GiuseppeDtt
Digital-Forum Master
Infatti è pochissimo rispetto alla rottamazione fatta per spostarsi dalle frequenze dal 60 in poi
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Non ne trovi traccia perché spetta al ministero e non ad agcom pensare alla rottamazione (agcom non ha soldi). Avevano ipotizzato 20 milioni di euro per tutti, le briciole e circa 0,2 euri per abitante
Grazie!@ Eliseo,
ottimo, grazie per le tue informazioni, sempre così !
Non sò come definirti (forse sbaglio), ma per me sei il migliore giornalista tecnico del forum !![]()
Eliseo tu parli della frequenza 24. Ma se non ricordo male non è stata assegnata alla Rai per il mux 1 del Molise proprio per evitare disturbi in Puglia sul 39. Se così fosse in Capitanata si ripresentarebbe lo stesso problema con il 24, visto che il segnale Rai Molise parte da Monte Sambuco.(FG)
Sul 24 va anche il mux 1 Basilicata
Premettendo che sono solo ipotesi e supposizioni (salvo rottamazioni) direi che: togliendo le 4 frequenze ridondanti di TN che verranno spente (e il confluire dei canali esterni presenti nel loro mux cioè Canale21, TelePace e TeleRadioPadrePio nel ch43) e ipotizzando il confluire di una parte dei canali presenti nel mux di Delta Tv nel ch35 perchè diciamo "imparentate" e gestite dalla stessa mano, rimarrebbero gli altri 7 mux.
No, non è stato ri-esplicitato, ma per questa frequenza, non procedendosi a rottamazione, resterebbe tutto invariato con l'utilizzo da parte di TRC e TeleLocorotondo nelle rispettive aree attuali e il mux TelePuglia9 con copertura più capillare sul resto della Regione.non so se è stato detto, ma il 43 non appartiene unicamente a TeleNorba
Ma il punto è che le frequenze sono poche e soltanto le 6 previste sono davvero buone: le altre sono più complesse e limitate, sia la 24 che quelle in VHF. Altrimenti sono soltanto 6: alcune zone e alcuni mux saranno più scalognati di altri, ma è già così. Però, almeno non si lasciano frequenze vuote su tutto un territorio regionale.Il 39 di Telesveva appunto per questo non si vede a Foggia. Quindi se veramente viene data questa frequenza alle locali partono dal fatto che perderanno una grossa fetta di mercato ( Telesveva docet)
E' un aspetto di cui tener conto, ma le frequenze quelle sono. In pratica restano in gioco solo le 2 frequenze 29 e 39: la coperta è diventata cortissima e alla fine, temo che molte tv, anche storiche, rischiano di soccombere definitivamente e tragicamente ........................Immagina se un 24 viene dato ad una emittente del Foggiano. Certo che hanno obbligato ad investire sul digitale e poi dopo due anni ti costringono in modo coatto a "sloggiare" dalla frequenza assegnata ed a trovarti un'altra formando un nuovo consorzio. Tutto questo è assurdo
Si parla di spegnimento da qualsiasi postazione pugliese anche se ovviamente quelle che danno sicuramente più fastidio alla Croazia sono Volturino, Cassano e Impalata.Inoltre non capisco se devono essere spente tutte le frequenze da tutte le postazioni pugliesi, oppure solo da quelle che creano fastidio con l'altra sponda dell'adriatico.
Non credo che Santeramo, Gravina e altre diano fastidio, altrimenti anche alcune postazioni lucane potrebbero creare problemi.
Certo non ha senso avere alcune frequenze solo per alcune postazioni, è giusto per sapere
Si parla di spegnimento da qualsiasi postazione pugliese anche se ovviamente quelle che danno sicuramente più fastidio alla Croazia sono Volturino, Cassano e Impalata.
Per ciò che riguarda il mux1 della RAI invece se si ipotizzasse una frequenza unica sul ch24 sia in Molise che in Puglia e in Basilicata sarebbe non attualizzabile causa interferenze non risolvibili con l'sfn? o c'è qualche altra problematica?
però il ragionamento non torna
Rai 1 Basilicata deve passare dal 29 al 24 per non avere problemi con il 29 pugliese, se come dici tu il 24 fosse riassegnato anche in Puglia, non ha nemmeno senso lo spostamento dal 29 al 24, tanto vale lasciare tutto come sta.
Diciamo che il ragionamento non torna perché da un lato c'è / ci sarebbe l'esigenza di non restare in Puglia con 6 frequenze in croce per i mux regionali, però è vero che c'è il problema di garantire il mux 1 RAI di servizio pubblico sulla nuova frequenza ch.24 che dovrebbe essere tutelata sia in Basilicata sia in Molise. Forse, tenedo conto che anche in Molise vengono spente varie frequenze, si potrebbe trovare per il mux 1 RAI in Basilicata, una frequenza tra quelle spente sia in Molise sia in Puglia e che sia più facilmente compatibilizzabile con le altre regioni contigue, così da aggiungere una frequenza per i mux regionali pugliesi. Altrimenti, si deve / dovrebbe cercare di puntare all'assegnazione anche sia del ch.54 (o 57 secondo ciò che farà ReteCapri) sia della 58, oltre 2 frequenze in VHF, in modo da arrivare alle 10 frequenze per mux regionali che può considerarsi la soluzione più giusta ed equilibrata.Per ciò che riguarda il mux1 della RAI invece se si ipotizzasse una frequenza unica sul ch24 sia in Molise che in Puglia e in Basilicata sarebbe non attualizzabile causa interferenze non risolvibili con l'sfn? o c'è qualche altra problematica?
Inoltre non capisco se devono essere spente tutte le frequenze da tutte le postazioni pugliesi, oppure solo da quelle che creano fastidio con l'altra sponda dell'adriatico.
Non credo che Santeramo, Gravina e altre diano fastidio, altrimenti anche alcune postazioni lucane potrebbero creare problemi.
Certo non ha senso avere alcune frequenze solo per alcune postazioni, è giusto per sapere
Si parla di spegnimento da qualsiasi postazione pugliese anche se ovviamente quelle che danno sicuramente più fastidio alla Croazia sono Volturino, Cassano e Impalata.
E questa è la ripartizione delle frequenze tra gli Stati, da cui si evince che praticamente quasi nessuna frequenza per mux regionali è davvero immune dal rischio di pretesa di tutela da parte degli Stati esteri e per fortuna che non è stata chiesta la tutela anche per quelle 6 frequenza ancora salve, altrimeneti non ce n'era per nessuno!
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Ciao!
Questo non è un problema. La seconda colonna della tabella indica le frequenze assegnate in via esclusiva a Italia e San Marino che, poi, se le devono ripartire fra loro; così come la prima colonna indica le frequenze assegnate a Croazia, Slovenia, Albania, Montenegro che provvedono a ripartirsele fra loro in base a loro reciproci accordi. San Marino utilizza un paio soltanto di frequenze il cui uso è inibito da postazioni contigue romagnole e marchigiane che potrebbero interferire a suo danno. A loro volta, le emissioni di San Marino per potenze e sistemi radianti non vanno oltre certi confini e non arrivano neanche in Abruzzo; così come è improbabile che emissioni pugliesi danneggino San Marino: insomma, non è una propria una questione che esiste e su cui dilungarsi.Una cosa non è chiara nella tabella: è inserita San Marino e dall'elenco completo di frequenze libere non ce ne sono. Domanda: San Marino non viene interferita dalla Puglia a differenza della classifica a sinistra della tabella le cui frequenze sono assegnate oltre Adriatico. Ma se San Marino usa postazioni non interne al suo territorio e queste arrivano in Puglia sulle frequenze che sono a lei assegnate?
Per il mux 1 RAI, sì, in alcune regioni, come anche Basilicata e Molise, è previsto un cambio di frequenza, non tanto per interferenze con l'estero, ma migliore compatibilizzazione con altre emissioni italiane: il che pone ulteriori problemi di restringimento assoluto della "coperta" frequenziale.O viceversa (vedi Conero con la quasi totalità della Puglia anche se in questo caso è il mux1 Rai che chissà con che potenza trasmette che distrugge il ns mux1 Rai...).
Se non erro, proprio riguardo il mux1 Rai in molte regioni italiane non è stato deciso qualche mese fa un totale cambio di frequenza proprio a causa di interferenze "italiane"? Non trovo più i link in cui si prospettava questo cambio ma nel recente decreto dell'AGCOM, la stessa Rai ha lamentato lo spegnimento di alcune sue postazioni nel centro-nord in cui interferisce con la Croazia e la Slovenia (in particolare in Emilia e Veneto), frequenze che la stessa Rai ha detto impossibilitati ad interferire perchè i suoi sistemi radianti sono direzionati verso l'interno e non oltre Adriatico. Una cosa è certa: ma non avevano deciso tutto "PRIMA" del passaggio al dtt? Solo la Sardegna da quanto vedo ne è immune perchè ben coordinata con la Corsica etc. La Puglia ne è totalmente investita in pieno ma chi ha pianificato l'assegnazione delle frequenze locali dormiva? Non sono state fatte opportune verifiche? Oltre al danno per le utenze (propagazioni etc.) ci sono gravi danni per le Tv locali che hanno un solo ch (TN su 6 ne può perdere 4 per me).
Il Gruppo Norba (ma sono cose già dette) ha già il diritto d'uso su 2 frequenze da "non liberare", cioè UHF 27 & 43, e quindi basta che rottami le altre 4 frequenze (cosa buona ai fini di un uso efficiente delle frequenze e capacità trasmissiva) e sta a posto; 7GOLD (ch.35) e CanaleItalia (ch.46) stanno anche tranquille e restano 2 frequenze (29 & 39) per tutto il resto: è ovvio che così non ci sta tutto perché se deve valere anche il principio, richiamato pure nella delibera, di tutela degli investimenti effettuati, bisogna garantire a tutte le reti storiche analogiche e le reti native digitali maggiormente valide, di avere uno spazio e visibilità reale a livello regionale. Perciò, dico, dato che deve anche valere il principio per cui 1/3 delle frequenze devono essere assegnate a operatori di rete regionali, cioè 10 frequenze su 30 totali (dato che 20 sono le frequenze riservate a operatori nazionali, tenendo conto delle frequenze riservate anche per il cosiddetto "beauty-contest" indipendemente dagli esiti delle aste), allora, oltre alle 6 suddette frequenze, bisogna garantirne altre 4: 2 si possono ricavare dalla banda VHF (E6 & E10) e 2 potrebbero essere, in UHF, la 24, ma penso che si possa cercare di ricavare la 54 (o 57) e la 58: non vedo altre soluzioni, altrimenti ci si deve arrangiare solo con 6 frequenze su tutto il territorio regionaleLe frequenze realmente libere come hai accennato EliseO in Puglia sarebbero 6, ma la stessa TeleNorba ne prenderebbe minimo una per compensare la perdita di 4 suoi canali (e si riducono a 5 o a 4). Per accorparsi, DeltaTv andrebbe con 7Gold, ma Studio100 e i suoi 3 canali? E TeleBari con TeleTrullo e TeleRama? Non l'hanno fatto fino ad ora lo faranno in seguito? E TeleRegione? Alcuni esempi ma di problematiche diverse e gravi!
Il Gruppo Norba (ma sono cose già dette) ha già il diritto d'uso su 2 frequenze da "non liberare", cioè UHF 27 & 43, e quindi basta che rottami le altre 4 frequenze (cosa buona ai fini di un uso efficiente delle frequenze e capacità trasmissiva) e sta a posto; 7GOLD (ch.35) e CanaleItalia (ch.46) stanno anche tranquille e restano 2 frequenze (29 & 39) per tutto il resto: è ovvio che così non ci sta tutto perché se deve valere anche il principio, richiamato pure nella delibera, di tutela degli investimenti effettuati, bisogna garantire a tutte le reti storiche analogiche e le reti native digitali maggiormente valide, di avere uno spazio e visibilità reale a livello regionale. Perciò, dico, dato che deve anche valere il principio per cui 1/3 delle frequenze devono essere assegnate a operatori di rete regionali, cioè 10 frequenze su 30 totali (dato che 20 sono le frequenze riservate a operatori nazionali, tenendo conto delle frequenze riservate anche per il cosiddetto "beauty-contest" indipendemente dagli esiti delle aste), allora, oltre alle 6 suddette frequenze, bisogna garantirne altre 4: 2 si possono ricavare dalla banda VHF (E6 & E10) e 2 potrebbero essere, in UHF, la 24, ma penso che si possa cercare di ricavare la 54 (o 57) e la 58: non vedo altre soluzioni, altrimenti ci si deve arrangiare solo con 6 frequenze su tutto il territorio regionale...................