elettt
Digital-Forum Platinum Master
Non ho capito questa risposta, a me sembra l'esatto contrario. Parlo dello schema proposto all'inizio.
Alla fine l'unica presa che rispetta impedenza e disaccoppiamento è proprio quella sull' uscita derivata del 27-171, la 17-260.
Le altre lo sono SOLO in una condizione, cioè quando all'ultima OPT c'è collegato un utilizzatore. Solo in quel caso tutto il montante è correttamente chiuso. Un impianto fatto così è un ripiego, non è un esempio da prendere di come lavorare.
Faccio un esempio pratico, capitatomi proprio ieri. Mi trovo a connettere i derivatori in un impianto dove gli elettricisti hanno già montato le prese. Dal centralino entro in un derivatore a 4 uscite, che serve le prese nei dintorni, la linea prosegue a un altro derivatore che fa altre 2 prese, chiusura a fine linea. Apparentemente semplice, difficile sbagliare...e invece vado a controllare, il segnale è pessimo, praticamente massacrato, i mux hanno forma a punta anzichè squadrati e piatti. Attimo di panico...avranno montato male le prese, le verifico. Scopro che una non è montata, hanno fatto solo la predisposizione, arriva il cavo e finisce lì. Poco male, accertato che non sia in corto, fa capo a un derivatore, quindi è come ci fosse una presa volante, non può causare problemi. E allora????
Dopo 10 minuti ho scoperto l'arcano, avevo scambiato 2 cavi, e avevo collegato quello della presa mancante sull'uscita di linea del primo derivatore, proseguendo al secondo con una uscita derivata. Il cavo non correttamente caricato mi causava un disadattamento tale da rendere irricevibile TUTTE le frequenze! Rimessi i cavi al loro posto, tutto perfetto.
Nello schemino proposto, l'ultima OPT è esattamente in questa condizione, una terminazione di linea a cui fa capo un cavo di x metri. Pessima idea.
Quindi, ancora una volta, occhio a chiudere SEMPRE le terminazioni di linea, soprattutto non collegarci MAI cavi "aperti".
Poi nessuno impedisce di realizzare lo schema e chiudere la OPT con una resistenza a connettore, da togliere nel momento in cui si mette un televisore...
Alla fine l'unica presa che rispetta impedenza e disaccoppiamento è proprio quella sull' uscita derivata del 27-171, la 17-260.
Le altre lo sono SOLO in una condizione, cioè quando all'ultima OPT c'è collegato un utilizzatore. Solo in quel caso tutto il montante è correttamente chiuso. Un impianto fatto così è un ripiego, non è un esempio da prendere di come lavorare.
Faccio un esempio pratico, capitatomi proprio ieri. Mi trovo a connettere i derivatori in un impianto dove gli elettricisti hanno già montato le prese. Dal centralino entro in un derivatore a 4 uscite, che serve le prese nei dintorni, la linea prosegue a un altro derivatore che fa altre 2 prese, chiusura a fine linea. Apparentemente semplice, difficile sbagliare...e invece vado a controllare, il segnale è pessimo, praticamente massacrato, i mux hanno forma a punta anzichè squadrati e piatti. Attimo di panico...avranno montato male le prese, le verifico. Scopro che una non è montata, hanno fatto solo la predisposizione, arriva il cavo e finisce lì. Poco male, accertato che non sia in corto, fa capo a un derivatore, quindi è come ci fosse una presa volante, non può causare problemi. E allora????
Dopo 10 minuti ho scoperto l'arcano, avevo scambiato 2 cavi, e avevo collegato quello della presa mancante sull'uscita di linea del primo derivatore, proseguendo al secondo con una uscita derivata. Il cavo non correttamente caricato mi causava un disadattamento tale da rendere irricevibile TUTTE le frequenze! Rimessi i cavi al loro posto, tutto perfetto.
Nello schemino proposto, l'ultima OPT è esattamente in questa condizione, una terminazione di linea a cui fa capo un cavo di x metri. Pessima idea.
Quindi, ancora una volta, occhio a chiudere SEMPRE le terminazioni di linea, soprattutto non collegarci MAI cavi "aperti".
Poi nessuno impedisce di realizzare lo schema e chiudere la OPT con una resistenza a connettore, da togliere nel momento in cui si mette un televisore...