Rai, conti disastrosi: un piano per la vendita di viale Mazzini

ma chi volete che si compri la Rai tutta intera...mica è roba facile..ci vogliono un sacco di soldi

Comunque la RAI non è messa male..certo nell'ultimo periodo se la passa male..chiaro il suo concorrente ci ha messo suoi uomini al timone proprio per sfiancarla e indebolirla così da trarre beneficio lui..ma senza questa marmaglia che mai si era vista..potrebbe fare benissimo molti utili..basta vedere gli ascolti di tanti suoi programmi

Poi la rai è sempre stata lottizzata..ma uno schifo simile non ha precedenti :eusa_wall:
 
stefio ha scritto:
Sottolineo che questa discussione, a mio parere, andava meglio nella sezione Discussioni Generiche Non Sat . Comunque dico la mia per l'ennesima volta .:mad:

La Rai deve spendere meno per certi contratti, deve eliminare delle trasmissioni, tipo alcuni Reality, o in alternativa essere privatizzata, lasciando in mano allo stato solo Rai 1, che potrebbe essere finanziata solo col canone e potrebbe fare servizio pubblico vero, come la BBC ad esempio. :evil5:

se la privatizzano, non voglio più pagare il canone come minimo

alla rai, dal mio punto di vista, di buono hanno solo qualche serie tv, ballarò, report, e poco altro ...
 
privatizzando al momento non si risolve niente... A mio parere se la rai comincia a fare giornalismo di inchiesta e tanta tanta satira, e un sanremo un po' economizzato, e magari riallacciare i rapporti con sky che non deve essere visto come il nemico visto che offrono 2 prodotti diversi (uno free e uno pay) in un paio d'anni si riesce a mettere apposto le casse di mamma rai.
 
le casse RAI si possono riempire in 6 mesi..basta avere un gruppo dirigente che lavori per la rai e non per altri.........
 
liebherr ha scritto:
ma chi volete che si compri la Rai tutta intera...mica è roba facile..ci vogliono un sacco di soldi

Comunque la RAI non è messa male..certo nell'ultimo periodo se la passa male..chiaro il suo concorrente ci ha messo suoi uomini al timone proprio per sfiancarla e indebolirla così da trarre beneficio lui..ma senza questa marmaglia che mai si era vista..potrebbe fare benissimo molti utili..basta vedere gli ascolti di tanti suoi programmi

Poi la rai è sempre stata lottizzata..ma uno schifo simile non ha precedenti :eusa_wall:
quello che sottolineava l'autore dell'articolo è proprio questo: nonostante la rai faccia più ascolti di mediaset (che è caduta in picchiata negli ultimi anni) non riesce a decollare nella raccolta pubblicitaria.

ps: se viene privatizzata magari se la compra murdoch :D
 
liebherr ha scritto:
le casse RAI si possono riempire in 6 mesi..basta avere un gruppo dirigente che lavori per la rai e non per altri.........
Mah invece io penso che se la Rai non buttasse via tanti soldi per pagare uno come Celentano o per gli ospiti di un festival di Sanremo oramai alla frutta le cose andrebbero un pochino meglio...
Ma voi vi ricordate una Rai non lottizzata dai vari politici?? Io no eppure non ho vent'anni ma qualche anno in piu...:eusa_whistle:E come succede in Italia le aziende statali non vanno mai bene in quanto sprecano tantissimo per vari motivi...
P.S Ma si diamola a Murdoch cosi la ingloba immediatamente nel suo bouquet!(naturalmente a pagamento)
 
non penso che il problema sia il cachet di qualche star. gli 1,8 milioni della clerici non sono niente in confronto al debito che ha la rai di 600 milioni... inoltre i soldi dati ai conduttori vengono recuperati con gli introiti pubblicitari...
 
anche i cachet milionari influiscono.e anche i numerosi plastici di bruno vespa... chssa quanto è costato quello di ieri
 
Ultima modifica:
Penso che gli stipendi di alcuni conduttori costino e incidano, ma quello che proprio rovina i conti sono i troppi impiegati (anche giornalisti) e l'abitudine ad appaltare diversi progetti a ditte esterne invece che sfruttare le professionalità in sovrannumero che ci sono. Inoltre si dovrebbe lavorare sulla valorizzazione del prodotto e del brand, cosa che in Rai non hanno mai saputo fare.
 
pietro89 ha scritto:
quello che sottolineava l'autore dell'articolo è proprio questo: nonostante la rai faccia più ascolti di mediaset (che è caduta in picchiata negli ultimi anni) non riesce a decollare nella raccolta pubblicitaria.
Verissimo, questo succede anche sul sito della Rai stesso: ho letto, mi pare sul Sole 24 Ore, che il guadagno della raccolta pubblicitaria ammonta solamente al 1% percento del totale, quando siti di altre aziende grosse come la Rai riescono a fatturare anche un buon 20%. Scusate non ricordo altri dettagli, ma è significativo.
 
anassimenes ha scritto:
Hai il mio plauso, sei sempre puntualissimo nel riportare gli articoli importanti, credo proprio che meriteresti di essere stipendiato da digital-sat!:D :D :D :D
Grazie anassimenes :D ... stipendiato da digital-sat? nn penso che abbiano bisogno di un ulteriore collaboratore ;)
 
Rai - Opposizione in Vigilanza: Trasparenza su appalti fiction

Oggi audizione informale con Lei, Marano, Del Noce

Roma, 19 ott. (Apcom) - Maggiore trasparenza sugli appalti Rai, in particolare per le fiction. L'opposizione l'ha chiesta in commissione di Vigilanza ai vertici Rai - rappresentati dai vice direttori Lorenza Lei e Antonio Marano e dal direttore di Rai Fiction, Fabrizio del Noce - attraverso Fabrizio Morri, capogruppo Pd, Enzo Carra e Roberto Rao dell'Udc.
Tra i punti discussi, riferisce Morri, il sistema di elenco di produttori - 58 - 'interno' alla Rai e il fatto, spiega, "che si basa su un meccanismo di autocertificazione. Quindi è difficile sapere se, ad esempio, un produttore che chiede di essere inserito in questo elenco abbia o meno un parente in Rai". Altra questione, "un maggiore controllo" sulle società, "a tutela della Rai". Infine "la presenza di soci stranieri nelle società di produzione o quella di Mediaset, come nel caso Endemol o della società di Tarak Ben Ammar". Il punto, dice Enzo Carra, "è evitare che il denaro pubblico finisca a chissà chi o anche al concorrente principale, ovvero Mediaset". Temi sui quali, dice ancora Carra, "Marano e Del Noce dicono che devono fidarsi delle autocertificazioni" ma "mi sembrano impreparati". In ogni caso l'audizione è servita a "portare la Rai a conoscenza della situazione".


RAI: DELLA VEDOVA (FLI), DATI ALLARMANTI. ACCELERARE SU PRIVATIZZAZIONE

(ASCA) - Roma, 20 ott - ''Per la Rai aumentano gli ascolti e diminuisce la raccolta pubblicitaria, a vantaggio dei concorrenti: basterebbe questo a certificare il fallimento gestionale dell'azienda. E, stando almeno a quanto riportato oggi dal Corriere della Sera, la situazione sta gia' precipitando oltre la soglia dell'emergenza: nel 2012 il deficit della Tv di Stato dovrebbe addirittura superare il suo capitale sociale. Tanto piu' che la soluzione proposta, la cessione degli asset immobiliari dell'azienda per finanziare le perdite, porterebbe alla distruzione di valore per la Rai, anticamera del fallimento dell'azienda''. Lo dichiara Benedetto Della Vedova, vicepresidente vicario del gruppo FLI alla Camera.
''Le mosse recenti ai piani alti di Viale Mazzini, in questo contesto, assomigliano sempre piu' ai balli nelle ultime ore del Titanic - prosegue il finiano -. A meno che non si voglia pensare ad irrealistiche ricapitalizzazioni a spese del contribuente, o magari all'inasprimento del canone, e' evidente la necessita' di discutere subito della privatizzazione della Rai, come noi di FLI abbiamo proposto la scorsa settimana; subito, prima che si materializzi lo spettro di una nuova Alitalia''.
''Privatizzare la Rai oggi vuol dire salvarla, evitare che i costi della malagestione e della inevitabile occupazione manu militari della politica - conclude Della Vedova - vengano pagati dai contribuenti e dagli stessi dipendenti dell'azienda''.


Rai - Udc: Chiarezza su conti, no a sperperi denaro pubblico

Interrogazione Rao-Carra in Vigilanza su deficit azienda.

Roma, 20 ott. (Apcom) - "La situazione debitoria della Rai, con un deficit che di qui a due anni supererà il valore del capitale sociale, ha raggiunto livelli gravissimi, tanto da allarmare la stessa dirigenza dell'azienda". Lo dichiarano Roberto Rao e Enzo Carra, deputati dell'Udc e membri della Commissione di Vigilanza, che hanno presentato un'interrogazione per conoscere le cause di queste difficoltà economiche e le misure che la Rai intendente adottare per porvi rimedio.
"In questo quadro - proseguono gli esponenti centristi - Viale Mazzini ha comunque ritenuto di procedere a nuove assunzioni e ha fatto crescere i costi operativi di circa 50 milioni di euro. Mentre la raccolta pubblicitaria, nonostante la Rai abbia registrato ottimi dati d'ascolto lasciando Mediaset 6 punti indietro, cresce la metà di quella del Biscione. Sono molti gli aspetti che la Rai deve chiarire. Si deve capire se l'investimento di quasi 200 milioni l'anno per le fiction abbia un adeguato ritorno economico, se sia stato opportuno rinunciare ai 50 milioni l'anno offerti da Sky per le tre reti generaliste, se vi siano sprechi facilmente eliminabili e se sia il caso di fermare trasmissioni come Annozero che garantiscono forti introiti pubblicitari. Tutti hanno il dovere di pagare il canone, ma la Rai, proprio perché finanziata con soldi pubblici, non può sperperare le sue risorse".
 
liebherr ha scritto:
le casse RAI si possono riempire in 6 mesi..basta avere un gruppo dirigente che lavori per la rai e non per altri.........
Cosa che Masi non sta facendo da quando è stato messo lì con l'unico fine di distruggere ogni possibile fonte d'introito per la Rai.

Vendere Raiway con tutto il know-how tecnologico e le straordinarie capacità dei tenici Rai significa buttare in vacca decenni di studi e sperimentazioni e regalare tutte le infrastrutture che costituiscono la spina dorsale della comunicazione in Italia radio-tv a chi? Sbaglierò ma sono sicuro che sarà...

Appaltare all'esterno le produzioni azzerando quindi anche la capacità produttiva di una tv, chi è quel pazzo che lo farebbe? Masi.

Una volta svuotata la Rai di ogni possibile capacità televisiva resterebbe una holding con tanta liquidità in cassa che in tanti vorrebbero comprare ed ecco che verrebbe fuori lo sciacallo pronto a farla comprare ai suoi prestanome.

Bravo masi: ha distrutto un'azienda. Avrà anche lui un posto in Parlamento?

Milanosat ha scritto:
E come succede in Italia le aziende statali non vanno mai bene in quanto sprecano tantissimo per vari motivi...
Assolutamente non vero: SIP produceva utili, Enel produceva utili, tutte le banche statati producevano utili.
Poi una volta "privatizzate" e date in mano a finti imprenditori, buoni solo a fare i finanzieri da strapazzo, sono state indebitate a livelli spaventosi.
 
Italian State Broadcaster Could Be $850 Million In The Red By 2012

ROME - According to the latest in-company projections, the red ink for Italian state broadcaster RAI is expected to rise dramatically over the next two years, reaching as much as €600 million ($850 million) by the end of 2012, forcing the broadcast and cinema giant to consider selling its historic Rome headquarters.

RAI's board is holding a series of meetings this week to explore options for its future. According to Wednesday's editions of Corriere della Sera, Italy's largest newspaper, one option on the table is selling off the company's massive headquarters on Rome's Viale Mazzini, possibly renting the building back from the new owner for continued use.

This year, RAI is expected to finish at least €120 million ($170 million) in the red, due to drop offs in advertising and in revenue from the "canone," the annual television license fee, combined with rising production, acquisition, and administrative costs.

But the debt figure is projected to balloon over the next two years, totaling as much as $850 million by the end of 2012. If it is indeed reached, that figure is significant because it would surpass RAI's capital reserves of €550 million ($780 million), casting in doubt the company's ability to meet payroll obligations in 2012.

Strategies for avoiding financial problems over the next two years are expected to emerge in the coming days.
 
Riguardo la raccolta pubblicitaria dovete considerare che Rai ha tetti più stringenti rispetto a Mediaset. La TV pubblica ha il tetto del 12% orario, 4% settimanale, mentre le private in chiaro hanno il 18% orario e nessun tetto settimanale.

Questo vuol dire che in una settimana Rai 1 può mettere 6,72 ore di pubblicità su un totale di 168, Canale 5 invece può metterne 30,24.
 
Ultima modifica:
Ma il 12% è per tutte le tv Nazionali anche per Sky , le locali hanno di più ...;)
 
Garimberti: garantisco io

ilsole24ore [...]La Sipra ha confermato il raggiungimento, o quasi, del budget previsto per il 2010, con una raccolta che dovrebbe arrivare a 1 miliardo e 30 milioni di euro, una decina di milioni sotto al budget: molto dipenderà dal periodo delle feste natalizie. È stata approvata la fusione di RaiTrade nella capogruppo. Su questa politica di "riassorbimento" delle controllate, che ha già coinvolto RaiSat e RaiNet, non sembrano esserci troppe obiezioni. [...] Marco Mele
 
stefio ha scritto:
Ma il 12% è per tutte le tv Nazionali anche per Sky , le locali hanno di più ...;)
- private in chiaro (Mediaset compresa): 18% orario e 15% giornaliero
- private a pagamento: 18% per il 2009, 16% per il 2010, 14% per il 2011, 12% per il 2012
- pubbliche: 12% orario e 4% settimanale

I calcoli fatti nel mio post precedente sono leggermente inesatti perchè Mediaset ha il 15% giornaliero e non il 18, resta comunque una differenza enorme con il 4% settimanale della Rai. Con tetti così diversi non ci si può meravigliare che Publitalia faccia meglio di Sipra.
 
Vi sfugge un "piccolissimo" dettaglio.
La RAI, diversamente da quanto si voglia far credere, è in piedi da circa 60 anni. E legare la disfatta economica/finanziaria agli ultimi anni, agganciandola a personaggi a voi avversi politicamente è veramente patetico. Finchè ragionerete a compartimenti stagni, spinti da "suggerimenti" politici, abbiate almeno il sentore di poter non possedere la "verita assoluta". La mia è una polemica, che vuole rimanere assolutamente rispettosa dell'altrui opinione, ma anche stufa di leggere ad ogni volta le stesse cose (condite da sommarie convinzioni di tipico tramando politico).
 
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