Purtroppo non funziona così.
L'antenna ricevente si accoppia ad un campo elettromagnetico esitente, generando una ddp ai suoi morsetti. L'energia disponibile "catturata" non è tutto il campo generato dall'antenna trasmittente, ma solo quella "prelevata" dall'antenna, che è minima e comunque dipende anche dalla sua area di cattura equivalente.
Maggiore è il guadagno dell'antenna ricevente, maggiore è l'area di cattura equivalente, ma l'energia disponibile nel punto dove è posta l'antenna ricevente è comunque solo una minima frazione del campo irradiato. L'antenna trasmittente, per così dire, "disperde" la potenza irradiata in una dimensione spaziale enormemente maggiore rispetto a quella che può captare l'antenna ricevente.
Per capirci, se avessi come antenna ricevente una parabola da 2m di diametro, per captare tutta l'energia emessa da un trasmettitore a 15Km di distanza, il fascio trasmesso dovrebbe essere irradiato nella mia direzione ed avere solo 2m di diametro dopo 15Km. (ecco perchè le microonde, con antenne ad altissimo guadagno e lobi strettissimi si prestano meglio allo scopo)
Chiarito che l'antenna ricevente si accoppia solo ad una parte del campo elettromagnetico in cui è immersa, il segnale elettrico ai morsetti dell'antenna trasmittente non diventa "gratis" un campo elettromagnetico.
Il numero fisso approssimato, pari a 32.46, che compare nella formula dell'attenuazione di tratta, approssima la "perdita fissa" che si determina passando da un segnale radioelettrico (nel cavo) ad un campo elettromagnetico nel far field, ovvero dove il lobo è formato, cioè a partire da una distanza di alcune lunghezze d'onda dall'antenna trasmittente.
BTS ha scritto:
Se ricevo un segnale di 70 dB (le antenne si comportano egualmente sia in ricezione che trasmissione) con un'antenna da 10 dB di guadagno, e la ritrasmetto con un'antenna anch'essa con 10 dB di guadagno, dovrei trovarmi con un fascio di segnale "deviato", ma con 20 dB di guadagno !