Sedicenne si uccide a Torino dopo contitnui tormenti a scuola: "Sei gay!"

Stato
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Non c'entra il fattore GAY Andrea, potevano dirgli qualsiasi altra cosa, SEI SECCO, SEI GRASSO, SEI BASSO..... Avrebbe avuto lo stesso effetto e, purtroppo, la stessa fine.
Concordo. Lo dico per esperienza personale. Alle medie i bulli (ripetenti, guarda caso, e quindi + grandi) mi prendevano in giro perché all'epoca ero una "botte". Mi ricordo bene il trauma, il dolore psicologico che portò. Poi crescendo sono diventato normale (forse anche troppo magro) e ho superato la cosa.
"Smonta il bullo" dice il ministro...Secondo me una campagna contro il bullismo serve a poco, solo uno spreco di soldi con gli stipendi dei centralinisti. Mr. Blair ha concesso agli insegnanti l'uso ragionevole della forza. In Italia, come molti video su Youtube dimostrano, gli insegnanti tale potere se lo sono già preso.
 
dj GCE ha scritto:
E ci credo, già basta che nel Medioevo i gay li bruciavano e nella II Guerra Mondiale facevano la stessa fine degli ebrei, ora solo che i preti nelle Messe istighino all'odio gay ci mancava!!!

Lo capisco (a me dicevano le stesse cose dei mentecati di ... :mad:); il sistema educativo ormai funziona come nelle giungle (o jungle che dir si voglia): te la devi cavare da te, e si risolve tutto solo con le risse!

La becera idiozia di certi adolescenti andrebbe punita severissimamente!!!!!
Non fa una piega.
E a dire il vero, anche certe esternazioni attuali, molto sottilmente subdole, ma non meno perfide (tipo "non è necessario riconoscere diritti giuridici ai conviventi gay" oppure "il loro stile di vita immorale" oppure certi disgustosi accostamenti tra omosessualità e pedofilia o incesto), quando provengono da chi possiede un potere mediatico sconfinato (indovinate di "chi" parlo? :badgrin: ) ed è circondato dai vari politici "obbedienti" (leggi viscidi opportunisti), che effetti pensate che producano?
 
alex86 ha scritto:
Concordo. Lo dico per esperienza personale. Alle medie i bulli (ripetenti, guarda caso, e quindi + grandi) mi prendevano in giro perché all'epoca ero una "botte". Mi ricordo bene il trauma, il dolore psicologico che portò. Poi crescendo sono diventato normale (forse anche troppo magro) e ho superato la cosa.
"Smonta il bullo" dice il ministro...Secondo me una campagna contro il bullismo serve a poco, solo uno spreco di soldi con gli stipendi dei centralinisti. Mr. Blair ha concesso agli insegnanti l'uso ragionevole della forza. In Italia, come molti video su Youtube dimostrano, gli insegnanti tale potere se lo sono già preso.
Allora non mi sono spiegato.
Non mi pare che si sia mai assistito ad un odio discriminatorio radicato nei secoli contro chi è grasso o magro o alto o basso.
Io pure a scuola - come tanti - sono rimasto a volte "vittima" di fastidi, fortunatamente non gravi o indelebili.
Io avevo due delle "proprietà" (o caratteristiche) oggetto di scherno menzionate in questo thread.
Una di queste era un po' di sovrappeso (non che ora sia magro, ma per me non è un problema)... Insomma, un fisico non precisamente atletico.
Pensi che abbia sofferto di più se negli "scherzi" ci si riferiva alla mia corporatura o ad "ALTRO"? :evil5:
 
Meglio prevenire che curare, almeno finchè non sarà possibile resuscitare i morti e guarire le ferite dell'anima.

dj GCE ha scritto:
La becera idiozia di certi adolescenti andrebbe punita severissimamente!!!!!
 
purtroppo gli adolescenti di oggi, ma anche quelli dei miei "tempi" , sono ed erano perfidi e cattivi , ma ci pensavano gli insegnanti od i genitori a farti rigare dritto. Oggi i genitori "devono lavorare" ed i prof NON hanno + alcun potere o voglia di cimentarsi con i bulli...
Povero ragazzo sensibile, che ha preferito farla finita , pur di non subire + simili atroci "scherzi". :crybaby2:
 
Ho letto anche io la storia e mi è dispiaciuto davvero tantissimo :-(

E' vergognoso che un ragazzo abbia perso la vita per queste stupidaggini.

Mi ricordo che alle scuole medie anche nella mia classe c'era un ragazzo che
veniva preso in giro per lo stesso motivo. Gli si diceva sempre che era
"frocio".

E debbo dire di essere contento di non essere mai stato tra quelli che lo
prendeva in giro. Non mi sembrava giusto sbeffeggiare una persona in tanti
contro uno, l'ho sempre trovato un comportamento da vigliacchi, anche quando ero piccolo.

E col senno di poi sono orgoglioso di non avere partecipato a simili
idiozie.
 
Qui si sta facendo un processo solo perché c'è la caratteristica "gay". Sapete quanti sono i suicidi adolescenziali per delle prese in giro all'anno? Molti di questi vengono citati solo nei trafiletti della cronaca locale.
Qui si sta montando un caso, che non fa altro che aumentare il divario.
 
alex, vorrei ribadire quanto ho scritto nel mio intervento precedente a questo (oltre ad invitarti, se vuoi, a rileggere la lettera di quel ragazzo che ha scritto a commento di questo tragico fatto) e ricordare che parlo con cognizione di causa.
Magari fosse come dici tu... Non penso proprio si stia montando un caso.
Almeno, non nei termini che forse intendi.
Secondo te quanto pesano sulla psicologia di alcuni giovani studenti i continui accostamenti tra omosessualità, disordine morale, pedofilia e incesto, oltretutto riferiti da personaggi MOLTO in vista e dotati di grande potere mediatico e a volte addirittura dai membri della stessa propria famiglia?
Capisci almeno che dopo anni ed anni di tenace condanna/colpevolizzazione di questa caratteristica della personalità, che riguarda alcune persone e sulla quale non ci si può fare proprio nulla (se non cercare di viverla senza sentirla come un problema), soprattutto a scuola è ormai radicato il messaggio secondo il quale è una vergonga essere gay (come se lo si scegliesse) più di qualunque altra cosa e l'esatto contrario, cioè un valore molto "figo", essere invece ignorante, spaccone e violento?

...Senza peraltro che il personale scolastico, in presenza di bulletti e teppistelli vari, si esponga più di tanto...
E senza contare, come fa notare giustamente YODA, che "oggi la loro repressione è considerata una limitazione della libertà personale!"
Perché, come se non bastasse, ormai LIBERTA' = Faccio come mi pare. :mad:
 
Ultima modifica:
AG-brasc ha scritto:
...Pensi davvero che se "dall'alto" nei secoli dei secoli (Amen) non fossero arrivate a senso unico parole di condanna, odio e giudizi malevoli (e in buona parte a tutt'oggi concetti duri a morire, ben radicati in una società sempre più ignorante), la vita sarebbe così difficile per un ragazzo di 16 anni più sensibile e studioso della media, che magari non ama giocare a pallone e che si sente dare del "finocchio" indipendentemente dal fatto che lo sia davvero?
Sicuramente l'influenza c'è stata nelle varie generazioni che si sono succedute.
Anche giustificandola con il paragone non sempre calzante di quanto succedeva in natura...
ma questo concetto lo si può applicare a tutte le "diversità" rispetto alla maggioranza.
questo è innegabile.
anche se devo dire che oggi la situazione è decisamente migliorata a livello laico.
per quell'altro ci vorrà ancora parecchio tempo, temo.

p.s. rimango cmq del parere che (come detto dalla madre), l'intervento degli insegnanti poteva essere risolutivo alla fine se non avessero lasciato perdere...dopo i primi positivi risultati! :mad:
 
YODA ha scritto:
Sicuramente l'influenza c'è stata nelle varie generazioni che si sono succedute.
Anche giustificandola con il paragone non sempre calzante di quanto succedeva in natura...
ma questo concetto lo si può applicare a tutte le "diversità" rispetto alla maggioranza.
questo è innegabile.
anche se devo dire che oggi la situazione è decisamente migliorata a livello laico.
per quell'altro ci vorrà ancora parecchio tempo, temo.
Beh, se guardiamo cosa succede in Natura, potremmo ad esempio citare le persone (ed anche gli animali) affette dal cosiddetto "albinismo", ma non mi pare che siano mai stati oggetto di una così tenace colpevolizzazione... :icon_rolleyes:
Poi ci sono i "mancini", per i quali invece la colpevolizzazione c'è stata, e pure di un certo peso! :evil5:
Poi però "qualcuno" si è dovuto rassegnare per ovvi motivi a smetterla di usare metodi coercitivi e spesso violenti per obbligare tutti a scrivere con la mano destra.
Magari assisteremo a progressi anche in "altri" campi tra qualche tempo, no? ;)

PS: mi auguro un tempo non troppo lungo, ché ne ho davvero le p*lle piene :badgrin:
 
alex86 ha scritto:
Qui si sta facendo un processo solo perché c'è la caratteristica "gay". Sapete quanti sono i suicidi adolescenziali per delle prese in giro all'anno? Molti di questi vengono citati solo nei trafiletti della cronaca locale.
Qui si sta montando un caso, che non fa altro che aumentare il divario.
Fanno schifo tutte le prese in giro, non solo quelle di questo tipo (e te lo dice uno che è stato sfottuto gay per 5 anni per il solo gusto di sfottere, pur non essendolo affatto).

Il caso si monta, semmai, perché si è ammazzato!
 
ce lò ancora scolpito nella mente,indelebile, a sei anni primo giorno di scuola io timidissimo talmente timido da non avere il coraggio di dire alla maestra "devo andare in bagno" mi feci la pipì addosso:sad: non vi dico per quanti mesi mi presero in giro:sad: èro piccolo vabbè ma non tutti riescono a sopportare la tortura
 
questa notizia, che ho approfondito guardando questa sera l'edizione del tg5, mi ha sconvolto e non vi nascondo che, nel vedere la povera madre che raccontava l'episodio, mi sono commosso; dopo un pò ho solo pensato a quale potrebbe essere la mia reazione, nei confronti di chiunque, laddove un giorno un mio figlio mi venisse a raccontare di essere coinvolto in episodi del genere
 
(e te lo dice uno che è stato sfottuto gay per 5 anni per il solo gusto di sfottere, pur non essendolo affatto)
Capita un po' a tutti a dire il vero...Ma fa parte della logica, tribale, del genere maschile. C'è poco da fare...
 
Faccio una eccezione al mio volontario "esilio", ma non partecipare a questa discussione mi parrebbe equivalere ad un atto di "diserzione"... Soprattutto nei confronti dell'amico Andrea, di cui capisco perfettamente lo stato d'animo (anche se mi rendo conto non potrò mai condividere "in toto" il vero e proprio "dolore" che, sono sicuro, questa notizia gli ha suscitato, come sicuramente tante, troppe, altre simili in passato.... ).
Ovviamente non condivido AFFATTO il tono un po' "riduzionista" con cui qualcuno ha affrontato l'argomento. Vero, verissimo, che il bullismo non è indirizzato in modo esclusivo contro i gay: questi "bravi" ragazzi, come già altri hanno notato, indirizzano il loro bestiale desiderio di sopraffazione nei confronti di CHIUNQUE sia, ai loro occhi, "diverso", più debole e fragile ( handicappati, down, ragazzi di colore, ragazzine "troppo" timide etc. etc. ).
C'è, però, una differenza SOSTANZIALE tra queste categorie e i gay: a nessuno verrebbe in mente di convalidare PUBBLICAMENTE una qualunque forma di discriminazione nei confronti, per esempio, di un bambino down, o un obeso o un handicappato... A nessuno verrebbe in mente di dichiarare pubblicamente che un gobbo, per esempio, sia un "obbrobrio della natura" o che un ritardato mentale abbia uno "stile di vita immorale"...
Ecco, questa è la differenza: la discriminazione contro i gay è "diversa", non si trova solo tra i bulli, ma cresce e prospera anche nelle "case per bene", si respira a pieni polmoni in alcune televisioni, in alcuni giornali, da qualche ( non tutti per fortuna... ) pulpito sacro...
Ed è questa atmosfera di generale riprovazione ( spesso ipocritamente mascherata da un "io, per carità...per me facciano quello che credono" ) che fa tanto male a chi deve subirla nella piena consapevolezza di non aver fatto nulla per meritarsela...
Ed è questa generale atmosfera che è alla base anche di un altro fenomeno: perché i bulli "colpiscano", non basta solo che il soggetto delle loro prepotenze sia "diverso": è anche necessario, direi indispensabile, che sia "solo", isolato, senza amici che lo supportino e lo difendano. E mentre è relativamente "facile" essere amico di un down, difendere una ragazza timida dalle angherie... è più "difficile" essere amico ( soprattutto a quell'età... ) di un gay.. La paura di restare "contaminato", di essere invischiato nella discriminazione è troppo forte e può frenare anche persone potenzialmente di animo nobile dal desiderio di difendere ed aiutare il compagno molestato...
Lo scrivo per dolorosa autocritica: sono stato, alle scuole medie, testimone di discriminazioni contro un compagno gay che non sono stato capace di aiutare a difendersi. Fortunatamente il caso si è risolto in modo meno tragico ( ma pur egualmente grave... ) col trasferimento del ragazzo ad altra scuola, ma quella lontana vigliaccheria pre-adolescenziale è uno degli episodi della mia vita di cui mi vergogno di più...:sad:
 
roddy ha scritto:
Faccio una eccezione al mio volontario "esilio", ma non partecipare a questa discussione mi parrebbe equivalere ad un atto di "diserzione"... Soprattutto nei confronti dell'amico Andrea, di cui capisco perfettamente lo stato d'animo (anche se mi rendo conto non potrò mai condividere "in toto" il vero e proprio "dolore" che, sono sicuro, questa notizia gli ha suscitato, come sicuramente tante, troppe, altre simili in passato.... ).
E' la sorpresa ed il regalo più grande che potesi fare a questa bella sezione.
Grazie. Grazie davvero. Alla luce di certi fatti recenti il tuo intervento è ancor più prezioso. :)
Certo, capire la dimensione del problema in prima persona è un'altra cosa... Ma per fortuna non ho rimpianti, non ho subito violenze di questo tipo a scuola (almeno se ho avuto fastidi... Diciamo tranquillamente nella media!) e soprattutto sono felicissimo di ciò che sono. Ovvero uno che ha svariate caratteristiche, tra le quali, guarda caso, quella di essere gay, e non certo per sua scelta... Così come non è per mia scelta il fatto che mi piacciano e mi interessi molto all'elettronica, la meccanica e le tecnologie, idem per la mia innata passione per la musica, al punto di entusiasmarmi ancora oggi sino alle lacrime quando un pezzo mi colpisce particolarmente o quando mi lascio trasportare dall'energia di una serata in consolle come DJ particolarmente ben riuscita! ;)

roddy ha scritto:
Ovviamente non condivido AFFATTO il tono un po' "riduzionista" con cui qualcuno ha affrontato l'argomento. Vero, verissimo, che il bullismo non è indirizzato in modo esclusivo contro i gay: questi "bravi" ragazzi, come già altri hanno notato, indirizzano il loro bestiale desiderio di sopraffazione nei confronti di CHIUNQUE sia, ai loro occhi, "diverso", più debole e fragile ( handicappati, down, ragazzi di colore, ragazzine "troppo" timide etc. etc. ).
E sul bullismo diretto indistintamente verso chiunque evada dalla "massa" sono d'accordo anch'io, tengo a precisarlo.
Ma mi rendo conto che il modo di vedere il fatto in modo forse riduttivo non è da imputare ad una "sufficienza" o una supericialità. Forse non dipende solo dal conoscere certe realtà in prima persona, ma magari anche dal fatto che la vita frenetica alla quale siamo sottoposti oggi non ci permette più di tanto di metterci nei panni del nostro prossimo.

roddy ha scritto:
C'è, però, una differenza SOSTANZIALE tra queste categorie e i gay: a nessuno verrebbe in mente di convalidare PUBBLICAMENTE una qualunque forma di discriminazione nei confronti, per esempio, di un bambino down, o un obeso o un handicappato... A nessuno verrebbe in mente di dichiarare pubblicamente che un gobbo, per esempio, sia un "obbrobrio della natura" o che un ritardato mentale abbia uno "stile di vita immorale"...
Ecco, questa è la differenza: la discriminazione contro i gay è "diversa", non si trova solo tra i bulli, ma cresce e prospera anche nelle "case per bene", si respira a pieni polmoni in alcune televisioni, in alcuni giornali, da qualche ( non tutti per fortuna... ) pulpito sacro...
Ed è questa atmosfera di generale riprovazione ( spesso ipocritamente mascherata da un "io, per carità...per me facciano quello che credono" ) che fa tanto male a chi deve subirla nella piena consapevolezza di non aver fatto nulla per meritarsela...
Ed è questa generale atmosfera che è alla base anche di un altro fenomeno: perché i bulli "colpiscano", non basta solo che il soggetto delle loro prepotenze sia "diverso": è anche necessario, direi indispensabile, che sia "solo", isolato, senza amici che lo supportino e lo difendano. E mentre è relativamente "facile" essere amico di un down, difendere una ragazza timida dalle angherie... è più "difficile" essere amico ( soprattutto a quell'età... ) di un gay.. La paura di restare "contaminato", di essere invischiato nella discriminazione è troppo forte e può frenare anche persone potenzialmente di animo nobile dal desiderio di difendere ed aiutare il compagno molestato...
Lo scrivo per dolorosa autocritica: sono stato, alle scuole medie, testimone di discriminazioni contro un compagno gay che non sono stato capace di aiutare a difendersi. Fortunatamente il caso si è risolto in modo meno tragico ( ma pur egualmente grave... ) col trasferimento del ragazzo ad altra scuola, ma quella lontana vigliaccheria pre-adolescenziale è uno degli episodi della mia vita di cui mi vergogno di più...:sad:
Ha centrato in un attimo ciò che stavo cercando di dire da un po' (e non solo io)!
Praticamente un Poeta! :eusa_clap:
Ma come fai... :D

Scherzi a parte, tornando a ciò che hai raccontato alla fine, sapessi come mi posso sentire io, il ribrezzo che provo ancora adesso dopo più di 20 anni, ricordando che se allora capitava "l'argomento" fingevo, per paura, disgusto e condanna nei confronti dei gay... Una persona un po' più fragile della media può finire per impazzire, se addirittura non compie un gesto senza ritorno! :eusa_wall:

...Dai, roddy, fa' che questo tuo intervento sancisca il tuo grande rientro in quest'area a volte un po' "calda", lo ammetto, ma che con la giusta chiave di lettura, rappresenta una fonte di arricchimento di idee e di opinioni per tutti noi. ;)
Un abbraccio.
 
Ultima modifica:
roddy ha scritto:
Faccio una eccezione al mio volontario "esilio", ma non partecipare a questa discussione mi parrebbe equivalere ad un atto di "diserzione"... Soprattutto nei confronti dell'amico Andrea, di cui capisco perfettamente lo stato d'animo (anche se mi rendo conto non potrò mai condividere "in toto" il vero e proprio "dolore" che, sono sicuro, questa notizia gli ha suscitato, come sicuramente tante, troppe, altre simili in passato.... ).
Ovviamente non condivido AFFATTO il tono un po' "riduzionista" con cui qualcuno ha affrontato l'argomento. Vero, verissimo, che il bullismo non è indirizzato in modo esclusivo contro i gay: questi "bravi" ragazzi, come già altri hanno notato, indirizzano il loro bestiale desiderio di sopraffazione nei confronti di CHIUNQUE sia, ai loro occhi, "diverso", più debole e fragile ( handicappati, down, ragazzi di colore, ragazzine "troppo" timide etc. etc. ).
C'è, però, una differenza SOSTANZIALE tra queste categorie e i gay: a nessuno verrebbe in mente di convalidare PUBBLICAMENTE una qualunque forma di discriminazione nei confronti, per esempio, di un bambino down, o un obeso o un handicappato... A nessuno verrebbe in mente di dichiarare pubblicamente che un gobbo, per esempio, sia un "obbrobrio della natura" o che un ritardato mentale abbia uno "stile di vita immorale"...
Ecco, questa è la differenza: la discriminazione contro i gay è "diversa", non si trova solo tra i bulli, ma cresce e prospera anche nelle "case per bene", si respira a pieni polmoni in alcune televisioni, in alcuni giornali, da qualche ( non tutti per fortuna... ) pulpito sacro...
Ed è questa atmosfera di generale riprovazione ( spesso ipocritamente mascherata da un "io, per carità...per me facciano quello che credono" ) che fa tanto male a chi deve subirla nella piena consapevolezza di non aver fatto nulla per meritarsela...
Ed è questa generale atmosfera che è alla base anche di un altro fenomeno: perché i bulli "colpiscano", non basta solo che il soggetto delle loro prepotenze sia "diverso": è anche necessario, direi indispensabile, che sia "solo", isolato, senza amici che lo supportino e lo difendano. E mentre è relativamente "facile" essere amico di un down, difendere una ragazza timida dalle angherie... è più "difficile" essere amico ( soprattutto a quell'età... ) di un gay.. La paura di restare "contaminato", di essere invischiato nella discriminazione è troppo forte e può frenare anche persone potenzialmente di animo nobile dal desiderio di difendere ed aiutare il compagno molestato...
Lo scrivo per dolorosa autocritica: sono stato, alle scuole medie, testimone di discriminazioni contro un compagno gay che non sono stato capace di aiutare a difendersi. Fortunatamente il caso si è risolto in modo meno tragico ( ma pur egualmente grave... ) col trasferimento del ragazzo ad altra scuola, ma quella lontana vigliaccheria pre-adolescenziale è uno degli episodi della mia vita di cui mi vergogno di più...:sad:
Non lo leggo perchè è troppo tardi:crybaby2: e me lo voglio GODERE a mente fredda;)
Sono felicissimo di rileggerti in sezione;)
ARIPENSACE:evil5:
 
Oggi non sono riuscito a trattenere le lacrime, mi capita davvero pochissimo in questi ultimi anni.
Ho letto di corsa e male gli interventi precedenti al mio, quindi mi scuso se ripeterò magari concetti gia espressi da altri. Rimedierò con calma più tardi per non tralasciare niente.
Probabilmente chi non c'è passato non può capire cosa si passi nell'essere chiamato "frocio" a 14-15-16 anni tutti i giorni.
Pensate solo a cosa possa aver passato questo ragazzino (milioni di ragazzini...) in questo periodo. I compagni che lo deridono a scuola, in televisione i preti che urlano da tutte le parti come degli isterici il loro odio verso i gay, alcuni politici che usano le stesse parole che i compagni usano a scuola.....non faccio fatica ad immaginare che un essere umano quasi all'inizio della propria adolescenza si senta morire dentro, soprattutto senza un altro essere umano con il quale sfogare il suo dolore (probabilmente per paura di trovare lo stesso odio sentito negli altri ambienti).
Purtroppo negli ultimi mesi anche io sto cominciando seriamente ad avere paura del clima che si sta creando, nonostante abbia decine di amici , un amore, un lavoro che adoro e una famiglia solida alle spalle.
La cattiveria, l'odio e il clima pesante purtroppo li sto sentendo crescere e di casi come quest'ultimo o di violenza negli ultimi anni se ne sono visti fin troppi.
Tutto questo non era per accendere polemica ma solo un piccolo sfogo da chi probabilmente è stanco di subire sempre attacchi per un "difetto" non voluto. Vedere quest'ultimo episodio accaduto a un ragazzo così giovane, probabilmente solo, mi fa stringere solo il cuore e scendere quelle lacrime che accennavo all'inizio del messaggio.
A Marco viene solo da dedicare un pensiero, una preghiera da chi è credente (sì, proprio da chi è credente) e ancora una lacrima per non aver potuto assaporare, probabilmente, un bacio o un abbraccio da quell'amore che i senza cuore definiscono debole e deviato.
 
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warhol_84 ha scritto:
Probabilmente chi non c'è passato non può capire cosa si passi nell'essere chiamato "frocio" a 14-15-16 anni tutti i giorni.
Pensate solo a cosa possa aver passato questo ragazzino (milioni di ragazzini...) in questo periodo. I compagni che lo deridono a scuola, in televisione i preti che urlano da tutte le parti come degli isterici il loro odio verso i gay, alcuni politici che usano le stesse parole che i compagni usano a scuola.....non faccio fatica ad immaginare che un essere umano quasi all'inizio della propria adolescenza si senta morire dentro, soprattutto senza un altro essere umano con il quale sfogare il suo dolore (probabilmente per paura di trovare lo stesso odio sentito negli altri ambienti).
Anche tu hai centrato il punto.
Ci sono tutta una serie di situazioni (ad esempio, se si è sovrappeso) dove almeno puoi tentare di sfogarti con qualcuno se dei teppistelli frustrati ti bersagliano con scherzi da dementi. O addirittura puoi trovare un aiuto per risolvere la causa che ti crea il problema.
Se invece continuano ad apostrofarti nelle modalità oggetto di questo thread, quando poi si è circondati da gente che si permette di associare la "cosa" a malattia, pedofilia, incesto, perversione, peccato, colpa, inutilità sociale, ecc.... E un bel po' più difficile! :evil5:

warhol_84 ha scritto:
Purtroppo negli ultimi mesi anche io sto cominciando seriamente ad avere paura del clima che si sta creando, nonostante abbia decine di amici , un amore, un lavoro che adoro e una famiglia solida alle spalle.
La cattiveria, l'odio e il clima pesante purtroppo li sto sentendo crescere e di casi come quest'ultimo o di violenza negli ultimi anni se ne sono visti fin troppi.
Sì. Il momento è davvero brutto. E poi, tra l'altro, qualcuno ancora si chiede, a proposito ad esempio del cosiddetto "orgoglio gay", cosa possa esserci da essere orgogliosi, sostenendo che bisognerebbe anche istituire "l'orgoglio etero"...
Dimenticando che chi da adolescente si accorge di essere gay, per vivere un domani la propria vita in modo equilibrato e felice forse deve faticare un filino di più di altri...! :evil5:

warhol_84 ha scritto:
Tutto questo non era per accendere polemica ma solo un piccolo sfogo da chi probabilmente è stanco di subire sempre attacchi per un "difetto" non voluto. Vedere quest'ultimo episodio accaduto a un ragazzo così giovane, probabilmente solo, mi fa stringere solo il cuore e scendere quelle lacrime che accennavo all'inizio del messaggio.
Hai detto bene. "Difetto" (virgolettato) non voluto. Perché E' UTILE RIBADIRLO SINO ALLA SFINIMENTO: NESSUNO LO SCEGLIE!

warhol_84 ha scritto:
A Marco viene solo da dedicare un pensiero, una preghiera da chi è credente (sì, proprio da chi è credente) e ancora una lacrima per non aver potuto assaporare, probabilmente, un bacio o un abbraccio da quell'amore che i senza cuore definiscono debole e deviato.
Senza peraltro sapere se questo povero ragazzo era o non era gay. Per quel che può contare, ormai. :sad:
...Come se poi il fatto di essere sensibile, introverso e rispettoso, dovesse per forza equivalere ad essere omosessuale! :mad:
Magari lo fossero tutti, allora! (che poi conosco alcuni gay che sono delle m*rde impareggiabili...! :badgrin: )
Invece no. Con fatti come quello di cui stiamo parlando dobbiamo scoprire che ci sono dei ragazzi che passano la vita a sentirsi in colpa per il fatto esistere, al punto che la vita diventa per loro insopportabile... :crybaby2:
 
roddy ha scritto:
Faccio una eccezione al mio volontario "esilio", ma non partecipare a questa discussione mi parrebbe equivalere ad un atto di "diserzione"... Soprattutto nei confronti dell'amico Andrea, di cui capisco perfettamente lo stato d'animo (anche se mi rendo conto non potrò mai condividere "in toto" il vero e proprio "dolore" che, sono sicuro, questa notizia gli ha suscitato, come sicuramente tante, troppe, altre simili in passato.... ).
LETTO ;)

Quante volte ci siamo detti "VORREI RAGIONARE CON LA TESTA DI OGGI E IL FISICO DI 25ANNI FA'". Personalmente tantissime volte.
Ricordo di aver avuto 15-16anni, davanti al negozio del mio datore di lavoro passava, tutte le mattine, un ragazzetto della mia età. Si fermava davanti alla vetrina, mi fissava sguardi dolci e andava via. In un primo momento pensai che quel ragazzo non era normale, pensai che aveva qualche problema mentale, uno di quei poveri ragazzi che girano per le strade senza una precisa meta. Dopo qualche giorno, direi un paio di settimane, se ne accorse il mio datore di lavoro, mi disse "AO' quello è fr**io, che non lo vedi che te se vole rimorchià? ":5eek: Scatto in me un ansia tremenda, il terrore che il mio principale potesse pensare che fossi compiacente di questa situazione.
Il giorno dopo il ragazzetto passò di nuovo davanti al mio negozio, non aspettavo altro, uscii ed in un modo vergognoso:icon_redface: gli dissi " A more' gira alla larga quanno passi quì davanti" Si girò volto' le spalle, senza proferir parola, e se ne andò. Non passò più, lo rincontrai per la strada parecchie volte, nemmeno si degnò di un sguardo.
Se tornassi indietro mi comporterei in un altro modo, è chiaro, ma oggi ragiono con un'altra testa leggermente più matura:evil5: .
Oggi il gay non lo giudico, oggi se vado alle magnate e stringo Andrea e lo bacio (sulla guancia:D :evil5: ) non ho problemi dei giudizi di chi ci circonda (anche perchè Andrea ha sempre detto che non sono il suo tipo:badgrin: , sto' tranquillo), lo faccio perchè ho piacere di farlo.
Non pensare roddy che apostrofare un ragazzo con SECCO-GRASSO-TAPPO.... sia meno frustrante, per un ragazzino, che apostrofato gay, lo colpisce allo stesso modo. Avere un problema a 15-16 anni e saperlo rimarcato, se non sei più che forte, ti lascia strascichi per tutta la vita. Se non hai un buon sostegno familiare fai follie come è avvenuto per questo ragazzo.
La chiesa; ripeto che non ho mai avuto sentore di preti che istigano la violenza contro i gay, questa campagna contro i pacs o DI.CO, potrebbe essere un ritorcersi contro di loro, loro che parlano tanto di RISPETTO PER IL PROSSIMO.
Lo spero proprio:icon_twisted:
 
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