Sanremo 2007... Che ve ne pare nel complesso?
Nota... OK che da un po' non cresceva, ma il thread sulla musica in evidenza?
Esordisco io parlando a modo mio di questo Festival (lo seguo anche per ragioni professionali), che in definitiva mi è sicuramente piaciuto di più di quel pappone mortalmente soporifero dello scorso anno, anche se sulle sostaniziali novità... Praticamente zero assoluto (non il gruppo...!). Tuttavia per lo meno stavolta i Giovani non sono stati relegati in modo veloce e frettoloso (e aggiungerei poco dignitoso) al termine delle varie puntate, ma hanno finalmente avuto maggior risalto!
Preciso che quel che dico si riferisce ovviamente solo alla prima e seconda serata. Premetto che per ora non citerò alcuni artisti, perché credo di aver bisogno di ascoltarli qualche altra volta... O magari perché mi auguro di non sentirli più... E non in pochi casi!
Su
Pippo Baudo... Protagonista fuori misura, come sempre del resto, ma sempre professionale e all'altezza della situazione. Su
Michelle Hunziker, che dire...? Salvo alcuni evidenti tentennamenti all'inizio della prima serata ed un'interpretazione alquanto discutibile di "Adesso Tu" dell'ex marito (era proprio necessario?) si è dimostrata davvero simpatica, solare, preparata e spiritosa. Ed anche bravina, quando ha interpretato, in entrambe le serate, dei passaggi di un paio di spettacoli teatrali da lei interpretati, ovvero, "Tutti Insieme Appassionatamente" e "Cabaret". Mi è piaciuta meno, invece, in coppia con Baudo (ma vale principalmente per lui) in alcuni intermezzi da intrattenimento, come ad esempio quando era placidamente sdraiata sul grembo del "Pippone Nazionale" che le accennava storici brani d'amore a mo' di dedica (verso l'ultima parte della prima serata)... Per il resto, finalmente una co-conduttrice caratterizzata da bellezza, carattere e spessore (tutti in contemporanea!).
Passando alla rappresentazione canora, direi che la cosa più indovinata (per ora) del Festival è stata il nome degli
Zero Assoluto (stavolta sì, il gruppo). Proprio ZERO ASSOLUTO! Svociati, scontati... Più che un canto, un belato sospirato! Parere personale, ovviamente.
La cosa più brutta? Il
duo Facchinetti... Stomachevole.

Per di più con il figlio d'arte completamente stonato. Ha detto bene Barbara Alberti interpellata durante il dopo-Festival: "Pornografia dei sentimenti" (a proposito, piacevole e bravissimo Chiambretti, manco a dirlo, nel dopo-Festival!). Il bello è che in una pre-recensione alla vigilia del Festival (sito di
Radio Deegay) dicevo:
"E, soprattutto, il patetico duo Facchinetti padre&figlio? Manca giusto lo Spirito Santo!... Ma cos'è? Suggeriscono una sorta di "Father & Son"? Sperano di spremere ruffianamente qualche commossa lacrimuccia al pubblico? Magari ci riusciranno pure... Tuttavia vorrei ricordare che le lacrime possono sgorgare anche per pietà e per compassione!"
Non avrei potuto avvicinarmi di più a quel che si è potuto effettivamente vedere (sia pure prevedibilmente) e non aggiungo altro, ché è come sparare su un ambulanza in emergenza con le gomme sgonfie.
Squallido e triste il momento comico (comico?!) con
Conracchione ed il sosia di Prodi (nella prima serata), mentre ho trovato assolutamente
STREPITOSI FICARRA E PICONE durante la seconda serata...
"Ma lo ha visto Sanremo? - Perché lo hanno fatto anche quest'anno? - Certo che lo hanno fatto... - Sicuro? Credevo di no. E chi lo ha presentato? - Baudo! - Il figlio? - No, Baudo proprio. - Certo che il tempo non passa mai! E chi cantava? - Mah, Milva, Johnny Dorelli, Al Bano... - Vedi che avevo rragione? HAI VISTO UNA RREPLICA!!!"
Grandiosi! ...E davvero toccanti anche quando sono intervenuti nuovamente parlando a modo loro dell'uccisione di Padre Pino Puglisi per mano della mafia, avvenuta nel 1993. Sono riusciti a commuovermi.
Tornando ai brani, eccezionale invece
Daniele Silvestri,

ironia e preparazione musicale di altissimo livello a suon di ritmi caraibici, peccato i banalissimi e dementi video di accompagnamento (e questo purtroppo vale quasi per tutti i brani) con in più, per "La Paranza", quella sorta di granchietto affetto da Parkinson che ballava a destra e sinistra sullo schermo... Rievocazioni dalla Sirenetta di Disneyana memoria con "In fondo al Mar"? Mah... Ad ogni modo per Silvestri mi aspetto grossi risultati (non escludo una vittoria).
Molto originale ed intensa (direi addirittura coraggiosa) l'interpretazione di
Nada, anche se il brano non incontra esattamente il mio gusto. Penso comunque che non guadagnerà molti favori. Idem per
Milva: grande interpretazione, una sorta di riconoscimento ed incoraggiamento per "gli artisti falliti", ma il brano sinceramente non mi ha particolarmente entusiasmato.
Complimenti - tanto per cambiare - ad
Antonella Ruggiero. Elegante, raffinata, delicata e profonda al tempo stesso... Anche se al livello a cui è arrivata (specie in fatto di originalità di sperimentazione, oltre che di fama e affermazione), ritengo che potrebbe tranquillamente fare a meno di Sanremo. D'altra parte sia l'argomento trattato, forse un po' scontato visto il momento attuale, che, soprattutto, la sua l'intensità e la sua potenza espressiva sono pronto a scommettere che la collocheranno molto in alto (e sottolineo molto)...
Il che, quanto ad interpretazione, vale anche per
Simone Cristicchi, che oltretutto dimostra la sua poliedricità con un bel brano che affronta il difficile tema della malattia mentale in modo sobrio, garbato e commovente, decisamente fuori dagli schemi di "Studentessa Universitaria" o "Vorrei Cantare Come Biagio Antonacci".
E non è stato da meno
Johnny Dorelli: una grande prova di preparazione, esperienza, eleganza e di amore per la musica.
Sostanzialmente inutile ed inconsistente, invece, la partecipazione di
Piero Mazzocchetti, vale ciò che ho scritto nella scorsa occasione.
Ciò vale anche per
Al Bano: traspariva, anzi, era evidente la mano di
Renato Zero, così come era evidentissimo il non rassegnarsi all'evidenza di un invecchiamento inesorabile e soprattutto irrecuperabilmente indecoroso. Preciso che quest'ultima caratteristica include lo stesso Al Bano, ma anche e soprattutto chi si ostina ad presentarsi come eterno ragazzino, idolo delle ragazzine...
E infatti
Paolo Meneguzzi, con le sue generose dosi di stucco spalmate sul viso... Si sta auto-clonando o cosa? Ma di "eterno ragazzo" non ci bastava Morandi? Almeno, però, Morandi non canta a suon di stecche!
Vabbè...
Passiamo a
Marcella e Gianni Bella. Un motivo orecchiabile, ma banale, niente di ché, oltretutto mi ricorda un po' un loro pezzo del '90, "Verso L'Ignoto".
Mentre
Tosca mi ha davvero sorpreso. Intendo dire, pur avendo riposto in lei grandi aspettative, è riuscita ad emozionarmi più di quanto credessi, con un brano ispirato a tratti al folk della grande Gabriella Ferri. Un pezzo tra l'altro difficile da cantare, ma che ha affrontato con voce sicura e con un'interpretazione magistrale! E un ulteriore pregio de "Il Terzo Fuochista" è stato quello di coniugare in modo stupefacente il gusto popolare e folkloristico del pezzo con un'atmosfera davvero sofisticata e con una sottile dose di ironia... Il suo "Zum-Pa-Pa" sembra quasi sbeffeggiare in modo giullaresco l'incrollabile gusto conservatore della manifestazione, tant'è che Baudo ci è cascato con tutte le scarpe, non riuscendo proprio a trattenersi dal voler accennare a modo suo il refrain di Tosca al termine della sua splendida interpretazione...! Brava!
Niente male anche per
Paolo Rossi, che ha simpaticamente interpretato un brano inedito ritrovato tra i vecchi appunti dell'indimenticabile
Rino Gaetano, il cui stile e la cui ironia erano effettivamente riconoscibili. E, una volta tanto, ho trovato belle le immagini di commento all'esecuzione del pezzo.
Degna di nota pure la presenza di
Amalia Gré, anche se sospetto che il suo lavoro non sarà capito. Un filo di voce sottile, ma deciso e sofisticatissimo... Superlativo che temo non incontrerà i favori delle giurie del Festival.
Bravo anche a
Fabio Concato: un'interpretazione magistrale (forse potremmo definirla proprio "recitazione") ed impeccabile per parlare del dramma di chi perde il lavoro e la fiducia in sé stesso in età molto matura. Fantasma, questo, che oggi in particolare spaventa molte persone, e purtroppo a volte non si tratta solo di un fantasma.
E parlando degli ospiti della prima serata ho gradito moltissimo la presenza di
Nora Jones (che però ha cantato davvero troppo tardi, dopo le 24) e gli
Scissor Sister, brillanti e simpatici come sempre!
Della seconda serata invece mi è piaciuto moltissimo
John Legend... Ragazzi, che classe!
E i riguardo Giovani? Sicuramente, come dicevo, una buona cosa averli finalmente inseriti nella normale scaletta della serata anziché alla fine delle varie puntate. Mentre, parlando dei pezzi di questa categoria, nella prima serata per ora sono rimasto colpito solo da uno degli ultimi a salire sul palco:
Stefano Centomo, passato in finale. Una voce davvero particolare, originale.
Esatto contrario per i
PQuadro, cloni dei cloni, dei cloni, dei cloni... Come peraltro mi aspettavo. E oltretutto "Amici di Maria". Francamente basta!
Invece, tra coloro che si sono susseguiti nella seconda serata mi è piaciuto
Patrizio Baù, che però è stato eliminato.

Peccato, perché il suo pezzo era spiritoso, giocoso, divertente, ed il tutto era proposto davvero con garbo disinvolto...
Bella e toccante anche l'interpretazione di
Fabrizio Moro, che lanciando il suo messaggio in modo semplice ed immediato sulla piaga della mafia si è aggiudicato una massiccia dose di applausi e la candidatura alla vittoria.
Terribile invece quel che è capitato all'inizio della canzone (per la verità un po' banalotta e ruffiana) di
Elsa Lila... Qualche fonico arrabbiato e distratto ha dimenticato qualche cursore aperto in regia mentre "tuonava" una bestemmia che
si è clamorosamente sentita in Eurovisione! Ripeto, TERRIBILE e volgare crollo di stile ai minimi storici... Strano davvero se non se ne parlerà. Comunque forse se si sorvolerà sarà meglio.
Riguardo tutti gli altri... Come già detto in premessa, magari mi pronuncerò prossimamente.
Posso tuttavia sbilanciarmi nel ribadire che sino a questo momento questa edizione del Festival, nonostante il suo spirito incrollabilmente conservatore, risulta senz'altro più interessante rispetto alle becere dozzinalità dello scorso anno.
...Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra ché ho detto la mia!
Eventualmente anche un voto (possibilmente motivato) ai vari artisti (e ai rispettivi pezzi) va più che bene.
