Raddoppia la durata della Carta D'Identità [10 anni]

Euplio ha scritto:
e in qualche tornata elettorale è stato pure sperimentato il voto
Il voto elettronico? Sei sicuro che non era lo scrutinio elettronico (è cosa diversa)? Il voto elettronico, è stato sperimentato un bel po' di tempo fa solo in un comune ligure.

Per il resto, spero che i comuni procedano con il mandare anche un adesivo. Per il momento però la legge non l'ha previsto. Spetterà ai comuni (enti preposti alle carte d'identità) aggiornare le scadenze, e le modalità spetteranno ad ogni singolo comune :eusa_think:
 
Tuner ha scritto:
Decisamente un idea da veri "intelligentoni" per un documento valido ai fini dell'espatrio.
...una splendida figura da paese del terzo mondo, per non dire da cioccolatai, far presentare i cittadini italiani in dogane straniere con un documento formalmente scaduto.
:eusa_wall:

Esattamente il contrario. Un documento non formalmente scaduto, ma che all'apparenza potrebbe sembrarlo. Il punto è: gli stati stranieri in cui serve per l'espatrio (esclusi quindi quelli dell'area Shengen) sanno capire qual'è la data di scadenza e qual'è la data d'emissione? A me non l'hanno mai controllata.
 
Carissimo, non so la tua, ma la mia CI riporta la scadenza, per cui, oltre tale data il documento è FORMALMENTE scaduto per tutto il resto del mondo...
Magari valido ancora valido in Italia.... però.:eusa_think:
...già è una stupidata colossale estendere a 10 anni la validità dei documenti di riconoscimento quando sarebbe opportuno abbreviarla (l'unica cosa seria della CI era la scadenza), ancor più da sciocchi estenderla su documenti di identità già rilasciati e con data di scadenza impressa ben in vista.
...già all'estero ci stanno ridendo dietro per mille ragioni (fatevi un po' di lettura di stampa estera), se poi procediamo peggio del Burkina Faso (con tutto il rispetto) anche sui documenti d'identità, non so proprio come potrò difendermi dalle risatine.:eusa_think:

alex86 ha scritto:
Esattamente il contrario. Un documento non formalmente scaduto, ma che all'apparenza lo sembra.
 
Carissimo, non so la tua, ma la mia CI riporta la scadenza, per cui, oltre tale data il documento è FORMALMENTE scaduto per tutto il resto del mondo...
no, non è così. Ti consiglio di leggerti sul vocabolario la definizione di formale, forse la nostra incomprensione nasce da questo. Senza poi contare che sono rimasti pochi (praticamente solo i paesi dell'area mediterranea) i paesi in cui la carta d'identità è un documento chiave per varcare il confine. Se ci chiedono la carta d'identità negli aereoporti dell'area Shenghen è solamente per motivi di sicurezza aeroportuale, non per schedarci tra i migranti temporanei.
se poi procediamo peggio del Burkina Faso (con tutto il rispetto) anche sui documenti d'identità, non so proprio come potrò difendermi dalle risatine.
Decisamente esagerato. Non è una data di scadenza (scritto in italiano, tra l'altro, e che quindi nessuno comprendeva e comprenderà) che cambierà l'opinione. Se lo credi veramente vorrà dire che la senelità è arrivata prima del tempo, senza offesa ;)
fatevi un po' di lettura di stampa estera
Un recente **********edit a caso :badgrin: Ogni tanto ci danno ragione anche loro ;)
 
Ultima modifica di un moderatore:
Più che altro l'hai dato tu il taglio :D Del resto era o non era un recente articolo della stampa straniera? :)
 
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]La CI è valida per: Serbia, Montenegro, Slovenia, Croazia, Bosnia, Erzegovina, Austria, Svizzera, Liechtenstein, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, R.F. Tedesca, Francia, Principato di Monaco, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Irlanda, Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda, Macedonia, Grecia, Malta, Marocco, Tunisia[/FONT].
...e alcuni di questi, come ben sai, non sono in area Shenghen.

alex86 ha scritto:
Se ci chiedono la carta d'identità negli aereoporti dell'area Shenghen è solamente per motivi di sicurezza aeroportuale, non per schedarci tra i migranti temporanei.
 
...e alcuni di questi, come ben sai, non sono in area Shenghen.
Ossia questi:
Serbia, Montenegro, Slovenia, Croazia, Bosnia, Erzegovina, Marocco, Tunisia.
 
La questione dell'appartenenza o meno di un Paese all'area Schengen non mi sembra così fondamentale...
Anche se il Paese è dell'area Schengen, COMUNQUE i documenti vengono controllati al check in e all'imbarco: il fatto che non sia un poliziotto ma un dipendente della Compagnia aerea a farlo non riduce ( anzi: magari li aumenta... ) i rischi di problemi...
Inoltre, ci si dimentica che, COMUNQUE, una volta entrati nel Paese estero ( Schengen o non Schengen ) la nostra carta di Identità è l'unico documento valido da mostrare alle forze dell'ordine locali in caso di un controllo per un qualsivoglia motivo...
Ma, al di là dei problemi con l'estero ( che sicuramente ci saranno ma che riguarderanno solo una piccola porzione di cittadini che, come è normale in Italia, si arrangeranno "smarrendo" la C.D.I. e facendosene fare una copia per evitare problemi... ), nessuno, mi pare, ha parlato di quella che, a mio parere, è la questione cardine: se, cioè, sia una cosa giusta o meno allungare la durata di validità della carta di identità...
Qui dobbiamo intenderci: se giudichiamo la CDI un inutile orpello burocratico, allora la soluzione giusta è ABOLIRLA del tutto non limitarci a prolungarne la validità....
Il punto è che, invece ( a mio parere, almeno ), la CDI è un importantissimo strumento nelle mani delle forze dell'ordine ( l'unico: la patente è solo uno strumento amministrativo che certifica il possesso dei requisiti per guidare un auto: la foto non ha più funzioni identificative... ) per controllare velocemente e semplicemente l'identità di una o più persone: ovviamente, più è lunga la scadenza della carta, MENO è efficace questo strumento di controllo perchè diventa meno attendibile ( altrimenti, se così non fosse, perchè non passare direttamente a 15, 20, 30 o 40 anni di validità?... :icon_rolleyes: ).
Bisogna intendersi su quale sia il giusto equilibrio tra l'esigenza di risparmiare sui costi della carta ( anche se credo che, complessivamente, il risparmio non sarà certo stratosferico... :icon_rolleyes: ) e l'esigenza di assicurare l'effettiva attendibilità di questo strumento di controllo per le forze dell'ordine....
Ogni opinione è perfettamente legittima, ovviamente: chi sostiene che l'equilibrio migliore si ottenga a 10 anni ( o, magari, 15, 20 o più... ) e chi sostiene che sarebbe stato meglio mantenere la scadenza a 5 ( o, magari, ridurla a 3... )...
L'importante è che sia chiaro che OGNI decisione che si prende in questo come in qualunque altro ambito legislativo, ha dei pro e dei contro: NON ESISTONO provvedimenti a costo zero, che diano SOLO benefici...
Sarà una deformazione professionale, ma io sono convinto che non ci sia molta differenza tra governare un paese e curare un malato: ogni volta che si prende un provvedimento, o si elimina o se ne modifica un altro, è come somministrare un nuovo farmaco ad un paziente... Farmaco che avrà, sperabilmente, gli effetti benefici per cui viene assunto, ma che, altrettanto sicuramente, avrà effetti collaterali negativi che potrebbero, in potenza, superare quelli benefici ( capita, purtroppo, molto più spesso di quello che pensiate... :sad: ).
Misurare tutto questo col bilancino è compito difficile ma indispensabile: il dilettantismo e l'improvvisazione sono il pericolo sommo da evitare.
 
alex86 ha scritto:
Ossia questi:
Serbia, Montenegro, Slovenia, Croazia, Bosnia, Erzegovina, Marocco, Tunisia.

Hai dimenticato il Regno Unito visto che non fa parte di questo accordo e alla frontiera ti chiedono un documento di identita' valido, non ti dico ogni volta la pena quando in questi controlli ti fanno notare la data di scadenza del passaporto quando basta girare pagina per trovare l'Italianissimo e pateticissimo rinnovo... :icon_rolleyes: :icon_rolleyes: :icon_rolleyes: :icon_rolleyes:

Ciao ciao ;) ;)
 
alex86 ha scritto:
Ossia questi:
Serbia, Montenegro, Slovenia, Croazia, Bosnia, Erzegovina, Marocco, Tunisia.
La Slovenia fa parte dell' area Shenghen dal 01/01/08. Un paio di mesi fa ho varcato la ex frontiera tra Italia e Slovenia a Rabuiese, presso Trieste, per recarmi nella parte dell' Istria amministrata dalla Croazia. Confesso che ho provato una certa emozione a transitare su quella che prima era una frontiera che ai tempi della Jugoslavia divideva due diverse ideologie. Mi sono tornati in mente i tempi in cui occorreva il passaporto per passare dall' altra parte, e gli estenuanti controlli a cui si era sottoposti. Ora invece non c'è più nessuno a vigilare sull' ex valico di frontiera, non serve più cambiare il denaro in Dinari o Talleri. Per un turista è un bel passo in avanti.
La carta d' identità andrebbe invece mostrata alla frontiera successiva, sul torrente Dragonja, tra Slovenia e Croazia, ma generalmente i doganieri dei due Paesi fanno passare senza richiederla.
 
La validità di 5 anni della CI era fra gli elementi positivi che contraddistingono un documento che semmai va rivisto per eliminare voci non pertinenti quali l'indicazione dello stato civile e della professione.
Personalmente, più pragmatico di un prussiano e consapevole del fatto che in altre nazioni il pressapochismo italico non è apprezzato ed è foriero di guai, il sottoscritto NON viaggerà mai all'estero con un documento che nel retro riporta una data di validità... al passato. Smarrimento o lavatrice, con la seconda ipotesi molto più semplice da gestire, poco cambia... con un arrivederci e tanti saluti al risparmio fatto proprio sul documento chiave per il riconoscimento individuale.
Rimanendo nell'analogia clinica, i provvedimenti che presentano un eccesso di effetti collaterali hanno senso solo se sussiste la necessità di un'urgenza particolare. Diversamente, ovvero se manca il presupposto del "pericolo di vita", prima di procedere ad un cambio di terapia è opportuno investigare e decidere una terapia saggia ed alternativa a quella di cui sopra.
...premesso che ad investigare e a decidere siano persone competenti e con l'esperienza necessaria.:evil5:


roddy ha scritto:
Inoltre, ci si dimentica che, COMUNQUE, una volta entrati nel Paese estero ( Schengen o non Schengen ) la nostra carta di Identità è l'unico documento valido da mostrare alle forze dell'ordine locali in caso di un controllo per un qualsivoglia motivo...
Ma, al di là dei problemi con l'estero ( che sicuramente ci saranno ma che riguarderanno solo una piccola porzione di cittadini che, come è normale in Italia, si arrangeranno "smarrendo" la C.D.I. e facendosene fare una copia per evitare problemi... ), nessuno, mi pare, ha parlato di quella che, a mio parere, è la questione cardine: se, cioè, sia una cosa giusta o meno allungare la durata di validità della carta di identità...
 
Passavo di la quando la Jugoslavia era ancora un tutt'uno per andare in Ungheria. Dell'obbligo di cambio valuta ricordo che c'era solo per l'Ungheria dove, peraltro, serviva anche il visto. Di controlli estenuanti in Yugoslavia non ho proprio memoria, e ci son passato anche per andare in Turchia via terra, cosa che facevano anche decine migliaia di immigrati turchi in Germania tutte le estati. Qualche coda sì, c'era, ma per il grande volume di traffico.
(nota: ai tempi noi ridevamo per lo stato di manutenzione dell'autostrada che portava a Belgrado, ma ora le nostre sono anche peggio, tipo come ho trovato da Chivasso a Torino un paio di mesi fa)
Poco prima della dissoluzione, quando il dinaro si svalutava di ora in ora, addirittura si poteva pagare anche in lire, perfino l'autostrada alla barriera di Lubjana. I talleri comunque non c'erano, e non c'erano dalla fine della seconda guerra mondiale, perchè non c'era nemmeno la Croazia indipendente.;)

bumbaro ha scritto:
Mi sono tornati in mente i tempi in cui occorreva il passaporto per passare dall' altra parte, e gli estenuanti controlli a cui si era sottoposti. Ora invece non c'è più nessuno a vigilare sull' ex valico di frontiera, non serve più cambiare il denaro in Dinari o Talleri.
 
Ragazzi, entrando nel merito come vuole roddy, nessuno ha pensato che oggi come oggi la foto non è più un valido strumento di riconoscimento? Con la graduale estensione della carta d'identità elettronica, che possiede dati biometrici al suo interno (firma e impronta digitale), questo problema di mancanza di corrispondenza non avrà affatto luogo.
 
La Slovenia fa parte dell' area Shenghen dal 01/01/08.
Già, errore nel copia-incolla.
La carta d' identità andrebbe invece mostrata alla frontiera successiva, sul torrente Dragonja, tra Slovenia e Croazia, ma generalmente i doganieri dei due Paesi fanno passare senza richiederla.

Più precisamente serve un documento di riconoscimento riconosciuto a livello europeo.
 
Tuner ha scritto:
Passavo di la quando la Jugoslavia era ancora un tutt'uno per andare in Ungheria. Dell'obbligo di cambio valuta ricordo che c'era solo per l'Ungheria dove, peraltro, serviva anche il visto.
Fino alla fine degli anni '70 chi si recava in Jugoslavia era soggetto al visto di ingresso rilasciato dalle autorità di frontiera. Si poteva cambiare la valuta estera in Dinari locali presso qualsiasi banca o agenzia turistica del Paese.
Tuner ha scritto:
I talleri comunque non c'erano, e non c'erano dalla fine della seconda guerra mondiale, perchè non c'era nemmeno la Croazia indipendente.;)
Dopo la dissoluzione jugoslava del 1991 e conseguente autoproclamazione di indipendenza di Slovenia e Croazia, sono nate le nuove rispettive monete nazionali: il Tallero in Slovenia, in vigore fino a 2-3 anni fa poi sostituito dall' Euro, e la Kuna in Croazia, naturalmente ancora in uso.
 
Prima della dissoluzione, parliamo degli anni 80, non c'era alcun obbligo di cambio valuta transitando in Jugoslavia. L'obbligo c'era invece entrando in Ungheria da dove era anche proibito (formalmente) esportare i fiorini uscendo. Dopo il 1991 si può parlare di talleri, ma non più di Jugoslavia, almeno per come la si intendeva prima, tanto meno delle restrizioni associate alla valuta, che era poi ciò di cui si stava parlando.
;)
 
alex86 ha scritto:
Ragazzi, entrando nel merito come vuole roddy, nessuno ha pensato che oggi come oggi la foto non è più un valido strumento di riconoscimento? Con la graduale estensione della carta d'identità elettronica, che possiede dati biometrici al suo interno (firma e impronta digitale), questo problema di mancanza di corrispondenza non avrà affatto luogo.
Buona osservazione, ance se dubito che i controlli sul documento verranno sempre fatti così approfonditi...
 
dj GCE ha scritto:
Buona osservazione, ance se dubito che i controlli sul documento verranno sempre fatti così approfonditi...
Sono due cose diverse: finchè la norma sarà il vecchio pezzetto di carta cui tutti siamo abituati è, a mio parere, fortemente pericoloso, ai fini dell'affidabilità del documento, allungarne la durata...
Semmai, visto che la carta che viene usata tende ad usurarsi con estrema facilità, sarebbe da ridurre tale periodo.
Poi, certo, quando, eventualmente, sarà prassi comune la carta di identità elettronica, la scadenza potrà tranquillamente essere portata anche a 15, 20 o 30 anni, visto che i dati biometrici presi in considerazione sono molto stabili.
Se poi si arriverà ( come nel film "GATTACA"... ;) ) all'individuazione routinaria delle persone attraverso il DNA, allora la carta di identità potrà tranquillamente finire nel cestino insieme a tutte le cose inutili. Ma, fino a quel momento, la realtà è MOLTO diversa...
 
Tuner ha scritto:
Prima della dissoluzione, parliamo degli anni 80, non c'era alcun obbligo di cambio valuta transitando in Jugoslavia.
Alla frontiera certamente no, bisognava però cambiare nella città di destinazione nei punti che ho precedentemente indicato. E' ovvio che nei negozi statali non era possibile acquistare in lire, viceversa quando si andava nelle "gostione" istriane (trattorie) a mangiare il famoso prosciutto le lire erano ben accettate. :happy3:

Tuner ha scritto:
Dopo il 1991 si può parlare di talleri, ma non più di Jugoslavia, almeno per come la si intendeva prima, tanto meno delle restrizioni associate alla valuta, che era poi ciò di cui si stava parlando.;)
Certamente, il 1991 ha segnato la fine di un epoca. ;)
 
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