Saturazione tuner. Rimedio o panzana?

elettrodoc

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Salve a tutti amici.
Mi è capitato di leggere, sulla rivista Eurosat di luglio 2013, un articolo in cui si parlava di saturazione di alcuni decoder.
Prima di tutto si diceva che il problema di saturazione riguarda soprattutto i modelli di decoder prodotti dal 2004 fino al 2009 che mandavano subito al 100% il livello segnale e qualità.
Per risolvere il problema, l' autore dello pseudo articolo, ha detto di aver tolto un attenuatore e di aver iserito un derivatore ad 1 uscita prima del decoder.
Fin qui forse nulla di strano, ma quello che mi ha stupito, è che dice di aver lasciato l' uscita passante del derivatore senza resistenza sostenendo che, lasciando l' uscita passante aperta, si attenuano meno i segnali deboli e di più i segnali forti.:eusa_doh:

Si parla pure di un confronto tra un partitore ed un derivatore con uscita passante aperta. Ma che confronto è?

Voi cosa ne pensate??
Eurosat, non dovrebbe essere una rivista tecnica specializzata??:icon_rolleyes:
 
Fin qui forse nulla di strano, ma quello che mi ha stupito, è che dice di aver lasciato l' uscita passante del derivatore senza resistenza sostenendo che, lasciando l' uscita passante aperta, si attenuano meno i segnali deboli e di più i segnali forti.:eusa_doh:
Forse pensava a uno sfioratore...mi sa che è un idraulico... :laughing7:
 
Il ricevitore quando va in saurazione e legato a un segnale troppo forte. L'impianto e sblilaciato quindi da una presa il segnale arriva forte e in un altra troppo debole; oppure l'amplificatore e stato tarato male. Le situazioni variano a seconda dei contesti.
 
Sì appunto...di solito bisognerebbe non leggere solo il titolo... :laughing7:

Ciao Areggio, non so se è riferito a me, ma ho aperto la discussione, perchè appunto, non ho letto sol il titolo, ma tutto l' articolo, che non è che sil il massimo della buona tecnica quanto è stato scritto.
 
Ciao Areggio, non so se è riferito a me, ma ho aperto la discussione, perchè appunto, non ho letto sol il titolo, ma tutto l' articolo, che non è che sil il massimo della buona tecnica quanto è stato scritto.
A te ho già risposto prima, dando solidarietà alle tue considerazioni, mi pareva chiaro, no?
 
L'attenuatore intelligente...

Ma pensa, avevamo tutti, in casa, l’attenuatore intelligente e non ce ne siamo mai resi conto. :5eek:
Mi ricorda un po’ la barzelletta del sistema boss televes la cui pubblicità fa intendere che vengono amplificate soltanto le frequenze con livello basso.

Ad essere sincero, leggendo quelle righe, mi sono venuti i brividi e in un altro contesto le ho paragonate ad una bestemmia in chiesa.
Non vorrei essere nei panni di chi, seguendo quei consigli, proverà a risolvere un problema simile e nemmeno dei panni di chi riceverà, in redazione, le relative lamentele.

Intanto, ho scritto alla redazione, esternando il mio stupore non tanto per ciò che l’incauto lettore ha scritto ma, soprattutto per il commento della redazione che ringraziando il lettore, sprona tutti gli altri ad inviare le proprie soluzioni ai vari problemi di ricezione dtt.
L’idea non sarebbe malvagia ma se le varie lettere dei lettori non vengono sottoposte al parere di un tecnico con la T maiuscola, il dubbio di fare disinformazione diventa una certezza.

Da quando ho scritto alla redazione, è passata una settimana e non ho ricevuto nessuna risposta ma non so se sono previste risposte in privato.
Pazienterò sino all’uscita di uno dei prossimi numeri con un limite sino a fine anno, data in cui conto di chiudere la mia avventura con una rivista che ultimamente mi è scaduta un po’.

…E pensare che qui sul forum i consigli sono gratuiti e se ce n’è qualcuno errato, ne viene segnalata l'inaffidabilità. :eusa_think:

EDIT: dimenticavo di dare la risposta a elettrodoc; non è un rimedio...
 
Ultima modifica:
Avevo letto anch'io.... vuoi sapere cosa ho pensato?

Date le enormi eresie, il mio pensiero non è andato sulle "sballatissime" affermazioni del lettore, ma mi sono domandato come la redazione avesse potuto pubblicare una cosa simile, arrivando alla conclusione che non poteva aver letto ciò che era stato scritto.
(.... analoga considerazione l'ho fatta a riguardo dei ringraziamenti al lettore, ritenendola un frase tipo)

In un passato (abbastanza remoto) mi è capitato di inviare articoli a riviste di elettronica (es. CQ-elettronica), dove tutto ciò che era pubblicato veniva vagliato dal curatore della rubrica, persona piuttosto competente ed anche dal direttore responsabile (segnatamente un Ing. dal nome e cognome noti)
Comprendo che i tempi cambino (si usavano le macchine da scrivere e la carta carbone, non Winword e copia-incolla) ma credo che una rivista di medicina (giusto per fare un esempio di facile comprensione), nello spazio dedicato ai lettori, dovrebbe astenersi dal pubblicare lettere con affermazioni completamente errate e destituite di fondamento, se il redattore non è un medico in grado di rispondera a tono, per mettere in guardia il pubblico.

....veniamo ora alle affermazioni specifiche:

Il derivatore non ha alcuna uscita diretta, ma solo un ingresso ed un'uscita di LINEA, che non può mai restare aperta ed a cui non si deve MAI collegare direttamente un TV/decoder. Se l'uscita di linea del derivatore non è terminata su'un impedenza caratteristica di 75 Ohm resistivi (nel caso specifico con una resistenza da 75 Ohm non induttiva), l'attenuazione della linea derivata non sarà MAI quella nominale.
Se poi l'uscita vede un disadattamento, cosa probabilissima quando il carico non è una resistenza da 75 Ohm antiinduttiva, si creano ONDE STAZIONARIE e l'attenuazione sull'uscita derivata, varia in funzione dell'impedenza nel punto di prelievo, che cambia a seconda della frequenza, dando origine a risultati molto complessi e variabili da presa a presa. (rendendo l'impianto di distrubuzione un "macello" incontrollabile)
Lasciando poi senza carico l'uscita di linea, il disadattamento diventa molto marcato (effetto stub) e si generano echi dei segnai, sia sulla linea che sull'uscita derivata. In analogico, gli echi determinavano i cosiddetti sdoppiamenti di immagine (ghosting), quindi uno sgradevole degrado della qualità a video. Con le modulazioni digitali, gli echi possono invece "impallare" il decoder fino al punto di impedirgli la decodifica.

Il derivatore è un componente passivo (accoppiatore direzionale) e non può avere che un comportamento ASSOLUTAMENTE LINEARE.
Ciò significa che un derivatore attenua esattamente allo stesso modo, sia i segnali di ampiezza maggiore che quelli di ampiezza inferiore.
Ancora, il derivatore non può "imprimere" nulla.
E' quindi completamente falso (e destituito di ogni fondamento) che si comporti in modo non lineare, cioè che possa attenuare maggiormente i segnali forti rispetto a quelli più deboli.

Salve a tutti amici.
Mi è capitato di leggere, sulla rivista Eurosat di luglio 2013, un articolo in cui si parlava di saturazione di alcuni decoder.
Prima di tutto si diceva che il problema di saturazione riguarda soprattutto i modelli di decoder prodotti dal 2004 fino al 2009 che mandavano subito al 100% il livello segnale e qualità.
Per risolvere il problema, l' autore dello pseudo articolo, ha detto di aver tolto un attenuatore e di aver iserito un derivatore ad 1 uscita prima del decoder.
Fin qui forse nulla di strano, ma quello che mi ha stupito, è che dice di aver lasciato l' uscita passante del derivatore senza resistenza sostenendo che, lasciando l' uscita passante aperta, si attenuano meno i segnali deboli e di più i segnali forti.:eusa_doh:

Si parla pure di un confronto tra un partitore ed un derivatore con uscita passante aperta. Ma che confronto è?

Voi cosa ne pensate??
Eurosat, non dovrebbe essere una rivista tecnica specializzata??:icon_rolleyes:
 
Il derivatore è un componente passivo (accoppiatore direzionale) e non può avere che un comportamento ASSOLUTAMENTE LINEARE.
Ciò significa che un derivatore attenua esattamente allo stesso modo, sia i segnali di ampiezza maggiore che quelli di ampiezza inferiore.
Ancora, il derivatore non può "imprimere" nulla.
E' quindi completamente falso (e destituito di ogni fondamento) che si comporti in modo non lineare, cioè che possa attenuare maggiormente i segnali forti rispetto a quelli più deboli.
Verissimo.

Ma, se c'è disadattamento d'impedenza, può attenuare in modo diverso segnali a frequenza diversa, che, incidentalmente, possono avere livelli diversi.

Probabilmente, il lettore in questione ha sperimentato questa "soluzione" sul suo impianto e, soddisfatto per il risultato, ha generalizzato la sua conclusione.

Sì, qui avrebbe dovuto intervenire la redazione, ricontestualizzando l'esperimento.
 
@ agosto1968:
Se tu avessi letto l'intero articolo ti saresti reso conto che le incoerenze erano più di una.
Per farti un esempio dice che in un caso (non si sa di quanti) ha dovuto usare un derivatore a 2 vie, lasciandone una inutilizzata..:eusa_doh:

Non si può escludere che sia andata come hai ipotizzato tu ma a quel punto sarebbe stato più facile vincere a "win for life".
 
Ultima modifica:
1) Sulla medesima frequenza, il derivatore attenua esattamente allo stesso modo, sia i segnali "forti" che quelli "deboli".
2) Al variare della lunghezza di linea, la trasformazione di impedenza cambia anche sulla stessa frequenza, così che il segnale di livello maggiore alla presa A diventa magari minimo sulla B. (e bastano pochi cm di differenza nella lunghezza del cavo che va dalla presa al decoder, e perfino il circuito interno dei vari decoder può influire)

Il lettore è persona assolutamente ignorante della materia e (concediamo la buona fede) ha completamente frainteso, sia quel che stava facendo, sia i risultati ottenuti nè ha cognizione che tutto il suo sistema è un accrocco completamente fuori controllo.
Anche chi raggruppa i cavi a "mazzetto" usando i mammuth, oppure il nastro adesivo, attorcigliando i fili dei coassiali, per una serie di circostanze irripetibili potrebbe affermare le stasse cose.
In entrambi i casi, se qualcosa cambia nel circuito (e basta un nulla), non funziona più niente, nemmeno nell'unica presa dove prima funzionava.

Ripeto, non riesco a credere che un tecnico possa aver letto e pubblicato una cosa simile.
 
Ho letto anche io l'articolo , concordo con quello che si è già detto, l'asciare la linea aperta provoca un disadattamento che compromette la funzionalità dell'intero impianto, le onde stazionarie che si generano possono attenuare frequenze anche di 30 db e in base alla lunghezza della linea il fenomeno si può verificare anche ad altre frequenze,in base alla lunghezza d'onda e alla velocità di propagazione si possono calcolare i punti di inizio del disadattamento e con l'aiuto di un ponte riflettometrico si riesce a stabilire le frequenze maggiormente colpite dall'effetto della controfase dei due segnali.
Per quanto riguarda i derivatori se ben installati , si prestano bene ad attenuare i segnali all'ingresso di un decoder, personalmente li preferisco ai classici attenuatori, che tendono ad avere una figura di rumore più alta.
Se invece si tratta di attenuare solo 1 o due canali si può optare per una trappola da 2 o 4 celle per abbassarli di 20 dBuV. Comunque segnali alti che possono saturare il sintonizzatore ,sono dai 70dBuV in su che corrispondono a 9 millivolt (mi sembra), poi dipende da apparecchio a apperecchio.
 
Qualcuno sa dire chi è l'autore del bistrattato articolo di Eurosat?
 
Non lavora per la redazione, è un lettore che scritto alla rubrica "La posta di Clarke".
 
Mah, se devo dire cosa penso...sono un apocalittico totale: contrariamente a quanto dice la vulgata della web-democrazia, il web ha amplificato la distruzione del senso critico, qualsiasi panzana, stavo dicendo ben confezionata, ormai nemmeno più ben confezionata, viene creduta.
Storia e scienza sono ridotti a barzelletta...ma l'avete visto il telefilm dove han messo pure Leonardo, anzi peggio, avete sentito cosa dice la gente, che ritiene verosimile che Leonardo potesse fare certe cose? Vedi qua (poi mi sono ritirato nelle "nostre stanze" (tecniche) per amor di patria:
http://www.digital-forum.it/showthread.php?155064-Da-Vinci-s-Demons-ad-Aprile-su-Fox/page13 (spero di aver beccato la pagina, perchè faccio sempre casino...)
Mah, non so quanto si potrà andare avanti con la specie umana...
 
La libertà di espressione, in campo scientifico o tecnico, è un vero nonsenso.
C'è un modo rapido ed inequivocabile per smascherare l'impostore o l'ignorante ed è quello di domandargli il perchè di quanto afferma, ovvero secondo quali principi fisici può spiegare ciò che propone come soluzione.
Quando non si hanno le basi per disquisire di un argomento, non si possono trarre conclusioni ed è estremamente presuntuoso pensare di poter insegnare qualcosa al prossimo.
La disinformazione è quanto di peggio possa esistere. Meglio sarebbe limitarsi ad esporre i fatti così come sono stati percepiti, cercando qualcuno (competente) che possa spiegare cosa è davvero accaduto.
 
Nel frattempo è uscito il numero di agosto e di rettifiche non ce ne sono.... magari al momento della mia segnalazione era già in stampa.

Vedremo su quello di settembre.
 
Quando collaboravo con una rivista, ricordo che il materiale per il numero di Agosto doveva pervenire con quello di Luglio, entro Maggio...
E' vero che oggi si fa prima ad impaginare, ma dubito che una segnalazione arrivata a Luglio possa apparire prima di Settembre. ;)
 
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