centra poco con il forum..ma alla fine chi ce l'ha deve decidere cosa fare..
chi ha un mutuo si sarà visto arrivare la famosa letterina dalla banca, in base al decreto Tremonti..datata entro il 29 agosto
per come la penso io. premesso che nessuno regala nulla, almeno a noi..
1) se uno riesce a pagarlo, continui alla vecchia maniera,
2) puo' sempre valutare la portabilita' e la rinegoziazione con la sua banca..magari ci spunta qualche decimale% sullo spread..
3) se è alla canna del gas riduca la rata ai tassi del 2006 ma consideri che alla fine allunghera' la rata composta pure dagli interessi.. (se i tassi rimangono allo stato attuale)
alla fine è una mezza fregatura, come naturalmente era prevedibile ...
oggi mi è arrivata questa..è di una società di mutui..qualche volta l'ho vista come sponsor del sito
(per i malfidenti, non centra nulla con il mio lavoro)
Egregio Signor S........,
nei giorni scorsi le banche hanno inoltrato la proposta di rinegoziazione delle condizioni di mutuo, disposta dal D.L. 93/2008 (Legge Tremonti).
Poiché molti nostri clienti desiderano comprenderne meglio il meccanismo ed i risvolti economici, XXXXXXXX ha predisposto i chiarimenti che trova sotto. Gli aspetti sono numerosi e complessi. Abbiamo cercato di semplificarli il più possibile.
In fondo troverà le alternative alla rinegoziazione ed i relativi tassi aggiornati.
Spero che questo lavoro le risulti concretamente utile, mentre la saluto cordialmente.
Amministratore Unico
LA RINEGOZIAZIONE DEL MUTUO
Convenzione tra Ministero dell’Economia e delle Finanze e
Associazione Bancaria Italiana
OBIETTIVI DELLA CONVENZIONE
Considerato il rincaro delle rate a tasso variabile, il Governo ha inteso mettere a disposizione dei debitori una soluzione che riporti la rata dei mutui sui valori del passato, senza che ciò rappresenti un costo per lo Stato o per le banche.
MUTUI RINEGOZIABILI
L’opportunità riguarda tutti i clienti delle banche aderenti alla convenzione, che abbiano in corso un mutuo:
- con rate calcolate a tasso variabile
- finalizzato all’acquisto, costruzione o ristrutturazione della prima casa
- stipulato prima del 29 maggio 2008.
Se il cliente accetta la proposta la banca è obbligata a operare la rinegoziazione. Altrimenti tutto continua come prima.
LOGICA DI FUNZIONAMENTO
Poiché i criteri di calcolo del tasso non vengono modificati dalla rinegoziazione, né subentrano contributi di sorta a favore dei debitori, l’unico modo per abbassare la rata è allungare la durata del rimborso.
Così nelle proposte di rinegoziazione viene precisato il numero di rate aggiuntive necessarie per riportare la rata alla somma stabilita dalla convenzione. Ovviamente ciò comporta una spesa maggiore di quella che si sosterrebbe rinunciando alla rinegoziazione.
Viene inoltre applicata una nuova modalità di calcolo “a rata fissa”. Significa che la rata non subirà più variazioni. Però, poiché il tasso rimarrà variabile, eventuali aumenti provocheranno ulteriori allungamenti della durata. Le diminuzioni dei tassi avranno l’effetto opposto.
MECCANISMO DI CALCOLO
Per realizzare i calcoli, in caso di rinegoziazione viene aperto un “Conto di Finanziamento Accessorio”. Tale conto non è gravato da spese di tenuta, ma è importante osservare che tutti gli importi debitori iscritti su di esso produrranno interessi a favore della banca. Il tasso applicato sarà quello del mutuo oppure, se inferiore, quello risultante dalla somma IRS 10 anni + 0,50%.
Poi funziona così: ogni mese si calcola la rata che il cliente pagherebbe normalmente, cioè se rinunciasse alla rinegoziazione. Da tale importo si sottrae la rata fissa pagata accettando la rinegoziazione. La differenza viene addebitata sul conto accessorio.
Qualora in futuro la rata “normale” dovesse risultare inferiore alla rata fissa, la differenza versata in più verrà accreditata sul Conto Accessorio.
Una volta raggiunta la scadenza originaria del mutuo, si continuerà a riconoscere ad oltranza la rata fissa alla banca, fino a che saranno state pagate tutte le somme caricate sul Conto Accessorio e gli interessi da esse prodotti.
RATE ARRETRATE
Con la rinegoziazione eventuali rate arretrate verranno addebitate sul Conto Accessorio, allungando ulteriormente la durata globale del rimborso e comportando i relativi interessi.
DECORRENZA
Gli effetti della rinegoziazione verranno registrati nel 2009, con la prima rata in scadenza nel nuovo anno.
CONVENIENZA
Tutti i tecnici concordano sul fatto che questa rinegoziazione appare economicamente anticonveniente.
Oltre a comportare una spesa in interessi elevatissima a fronte di riduzioni della rata quasi sempre non determinanti, con essa non si ottiene alcun vantaggio sul fronte delle condizioni di tasso applicate.
LE ALTERNATIVE
Ricorrere alla portabilità appare ben più interessante. In primo luogo per la sua maggiore flessibilità: si può decidere per esempio di passare ad un tasso fisso a tutti gli effetti, cioè insensibile alle future variazioni dei tassi. Scongiurando quindi rischi di ulteriore crescita del numero di rate da rimborsare.
Si potrà inoltre stabilire una durata a proprio piacimento, probabilmente diversa da quella imposta dalla normativa sulla rinegoziazione. Inoltre è quasi sempre possibile trovare condizioni più favorevoli che riducano concretamente la spesa in interessi.
E grazie alla Legge Bersani, il passaggio ad una nuova banca non determinerà il pagamento di spese o penali. Anche l’atto notarile è infatti posto a carico della banca.
I TASSI XXXXXXXX
Nell’ottica di favorire il risparmio, XXXXXXX ha ottenuto anche questa volta condizioni estremamente competitive per chi decide di utilizzare la portabilità, ovvero:
TASSO VARIABILE
Fino a 20 anni: media trimestrale Euribor 3 mesi + 0,75% (oggi pari a 5,45%)
25 e 30 anni: media trimestrale Euribor 3 mesi + 0,85% (oggi pari a 5,55%)
TASSO FISSO
10 anni: 5,50%
15 e 20 anni: 5,60%
25 e 30 anni: 5,70%
A CHI SERVE LA RINEGOZIAZIONE
Sebbene poco conveniente in termini economici, la proposta di rinegoziazione organizzata dal Governo può rivelarsi una buona soluzione per le famiglie che non dispongono di libero accesso al credito, magari in seguito a mutate condizioni reddituali o a causa di segnalazioni negative dovute a rate impagate.
Non disponendo di alternative esse potrebbero trovare in questa opportunità una soluzione efficace per ridurre il peso di una rata divenuta insostenibile.
chi ha un mutuo si sarà visto arrivare la famosa letterina dalla banca, in base al decreto Tremonti..datata entro il 29 agosto
per come la penso io. premesso che nessuno regala nulla, almeno a noi..
1) se uno riesce a pagarlo, continui alla vecchia maniera,
2) puo' sempre valutare la portabilita' e la rinegoziazione con la sua banca..magari ci spunta qualche decimale% sullo spread..
3) se è alla canna del gas riduca la rata ai tassi del 2006 ma consideri che alla fine allunghera' la rata composta pure dagli interessi.. (se i tassi rimangono allo stato attuale)
alla fine è una mezza fregatura, come naturalmente era prevedibile ...
oggi mi è arrivata questa..è di una società di mutui..qualche volta l'ho vista come sponsor del sito
(per i malfidenti, non centra nulla con il mio lavoro)
Egregio Signor S........,
nei giorni scorsi le banche hanno inoltrato la proposta di rinegoziazione delle condizioni di mutuo, disposta dal D.L. 93/2008 (Legge Tremonti).
Poiché molti nostri clienti desiderano comprenderne meglio il meccanismo ed i risvolti economici, XXXXXXXX ha predisposto i chiarimenti che trova sotto. Gli aspetti sono numerosi e complessi. Abbiamo cercato di semplificarli il più possibile.
In fondo troverà le alternative alla rinegoziazione ed i relativi tassi aggiornati.
Spero che questo lavoro le risulti concretamente utile, mentre la saluto cordialmente.
Amministratore Unico
LA RINEGOZIAZIONE DEL MUTUO
Convenzione tra Ministero dell’Economia e delle Finanze e
Associazione Bancaria Italiana
OBIETTIVI DELLA CONVENZIONE
Considerato il rincaro delle rate a tasso variabile, il Governo ha inteso mettere a disposizione dei debitori una soluzione che riporti la rata dei mutui sui valori del passato, senza che ciò rappresenti un costo per lo Stato o per le banche.
MUTUI RINEGOZIABILI
L’opportunità riguarda tutti i clienti delle banche aderenti alla convenzione, che abbiano in corso un mutuo:
- con rate calcolate a tasso variabile
- finalizzato all’acquisto, costruzione o ristrutturazione della prima casa
- stipulato prima del 29 maggio 2008.
Se il cliente accetta la proposta la banca è obbligata a operare la rinegoziazione. Altrimenti tutto continua come prima.
LOGICA DI FUNZIONAMENTO
Poiché i criteri di calcolo del tasso non vengono modificati dalla rinegoziazione, né subentrano contributi di sorta a favore dei debitori, l’unico modo per abbassare la rata è allungare la durata del rimborso.
Così nelle proposte di rinegoziazione viene precisato il numero di rate aggiuntive necessarie per riportare la rata alla somma stabilita dalla convenzione. Ovviamente ciò comporta una spesa maggiore di quella che si sosterrebbe rinunciando alla rinegoziazione.
Viene inoltre applicata una nuova modalità di calcolo “a rata fissa”. Significa che la rata non subirà più variazioni. Però, poiché il tasso rimarrà variabile, eventuali aumenti provocheranno ulteriori allungamenti della durata. Le diminuzioni dei tassi avranno l’effetto opposto.
MECCANISMO DI CALCOLO
Per realizzare i calcoli, in caso di rinegoziazione viene aperto un “Conto di Finanziamento Accessorio”. Tale conto non è gravato da spese di tenuta, ma è importante osservare che tutti gli importi debitori iscritti su di esso produrranno interessi a favore della banca. Il tasso applicato sarà quello del mutuo oppure, se inferiore, quello risultante dalla somma IRS 10 anni + 0,50%.
Poi funziona così: ogni mese si calcola la rata che il cliente pagherebbe normalmente, cioè se rinunciasse alla rinegoziazione. Da tale importo si sottrae la rata fissa pagata accettando la rinegoziazione. La differenza viene addebitata sul conto accessorio.
Qualora in futuro la rata “normale” dovesse risultare inferiore alla rata fissa, la differenza versata in più verrà accreditata sul Conto Accessorio.
Una volta raggiunta la scadenza originaria del mutuo, si continuerà a riconoscere ad oltranza la rata fissa alla banca, fino a che saranno state pagate tutte le somme caricate sul Conto Accessorio e gli interessi da esse prodotti.
RATE ARRETRATE
Con la rinegoziazione eventuali rate arretrate verranno addebitate sul Conto Accessorio, allungando ulteriormente la durata globale del rimborso e comportando i relativi interessi.
DECORRENZA
Gli effetti della rinegoziazione verranno registrati nel 2009, con la prima rata in scadenza nel nuovo anno.
CONVENIENZA
Tutti i tecnici concordano sul fatto che questa rinegoziazione appare economicamente anticonveniente.
Oltre a comportare una spesa in interessi elevatissima a fronte di riduzioni della rata quasi sempre non determinanti, con essa non si ottiene alcun vantaggio sul fronte delle condizioni di tasso applicate.
LE ALTERNATIVE
Ricorrere alla portabilità appare ben più interessante. In primo luogo per la sua maggiore flessibilità: si può decidere per esempio di passare ad un tasso fisso a tutti gli effetti, cioè insensibile alle future variazioni dei tassi. Scongiurando quindi rischi di ulteriore crescita del numero di rate da rimborsare.
Si potrà inoltre stabilire una durata a proprio piacimento, probabilmente diversa da quella imposta dalla normativa sulla rinegoziazione. Inoltre è quasi sempre possibile trovare condizioni più favorevoli che riducano concretamente la spesa in interessi.
E grazie alla Legge Bersani, il passaggio ad una nuova banca non determinerà il pagamento di spese o penali. Anche l’atto notarile è infatti posto a carico della banca.
I TASSI XXXXXXXX
Nell’ottica di favorire il risparmio, XXXXXXX ha ottenuto anche questa volta condizioni estremamente competitive per chi decide di utilizzare la portabilità, ovvero:
TASSO VARIABILE
Fino a 20 anni: media trimestrale Euribor 3 mesi + 0,75% (oggi pari a 5,45%)
25 e 30 anni: media trimestrale Euribor 3 mesi + 0,85% (oggi pari a 5,55%)
TASSO FISSO
10 anni: 5,50%
15 e 20 anni: 5,60%
25 e 30 anni: 5,70%
A CHI SERVE LA RINEGOZIAZIONE
Sebbene poco conveniente in termini economici, la proposta di rinegoziazione organizzata dal Governo può rivelarsi una buona soluzione per le famiglie che non dispongono di libero accesso al credito, magari in seguito a mutate condizioni reddituali o a causa di segnalazioni negative dovute a rate impagate.
Non disponendo di alternative esse potrebbero trovare in questa opportunità una soluzione efficace per ridurre il peso di una rata divenuta insostenibile.