Oppure ancora una cosa certosina che ho visto fare onestamente da pochi, anzi di persona devo dire solo dal compianto Lino Simonazzi, figura storica dell'ARI, tanto da avere nominativo ad personam (I4LIS) e contemporaneamente pioniere (1975) della radiofonia privata (accoppiata strana che si poteva permettere giusto lui per la stima di cui godeva da parte di tutti, perchè l'ARI all'epoca era perlopiù contraria alla nuova realtà, considerata pirata...)
Mi sto perdendo...dicevo una cosa certosina, di prelevare (lo aveva realizzato lui) una frazione del segnale dal modulatore, amplificarlo a parte rispetto al finale principale, con un amplificatore dedicato meno potente, e portarlo ad un'antenna direttiva posta alla base del traliccio (ortogonale alla collineare e in polarizzazione orizzontale).
Questo per illuminare un paesotto posto vicino, ma troppo sotto e dietro all'impianto, tanto da non ricevere bene...

Penso che roba del genere la facesse solo la RAI, forse nemmeno più loro, adesso...