Ricordo che la maggior parte dei proventi della "tassa sul possesso di apparecchi atti alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive" va direttamente alla Rai e che questa deve rispondere a un contratto-convenzione di servizio pubblico con lo Stato italiano che le impone degli standard minimi sia quantitativi che qualitativi.
Questo per puntualizzare che non stiamo parlando di un Editore qualsiasi e che lo status di "servizio pubblico" dovrebbe valere sempre e non "a corrente alternata". Quindi anche su scelte e questioni tecniche come quella di cui è oggetto questo thread.
Precisato ciò, sono sollevato nel sapere che Ercolino sta "marcando stretto".