Se non esiste la possibilità di sudduvidere equamente in 4 parti il segnale dal cavo principale, non resta che suddividere quello che arriva ad una presa.
Un partitore induttivo ha un attenuazione di 3dB, per cui, se i segnali alla presa sono buoni, non ci sarebbe problema a procedere.
Peraltro, come è stato già detto, a meno di garantire in qualche modo un carico a 75 Ohm costante, l'uso del partitore è sconsigliabile quando non c'è questa garanzia. Un tipico caso è quello in cui ci sono prese terminali non attenuate.
Se le prese a muro sono invece attenuate almeno 9dB, allora si può usare il partitore senza particolari preoccupazioni che il segnale si suddivida in maniera strana per via dell'influenza che può determinare un TV sull'altro.
In sintesi, se il segnale è un po' al limite, in particolar modo se le prese non sono attenuate, utilizzare un partitore nella speranza di "risparmiare" attenuazione è sconsigliabile perchè rischia di creare problemi.
Se il segnale alla presa fosse molto buono si potrebbe pensare ad un sitema "passivo" costituito da un derivatore. Qualora il segnale non fosse invece di ottimo livello, il derivatore dovrebbe essere preceduto da una piccola amplificazione, praticamente uguale all'attenuazione che produce il derivatore.
Un piccolo amplificatore di linea non sarebbe un grande problema, però bisogna alimentarlo, quindi prevedere di fargli arrivare l'alimentazione.
Non propongo un amplificatore da interno autoalimentato a doppia uscita, perchè nel 99% dei casi almeno, ci si andrebbe a collegare ad un paritore, quindi si avrebbero gli stessi problemi di cui sopra (il partitore, il carico, etc), spendendo però di più.
