Quale criterio per le tv locali nel range 06-59 uhf dopo abbandono coatto 61-69 uhf?

CHRIS 86 ha scritto:
eh no, non mi sembra una cosa da poco questa. fare subito delle assegnazioni escludendo le frequenze lte avrebbe gia delineato meglio il quadro frequenziale, avrebbe costretto fin da subito a delle soluzioni per attuarlo, e non rimandando tutto all ultimo come e stato fatto. a questo si aggiunge che tutta questa incertezza e confusione non puo che aver costretto delle emittenti a mettere in stand-by dei progetti e degli accordi, il che equivale ad un lento trascinarsi con progetti ridimensionati e in sospeso in questa fase, in attesa di capire come si evolvera la situazione. pero intanto che tutto e in standby, i costi di gestione li devono mettere, quindi ad oggi probabilmente i bilanci non penso siano proprio rosei... non mi sembra cosi irrilevante la mossa di non avere preso decisioni fin da subito
Quando fecero le prime assegnazioni per i primi switch-off ("a carattere provvisorio") l'LTE doveva partire nel 2015. La decisione di liberare gli 800MHz entro il 31/12/2012 è arrivata quest'anno, però sapevano fin dall'inizio che le frequenze ottenute non erano definitive.
 
CHRIS 86 ha scritto:
ok, le frequenze sono dello stato e ne può fare quello che vuole quando vuole senza dover chiedere a nessuno il permesso.

ma questi operatori vengono sbattuti da una parte all altra senza saperlo, e fino a prova contraria adeguare la copertura non e uno scherzo neanche per loro, come non lo e neanche fare accordi commerciali, affittare capacita trasmissiva a emittenti terze, ecc.

quindi una forma di rispetto per degli imprenditori andrebbe garantita, e invece qui si cambiano ogni giorno le carte in tavola. must carry, impossibilità prima di ospitare emittenti nazionali e adesso invece si, masterplan che stravolgono lo spettro frequenziale analogico, emittenti che si trovano sbattute su queste frequenze lte senza un criterio e logica, e rimangono con il cerino in mano...

e a questo si aggiunge l impossibilita di discuterne seriamente prima, con le porte delle sedi competenti sempre chiuse al dialogo, e poi tanto per non farci mancare niente, la minaccia di liberazione coatta delle frequenze.

mi sembra un po troppo, non credi?
Quello che le TV locali hanno diritto di pretendere è un indennizzo per la perdita dell'avviamento aziendale, né più né meno. E quello verrà coperto, anche se si può discutere sulla quantità, sebbene, fosse per me, quei soldi li darei alla Polizia e ai Vigili del Fuoco, piuttosto che agli editori TV locali, ma vabbe', ci lavora gente anche lì (non tantissima) e bisogna tenerne conto.

Non c'è invece alcun diritto alla "concertazione" con lo Stato per l'uso delle frequenze.

Le regole e le modalità le detta lo Stato e l'azienda le subisce nei limiti di legge.

Guarda che è così per tutte le concessioni. Anzi, per la televisione sono già state fatte una montagna di eccezioni legate alla sopravvivenza dell'informazione locale.

Fossimo in un paese normale, tutte le frequenze sarebbero state assegnate per graduatoria a livello nazionale, in base agli investimenti e al prodotto da offrire, ma siamo in Italia e siamo ancora qui a discutere se televisioni con 2 dipendenti e 80.000 euro di fatturato (sono le medie secondo FRT tra le piccole TV) debbano ancora avere la propria frequenza singola per diventare "operatori di rete".

Ci sono molti altri settori concessionari in cui solo chi ha tanti soldi può entrare (telefonia, impiantistica mineraria, autoservizi su vasta scala, ... ) e non si fanno tutte queste storie. :icon_rolleyes:
 
388 ha scritto:
Quando fecero le prime assegnazioni per i primi switch-off ("a carattere provvisorio") l'LTE doveva partire nel 2015. La decisione di liberare gli 800MHz entro il 31/12/2012 è arrivata quest'anno, però sapevano fin dall'inizio che le frequenze ottenute non erano definitive.
esatto, ma proprio per questo sapendo che comunque queste frequenze lte andavano liberate per disposizioni UE, si potevano gia stabilire delle scadenze piu ravvicinate, o comunque in ogni caso un attuazione dei masterplan che non includessero tali frequenze. invece come sempre si fa in Italia, si rimanda sempre tutto fino a quando si riesce, si puo, e a volte anche oltre, e poi ci si trova all'improvviso con tutti i nodi che vengono al pettine. affrontare in maniera seria fin da subito un problema che tutti sapevano che vi si sarebbe andati incontro, avrebbe permesso dei tavoli di confronto, da fare anche in tranquillita visto che c era tempo e margini per trattare. cosi non e stato
 
L_Rogue ha scritto:
Quello che le TV locali hanno diritto di pretendere è un indennizzo per la perdita dell'avviamento aziendale, né più né meno. E quello verrà coperto, anche se si può discutere sulla quantità, sebbene, fosse per me, quei soldi li darei alla Polizia e ai Vigili del Fuoco, piuttosto che agli editori TV locali, ma vabbe', ci lavora gente anche lì (non tantissima) e bisogna tenerne conto.

Non c'è invece alcun diritto alla "concertazione" con lo Stato per l'uso delle frequenze.

Le regole e le modalità le detta lo Stato e l'azienda le subisce nei limiti di legge.

Guarda che è così per tutte le concessioni. Anzi, per la televisione sono già state fatte una montagna di eccezioni legate alla sopravvivenza dell'informazione locale.

Fossimo in un paese normale, tutte le frequenze sarebbero state assegnate per graduatoria a livello nazionale, in base agli investimenti e al prodotto da offrire, ma siamo in Italia e siamo ancora qui a discutere se televisioni con 2 dipendenti e 80.000 euro di fatturato (sono le medie secondo FRT tra le piccole TV) debbano ancora avere la propria frequenza singola per diventare "operatori di rete".

Ci sono molti altri settori concessionari in cui solo chi ha tanti soldi può entrare (telefonia, impiantistica mineraria, autoservizi su vasta scala, ... ) e non si fanno tutte queste storie. :icon_rolleyes:
ovviamente sono d'accordo che certamente questo indennizzo poteva essere dato ad enti piu rilevanti degli operatori locali televisivi, a cui aggiungo che in un paese serio non sarebbe stato neanche permesso di proliferarsi in questo modo il fenomeno solo nostrano in questi termini dell emittenza locale, che ha creato questa situazione anche di microaziende che devono essere trattate alla stregua di quelle maggiori

quindi fatta questa doverosa premessa, pero affrontando la realta soprassedendo su una mancata chiusura del mercato televisivo ad un solo certo tipo di operatori e aziende, che avrebbe portato ad una forte scrematura, pero non si capisce con quale criterio ad esempio piublu che aveva due frequenze uhf in analogico, si e ritrovata ad averne una su frequenze lte e l altra vhf. a questo punto era meglio un criterio univoco meritocratico, ma cosi come e oggi, sono inspiegabili molte troppe cose sulla composizione dei masterplan, ed e normale che ci sia forte risentimento. poi ci sono delle forme di protesta che sono da condannare e che fanno passare piublu dalla parte del torto in ogni caso, pero ad esempio questo e un esempio lampante.

lo stato aveva i mezzi, e li ha ancora per creare una certa selettività nel filtraggio dell emittenza locale, pero non ha mai fatto nulla per farlo, e anzi, la selettivita a cui si sta per andare incontro, non e ancora di tipo meritocratico, con forti sbilanciamenti.

non dico che debba essere tutto perfetto dovendo gestire una situazione di emittenza locale veramente caotica, pero non si e fatto molto neanche per cercare di gestirla al meglio.
 
388 ha scritto:
Quando fecero le prime assegnazioni per i primi switch-off ("a carattere provvisorio") l'LTE doveva partire nel 2015. La decisione di liberare gli 800MHz entro il 31/12/2012 è arrivata quest'anno, però sapevano fin dall'inizio che le frequenze ottenute non erano definitive.

Non fa una piega.....
Allora visto che c'era tanto tempo potevano trasmetterci anche le nazionali oltre il 60 uhf....
Senza parlare poi di come hanno accuratamente evitato di assegnare alle nazionali le frequenze sotto il 61 uhf utilizzate dalle tv dei paesi confinanti...

Insomma le tv locali hanno solo colpe e le nazionali solo ragioni...
O è bianco o è nero....
Mi dispiace contraddire qualcuno ma la cosa non è stata fatta in modo limpido e trasparente e soprattutto paritetico....
Peccato che ci siano anche delle tv "locali" molto importanti, con molti dipendenti e ben avviate da decenni, a cui è stata assegnata una frequenza sopra il 60 .....
Vedremo come andrà a finire....
 
Fatte salve le frequenze assegnate alle nazionali tutte le altre saranno rimesse in gioco ed anche le tv che hanno avuto una frequenza sotto il 61 potranno essere costrette a entrare in condominio occupando due appartamenti al massimo . :eusa_whistle: :D

Il criterio che sarà usato sarà quello della storicità dell'emittente, del numero di persone che vi lavorano, del fatturato, del bacino d'utenza, ecc.

Solo che devono decidersi a dare ai gruppi di tv solo una frequenza , almeno a quelle che le usano come Telecapri in Campania , cioè come se stessimo ancora nell'analogico trasmettendo sulle sue 3 frequenze lo stesso mux .:5eek: :eusa_wall: :eusa_wall: :eusa_wall: :eusa_naughty:
 
CHRIS 86 ha scritto:
quindi fatta questa doverosa premessa, pero affrontando la realta soprassedendo su una mancata chiusura del mercato televisivo ad un solo certo tipo di operatori e aziende, che avrebbe portato ad una forte scrematura, pero non si capisce con quale criterio ad esempio piublu che aveva due frequenze uhf in analogico, si e ritrovata ad averne una su frequenze lte e l altra vhf. a questo punto era meglio un criterio univoco meritocratico, ma cosi come e oggi, sono inspiegabili molte troppe cose sulla composizione dei masterplan, ed e normale che ci sia forte risentimento. poi ci sono delle forme di protesta che sono da condannare e che fanno passare piublu dalla parte del torto in ogni caso, pero ad esempio questo e un esempio lampante.

Da come l'ho capita io e, a quanto scrive, pure Stefio, tutti gli editori si dovranno rimettere in gioco con le nuove graduatorie.

Che le assegnazioni precedenti fossero state fatte a membro di segugio è certo, non dobbiamo nemmeno parlarne.

Il sistema da attuare era quello attuale, con le grandi anche operatori di rete e le piccole solo editori.

L'attribuzione precedente, per quel che si può dire dall'esterno, è stata fatta solamente per non interrompere lo switch off 2010.

I problemi, come ben sappiamo, sono stati affrontati solo quando erano davvero improrogabili, altrimenti si è sempre scelta la panacea universale del digitale terrestre: il rinvio dello switch off. :crybaby2:

Sì, tutto il procedimento è stato altamente ridicolo e se per caso ti ricordi perché ne avevo parlato anche qui sul forum, quando era toccato a noi, avrei dovuto effettuare un servizio diretto a gruppi universitari polacchi che sarebbero stati coinvolti nel loro switch off nazionale. Ebbene, pure loro quando hanno sospeso l'iniziativa per l'impossibilità di sapere con almeno 6 mesi di anticipo le date precise per l'A.T. 3, hanno avuto qualche sorrisetto di compatimento nei miei confronti per i governanti che abbiano. :eusa_wall:
 
masterone ha scritto:
Non fa una piega.....
Allora visto che c'era tanto tempo potevano trasmetterci anche le nazionali oltre il 60 uhf....
Senza parlare poi di come hanno accuratamente evitato di assegnare alle nazionali le frequenze sotto il 61 uhf utilizzate dalle tv dei paesi confinanti...

Insomma le tv locali hanno solo colpe e le nazionali solo ragioni...
O è bianco o è nero....
Mi dispiace contraddire qualcuno ma la cosa non è stata fatta in modo limpido e trasparente e soprattutto paritetico....
Peccato che ci siano anche delle tv "locali" molto importanti, con molti dipendenti e ben avviate da decenni, a cui è stata assegnata una frequenza sopra il 60 .....
Vedremo come andrà a finire....
Se leggi nella pagina prima, anche io ho detto che oltre il 60 non andavano assegnate le frequenze ;)
 
CHRIS 86 ha scritto:
ok, le frequenze sono dello stato e ne può fare quello che vuole quando vuole senza dover chiedere a nessuno il permesso.

ma questi operatori vengono sbattuti da una parte all altra senza saperlo, e fino a prova contraria adeguare la copertura non e uno scherzo neanche per loro, come non lo e neanche fare accordi commerciali, affittare capacita trasmissiva a emittenti terze, ecc.

quindi una forma di rispetto per degli imprenditori andrebbe garantita, e invece qui si cambiano ogni giorno le carte in tavola. must carry, impossibilità prima di ospitare emittenti nazionali e adesso invece si, masterplan che stravolgono lo spettro frequenziale analogico, emittenti che si trovano sbattute su queste frequenze lte senza un criterio e logica, e rimangono con il cerino in mano...

e a questo si aggiunge l impossibilita di discuterne seriamente prima, con le porte delle sedi competenti sempre chiuse al dialogo, e poi tanto per non farci mancare niente, la minaccia di liberazione coatta delle frequenze.

mi sembra un po troppo, non credi?

Straquoto !!!
Per esempio alcuni grossi gruppi regionali in Emilia Romagna avevano fatto piani di spesa che prevedevano grossi investimenti per ritrasmettere tv nazionali, le quali dopo il divieto di poter usare l'LCN nazionale (dal 20 al 69) fatto nel decreto milleproroghe alla fine dell'anno scorso (e quindi a S.O. già avvenuto e quindi a partita in corso) si sono rivolte alle tv nazionali lasciando queste tv senza contratti e voci di spesa già messe a bilancio.
Una bella mazzata in corso d'opera....

Oppure si può parlare del gruppo Sitcom, al quale dopo regolare domanda (prima per Nuvolari e poi per Arturo) inspiegabilmente non veniva assegnato l'LCN mentre ad altre sì e quasi subito. Tanto che hanno dovuto "forzare il blocco" e dopo 6 mesi prendersi il numero oltre il 200 che non se lo fila nessuno.....
Vi immaginate se per caso sia Nuvolari che Arturo fossero state nel gruppo LCN da 30 a 40 che share avrebbero avuto? Circa l'1 per cento ciascuno come Real Time!!! E come ha fatto la maggioranza della gente a scoprire Real Time? Facendo zapping in quella numerazione bassa e molto pregiata !!!
E guardate che il gruppo Sitcom ha fatto domanda ben prima di tante che adesso sono in quella numerazione....

Viva la democrazia con le regole uguali per tutti!!! Ma solo se hai santi in paradiso..... :D :D :D :D
 
Ultima modifica:
ma scusate...mi sono perso qualcosa?:eusa_think: ..non è stata l europa a dire all italia di vendere le frequenze 61-69?????
 
rob7417 ha scritto:
ma scusate...mi sono perso qualcosa?:eusa_think: ..non è stata l europa a dire all italia di vendere le frequenze 61-69?????

non diamo all'europa le colpe che non sono sue ;)

il problema è che guardacaso nessuna tv nazionale ha frequenze comprese in quel range e che a doversi stringere sono sempre e solo le tv locali...a cui hanno assegnato questo frequenze in modo che accettassero lo switch off e ora vengono ancora una volta riduscusso tutto...mentre alle tv nazionali col finto concorso di bellezza di REGALANO stavolta frequenze BUONE

insomma è come sull'autobus..invece di stringersi c'è qualcuno che occupa 2 posti perchè ci mette pure i piedi e altri che vengono buttati giù :eusa_wall:
 
masterone ha scritto:
Straquoto !!!
Per esempio alcuni grossi gruppi regionali in Emilia Romagna avevano fatto piani di spesa che prevedevano grossi investimenti per ritrasmettere tv nazionali, le quali dopo il divieto di poter usare l'LCN nazionale (dal 20 al 69) fatto nel decreto milleproroghe alla fine dell'anno scorso (e quindi a S.O. già avvenuto e quindi a partita in corso) si sono rivolte alle tv nazionali lasciando queste tv senza contratti e voci di spesa già messe a bilancio.
Una bella mazzata in corso d'opera....
Hai perfettamente ragione, non solo in Emilia, ma anche in altre regioni ci si è trovati nella stessa situazione, poi oltre il danno c'è stato anche la beffa, il fatto che ora si possono avere tv nazionali, ma solo per tot banda, poi lasciamo perdere lcn, il trattamento è stato scandaloso sia per le locali che per alcune nazionali, che a mio avviso si trovano in posti dove non dovrebbero esserci.
Comunque non è detto che l'aria possa cambiare.
 
Con l'analogico,in alcune arre del paese,alcune tv trasmettevano su frequenze cosiddette fuori banda,dal 70 al 73 e forse anche il 74 uhf.Questi canali,che non vengono usati per il digitale,che fine hanno fatto e non si potrebbero dare per l'internet mobile invece che assegnarli tutto lo spettro dal 61 al 69??
 
renten ha scritto:
Con l'analogico,in alcune arre del paese,alcune tv trasmettevano su frequenze cosiddette fuori banda,dal 70 al 73 e forse anche il 74 uhf.Questi canali,che non vengono usati per il digitale,che fine hanno fatto e non si potrebbero dare per l'internet mobile invece che assegnarli tutto lo spettro dal 61 al 69??
Infatti, me lo chiedo spesso anch'io.
Le cosiddette tv dai 100 canali li prendevano benissimo, a me ad esempio c'era Retecapri sul 70....
 
...si vabbè, ma non è un pò tardino...c è stata l asta gli operatori telefonici hanno sborsato o dovranno sborsare tot...quindi le locali fanno ricorso, le telefoniche fanno ricorso, morale della favola...un gran casino all italiana!!
 
rob7417 ha scritto:
...si vabbè, ma non è un pò tardino...c è stata l asta gli operatori telefonici hanno sborsato o dovranno sborsare tot...quindi le locali fanno ricorso, le telefoniche fanno ricorso, morale della favola...un gran casino all italiana!!

Già il fatto che facciano ricorso in sede comunitaria (a che titolo?) invece che al TAR testimonia che non ci sarà alcuna sospensiva della procedura.

Ormai si parla solo di soldi non più delle frequenze.
 
L_Rogue ha scritto:
Da come l'ho capita io e, a quanto scrive, pure Stefio, tutti gli editori si dovranno rimettere in gioco con le nuove graduatorie.

Che le assegnazioni precedenti fossero state fatte a membro di segugio è certo, non dobbiamo nemmeno parlarne.

Il sistema da attuare era quello attuale, con le grandi anche operatori di rete e le piccole solo editori.
vedi pero uno degli esempi che avevo in mente, e che ho notato con dispiacere che adesso al posto di abbassare la testa, cercano di alzarla anche... e ovviamente mi riferisco al gruppo mediapason. ok, non si capisce perche canale 6 non sia stato il mux messo su frequenze lte, preservando antenna 3 e telelombardia, pero da qui a dire che si possano lamentare e che adesso debbano anche alzare la voce per protestare, ce ne passa...

direi di soprassedere sull uso dei 3 mux, che dimostrano che 2 frequenze sono piu che sufficenti per l utilizzo che ne vogliono fare.

a questo secondo me si aggiunge il rischio che si crei troppa disparita economica. nel senso che chi dovra cedere capacita trasmissiva nel proprio mux per imposizioni di must carry, lo fara a titolo gratuito, mentre chi sara esentato da questi discorsi, avra la possibilita di cedere una parte di capacita trasmissiva ad operatori terzi, compresi operatori nazionali. questo rischia di sbilanciare fortemente il mercato televisivo locale. ok, se le cose fossero fatte nel modo corretto, sarebbe un ottimo sistema. ma come ha detto stefio spiegando i criteri di valutazione, questo a me sembra un sistema molto simile a quello meritocratico delle assegnazioni della lcn locale, sciagurata, con le graduatorie corecom, che diciamocela tutta, sono ancora in piedi perche nessuno ha le palle di prendere e portare fino in fondo nelle sedi competenti un sistema graduatoriale, che ci vorrebbero due secondi a fare passare per illegittimo, cosa gia avvenuta tra l altro, solo che poi a retecapri casualmente arrivano le assegnazioni di lcn 55 per capri gourmet e 65 di capri casino, tra l altro solo parziale quest ultima, visto che dove sul 65 c e gia canale acqua le hanno dato lcn 149. diciamo che questo comunque ha fatto ammansire e desistere le lettere a mezza italia di protesta di Costantino Federico... comunque resta un sistema di assegnazione talmente sballato, e evidente, basta vedere cosa e finito nella prima fascia delle lcn 10-19 e cosa e rimasto fuori, per rendersi conto di quanto sia stato poco funzionale ad un sistema logistico questo tipo di graduatorie. quindi se qualcuno volesse veramente farlo e senza paura e senza accettare eventuali compromessi mediatori per tacere e non portare avanti la cosa... beh, questo castello di carte finirebbe a quarantotto in men che non si dica.

quindi questo criterio se non fatto bene, e io dei dubbi e un po di riserve, forse anche solo preconcette, pero visto il giro del fumo me le tengo. e se non fatto tutto per bene, qui veramente c e il serio rischio di stroncare dei buoni gruppi locali di contenuti, e vederne favoriti altri senza meriti che verrebbero avvantaggiati. gli equilibri sono piuttosto sottili... speriamo in bene...

L'attribuzione precedente, per quel che si può dire dall'esterno, è stata fatta solamente per non interrompere lo switch off 2010.
ah ok.


I problemi, come ben sappiamo, sono stati affrontati solo quando erano davvero improrogabili, altrimenti si è sempre scelta la panacea universale del digitale terrestre: il rinvio dello switch off. :crybaby2:
si, ovvio, come sempre qui non si affronta mai niente. si rimanda, rimanda, e poi alla fine quando non c e piu tempo per affrontarli, si fanno compromessi che non accontentano nessuno e che scontentano tutti.

Sì, tutto il procedimento è stato altamente ridicolo e se per caso ti ricordi perché ne avevo parlato anche qui sul forum, quando era toccato a noi, avrei dovuto effettuare un servizio diretto a gruppi universitari polacchi che sarebbero stati coinvolti nel loro switch off nazionale. Ebbene, pure loro quando hanno sospeso l'iniziativa per l'impossibilità di sapere con almeno 6 mesi di anticipo le date precise per l'A.T. 3, hanno avuto qualche sorrisetto di compatimento nei miei confronti per i governanti che abbiano. :eusa_wall:
eh si, immagino... dobbiamo sempre farci riconoscere ovunque...
masterone ha scritto:
Vi immaginate se per caso sia Nuvolari che Arturo fossero state nel gruppo LCN da 30 a 40 che share avrebbero avuto? Circa l'1 per cento ciascuno come Real Time!!! E come ha fatto la maggioranza della gente a scoprire Real Time? Facendo zapping in quella numerazione bassa e molto pregiata !!!
E guardate che il gruppo Sitcom ha fatto domanda ben prima di tante che adesso sono in quella numerazione....
eh si, poco peso politico di sitcom, a questo punto e evidente che siano andate cosi le cose. e pensare che nuvolari con lo stravolgimento fatto del palinsesto, contava sulla possibilita di rientrare in un certo range di numerazione, ed era cosi, solo che... vabbe sappiamo tutti come sono andate le cose...

Viva la democrazia con le regole uguali per tutti!!! Ma solo se hai santi in paradiso..... :D :D :D :D
quello sempre ;)
 
Ultima modifica:
Indietro
Alto Basso