Sì, tutto vero, pero rimane il fatto che i mux nazionali in Italia sono troppi. Nemmeno in Germania ci sono così tanti mux nazionali. In Italia sono addirittura così tanti che non ci entravano più nelle frequenze italiane e quindi gli hanno dato frequenze assegnate ad altri (UHF 33, UHF 57).
Sono d'accordo con te, ma manca la tv via cavo in Italia, per questo il terrestre è saturo. In Germania, ed in moltissimi altri paesi europei, si usa principalmente cavo e satellite, il terrestre è marginale. In Germania solo il 5% delle utenze usa il terrestre come sistema primario di ricezione televisiva.
In Italia le frequenze nazionali ci sarebbero per tutti, il 58 è ancora spento, mentre il mux inizialmente sul 33 è stato spostato sul 54 che è per l'Italia, ed al mux sul 57 avrebbero dovuto assegnare il 32, che invece hanno dato ad una locale.
E poi che tutti i canali non nazionali devono per forza essere delle piccole emittenti in ambito cittadino, ma parché?
Perchè se l'Italia satura lo spettro utilizzabile, non può permettersi di più per le locali. Ed infatti vediamo cosa sta per accadere.
Sempre da ricordare che non è che l'Italia non possa usare in maniera assoluta anche le frequenze assegnate a Stati esteri, e viceversa, ma può farlo solo per trasmettere con potenze adeguate tali da non provocare interferenze, e dopo aver comunicato allo Stato estero interessato tutti i parametri di trasmissione (potenza, copertura, ecc.). E poi una vera tv locale (non di televendite) è di reale interesse solo in un ristretto bacino d'utenza. Se poi in Italia non si usa il cavo, che colpa ne hanno gli Stati confinanti, l'ITU, ecc.?
Visto che hai tirato fuori la Germania, prova ad andare a Berlino, c'è una sola tv locale terrestre, dico UNA, per una città importante come Berlino. Il nome è semplicemente TV Berlin, trasmette solo a Berlino e dintorni e chi vuole vederla lo stesso anche fuori, usa il cavo. Ed è un'emittente che non ha nulla da invidiare alla qualità dei canali nazionali, sia dal punto di vista tecnico, che dal punto di vista dei contenuti.
Riguardo al satellite - non tutti se lo possono permettere e non vedo perché uno di Capodistria per vedere un canale di Trieste che è solo 15 km al nord, e i cui avvenimenti proprio per la vicinanza molto spesso interessano anche Capodistria, debba sborsare per il satellite.
Nel 2014 un impianto satellitare base non costa così tanto, ancora un po' e lo trovi da Lidl. Prova a farti un impianto terrestre come si deve, e vedrai che i costi non sono poi così diversi. Satellite non significa per forza abbonarsi ad una pay-tv, è una spesa che si fa una sola volta, assolutamente accessibile a gran parte della popolazione, che per comprarsi un iPhone da 600 euro non si fa tanti problemi, anche se i soldi non avanzano.
E non tutti hanno una connessione a Internet abbastanza veloce per lo streaming.
Certo, ma sarà sempre più normale averne una, e rimane comunque un'alternativa, se veramente un canale ti interessa e non lo guardi ogni tanto solo per curiosità.
E poi, consiglio di leggere i forum sloveni dove già da tempo si scrive che il mercato terrestre da noi praticamente non c'è
Li leggo regolarmente, e leggo anche quelli inglesi, tedeschi, serbi e croati, per cui conosco la situazione di satellite, cavo e terrestre di gran parte dei paesi europei, in particolare quelli dell'area centro-europea.
La Slovenia non è l'unico paese in cui il terrestre non va. Ce ne sono anche altri, ognuno con ragioni diverse, ma spesso legati all'uso di sistemi alternativi ed all'esistenza di poche tv locali. Un esempio la Svizzera, dove esiste solamente un mux nazionale e nient'altro, nonostante il Paese abbia a disposizione molte frequenze. Ad esempio all'interno delle tre aree linguistiche della Svizzera, non è nemmeno possibile vedere tutti i canali nazionali, che sono 2 per ciascuna delle tre lingue ufficiali (tedesco, francese ed italiano). Così ad esempio nel Canton Ticino se vuoi vedere il secondo canale in lingua tedesca, devi usare cavo o satellite, perchè in terrestre viene trasmesso solo il primo canale delle altre due aree linguistiche. E poi ci sono sparse qua e là singole emittenti che coprono una vallata o una sola città, con un mux che contiene un solo canale, e nel solo Canton Grigioni esiste una piccola pay-tv (teleraetia) con 20 canali.
Quindi non rimane che a chiedersi per che cosa servono tutte quelle frequenze alla Slovenia?
Al momento a molto poco, come vediamo tutti, ma che servano o no, oggi o domani, è un'altra questione. E' principalmente una preziosa risorsa che non va svenduta o lasciata di fatto in uso ad altri, specialmente se non ci sono accordi in questo senso. I vari Stati hanno dovuto fare anche altri accordi per la ripartizione delle frequenze, come hanno fatto Slovenia e Croazia che per quanto riguarda le aree tecniche Ovest e D5 si sono spartite a loro volta metà delle frequenze disponibili per il versante adriatico orientale, ed ora ne hanno circa 10 a testa. Pensa che uno Stato piccolo come San Marino ha assegnate a suo nome ben 4 frequenze (2 delle quali le sta usando la Rai), oppure il Vaticano che ne ha ben 3 e ne usa solo una.
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