambini, cartellonistica stradale. [/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]La riciclabilità non è solo legata al fatto di appartenere alla categoria delle resine termoplastiche, ma è richiesta anche una loro omogeneità che deve superare il 95-99%.[/FONT]
 
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